Cap. 31,1-30
SEZIONE LII.
VAIYELEK. (E andò)
Cap. XXXI. 1 E Mosheh entrò nella tenda della casa di istruzione, [1] e rivolse queste parole a tutto Israele, 2 e disse loro: «Io oggi sono il figlio di centoventi anni. Io non sono più in grado di uscire e entrare, e la Parola del Signore mi ha detto: «Tu non passerai questo Jarden». 3 Il Signore tuo Dio, e la Sua Shekinah, andranno davanti a te. Egli distruggerà quelle nazioni, e tu le possiederai. Jehoshua anche andrà davanti a te, come ha detto il Signore. 4 E il Signore compirà il giudizio su di loro, come fece con Sicon e Og re degli Amorai, ed il popolo della propria terra che Egli ha distrutto. 5 E la Parola del Signore li darà davanti a voi, e voi farete loro secondo tutti gli ordini che vi ho comandato. 6 Siate forti, dunque, e coraggiodi, non temete, non vi sgomentare davanti a loro; perché la Shekinah del Signore tuo Dio sarà davanti a voi, Egli non vi abbandonerà né sarà lontano da voi».
7 E Mosheh chiamò Jehoshua fra il popolo, e gli disse: «Tu sii forte, e coraggioso; perché tu sei stato nominato per andare con questo popolo nella terra che la Parola del Signore ha giurato ai tuoi padri per darla loro, e tu la dividerai tra di loro. 8 E la Shekinah della Parola del Signore andrà davanti a te, e la Sua Parola sarà il tuo aiuto; Egli non ti abbandonerà né sarà lontana da te; non temere, non ti sgomentare».
9 E Mosheh scrisse questa legge, e la consegnò ai sacerdoti figli di Levi, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, ed a tutti i saggi d'Israele. 10 E Mosheh comandò loro, dicendo: «Al termine di sette anni nel periodo dell'anno di remissione alla festa dei Tabernacoli, 11 quando tutto Israele viene a presentarsi davanti al Signore tuo Dio, nel luogo che Egli avrà scelto, leggerai questa legge davanti a tutto Israele, mentre essi ascolteranno. 12 Radunerai tutto il popolo, gli uomini, affinché possano imparare, le donne, affinché possano ascoltare l'istruzione, i bambini, affinché possano partecipare a vantaggio (ricompensa) di chi li porta, ed i tuoi forestieri che sono nelle tue città, affinché possano contemplare la maestà della legge, e per essere tutti riverenti davanti alla Parola del Signore, tuo Dio, e per mettere in pratica tutte le parole di questa legge. 13 Anche i loro figli, che non la conoscono, ascolteranno e impareranno a temere il Signore vostro Dio per tutti i giorni che essi vivranno nella terra per la quale state passando il Jarden per ereditarla».
Per tre dei giusti è stato raccontato che al momento della loro morte sono stati portati vicino, ma che essi non avrebbero dovuto raggiungere i giorni dei loro padri; ma ognuno di loro era stato nominato come principe ai suoi giorni; Jakob nostro padre, il re Davide, e Mosheh il profeta; poiché così è scritto: 14 E il Signore disse a Mosheh: «Ecco, s'avvicina il tuo giorno quando tu dovrai morire. Chiama Jehoshua, e state tutti e due in piedi nella tenda del convegno, affinché Io possa dare a lui l'incarico». E Mosheh e Jehoshua andarono e rimasero nella tenda del convegno. 15 E la gloriosa Shekinah del Signore si rivelò al tabernacolo in una colonna di Nube, e la colonna di Nube si fermò all'ingresso della tenda e Mosheh e Jehoshua rimasero fuori. 16 E il Signore disse a Mosheh: «Ecco, tu stai per sdraiarti nella polvere con i tuoi padri, e la tua anima sarà custodita nel tesoro della vita eterna con i tuoi padri: ma questo popolo empio si alzerà e si smarrirà dietro agli idoli delle nazioni tra le quali vengono, e abbandoneranno il Mio culto, e cambieranno la Mia alleanza che Io ho fatto con loro. [GERUSALEMME. 16 Essi abbandoneranno, e profaneranno gli statuti che Io ho confermato con loro.] 17 Allora la Mia ira si accenderà contro di loro in quel giorno, e Io sono li aborrirò, e toglierò la Mia Shekinah da loro, e diventeranno una preda, e capiteranno loro molti mali e guai. E diranno in quel momento, con supplica: «Non è forse perché la Shekinah del Mio Dio non abita con me, che tutti questi mali mi hanno colpito? 18 Ma Io certamente in quel momento rimuoverò la Mia Shekinah da loro, fino a quando non si saranno avvicinati a ricevere la punizione dei loro peccati per tutto il male che hanno fatto, perché si sono rivolti dietro agli idoli delle nazioni. 19 E ora, scrivete questo inno, e insegnatelo ai figli d'Israele; mettetelo sulle loro labbra, affinché questo inno sia davanti a loro come una testimonianza contro i figli d'Israele. 20 Perché li farò entrare nel paese che ho promesso ai loro padri, (terra) che produce latte e miele, e mangeranno e saranno saziati: ma (dopo che si saranno) ingrassati si allontaneranno verso gli idoli dei Gentili e li adoreranno; così essi Mi provocheranno all'ira, e ad abolire la Mia alleanza. 21 E quando questi molti mali e guai cadranno su di loro, questo inno sarà come una dichiarazione, una testimonianza per loro; perché è rivelato davanti a Me che non sarà dimenticato sulle labbra dei loro figli: perché Mi è nota la loro cattiva disposizione a cui si stanno abbandonando oggi, prima ancora che Io vi porti nella terra promessa».
22 E Mosheh scrisse questo inno, e lo insegnò ai figli d'Israele. 23 E comandò a Jehoshua bar Nun, dicendo: «Sii forte e coraggioso; poiché tu stai per portare i figli di Israele nella terra che ho promesso a loro, e la mia parola sarà il tuo aiuto». 24 E quando Mosheh ebbe finito di scrivere le parole di questa legge su pergamena [2] per completarla, [GERUSALEMME. 24 Quando Mosheh ebbe completato di scrivere le parole gloriose di questa legge affinché fosse completa,] 25 ordinò ai leviti che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, dicendo: 26 «Prendete il libro di questa legge, e mettetela in una cassa sul lato destro dell'arca dell'alleanza del Signore, tuo Dio, affinché sia una testimonianza per voi. 27 Perché la vostra ribellione è stata rivelata davanti a me, e la durezza del vostro collo. Ecco, mentre sono ancora vivo tra di voi, oggi voi siete ribelli davanti al Signore; ma quanto di più quando sarò morto! [GERUSALEMME. 27 Quanto di più quando sarò morto!] 28 Riunite insieme a me tutti i saggi delle vostre tribù ed i vostri capi, e io farò udire loro tutte queste parole, e chiamerò il cielo e la terra a testimoniare contro di loro. 29 Perché io so che dopo la mia morte vi corromperete e corromperete le vostre opere, e vi allontanerete dalla via che vi ho comandato, e che alla fine il male vi colpirà, perché voi farete ciò che è sbagliato davanti al Signore per irritarlo». 30 E Mosheh pronunziò in presenza di tutta la comunità d'Israele le parole di questo inno fino all'ultima.
NOTE:
[1] Beth ulphana.
[2] Gevila: che significa anche "da taglio".
SEZIONE LII.
VAIYELEK. (E andò)
Cap. XXXI. 1 E Mosheh entrò nella tenda della casa di istruzione, [1] e rivolse queste parole a tutto Israele, 2 e disse loro: «Io oggi sono il figlio di centoventi anni. Io non sono più in grado di uscire e entrare, e la Parola del Signore mi ha detto: «Tu non passerai questo Jarden». 3 Il Signore tuo Dio, e la Sua Shekinah, andranno davanti a te. Egli distruggerà quelle nazioni, e tu le possiederai. Jehoshua anche andrà davanti a te, come ha detto il Signore. 4 E il Signore compirà il giudizio su di loro, come fece con Sicon e Og re degli Amorai, ed il popolo della propria terra che Egli ha distrutto. 5 E la Parola del Signore li darà davanti a voi, e voi farete loro secondo tutti gli ordini che vi ho comandato. 6 Siate forti, dunque, e coraggiodi, non temete, non vi sgomentare davanti a loro; perché la Shekinah del Signore tuo Dio sarà davanti a voi, Egli non vi abbandonerà né sarà lontano da voi».
7 E Mosheh chiamò Jehoshua fra il popolo, e gli disse: «Tu sii forte, e coraggioso; perché tu sei stato nominato per andare con questo popolo nella terra che la Parola del Signore ha giurato ai tuoi padri per darla loro, e tu la dividerai tra di loro. 8 E la Shekinah della Parola del Signore andrà davanti a te, e la Sua Parola sarà il tuo aiuto; Egli non ti abbandonerà né sarà lontana da te; non temere, non ti sgomentare».
9 E Mosheh scrisse questa legge, e la consegnò ai sacerdoti figli di Levi, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, ed a tutti i saggi d'Israele. 10 E Mosheh comandò loro, dicendo: «Al termine di sette anni nel periodo dell'anno di remissione alla festa dei Tabernacoli, 11 quando tutto Israele viene a presentarsi davanti al Signore tuo Dio, nel luogo che Egli avrà scelto, leggerai questa legge davanti a tutto Israele, mentre essi ascolteranno. 12 Radunerai tutto il popolo, gli uomini, affinché possano imparare, le donne, affinché possano ascoltare l'istruzione, i bambini, affinché possano partecipare a vantaggio (ricompensa) di chi li porta, ed i tuoi forestieri che sono nelle tue città, affinché possano contemplare la maestà della legge, e per essere tutti riverenti davanti alla Parola del Signore, tuo Dio, e per mettere in pratica tutte le parole di questa legge. 13 Anche i loro figli, che non la conoscono, ascolteranno e impareranno a temere il Signore vostro Dio per tutti i giorni che essi vivranno nella terra per la quale state passando il Jarden per ereditarla».
Per tre dei giusti è stato raccontato che al momento della loro morte sono stati portati vicino, ma che essi non avrebbero dovuto raggiungere i giorni dei loro padri; ma ognuno di loro era stato nominato come principe ai suoi giorni; Jakob nostro padre, il re Davide, e Mosheh il profeta; poiché così è scritto: 14 E il Signore disse a Mosheh: «Ecco, s'avvicina il tuo giorno quando tu dovrai morire. Chiama Jehoshua, e state tutti e due in piedi nella tenda del convegno, affinché Io possa dare a lui l'incarico». E Mosheh e Jehoshua andarono e rimasero nella tenda del convegno. 15 E la gloriosa Shekinah del Signore si rivelò al tabernacolo in una colonna di Nube, e la colonna di Nube si fermò all'ingresso della tenda e Mosheh e Jehoshua rimasero fuori. 16 E il Signore disse a Mosheh: «Ecco, tu stai per sdraiarti nella polvere con i tuoi padri, e la tua anima sarà custodita nel tesoro della vita eterna con i tuoi padri: ma questo popolo empio si alzerà e si smarrirà dietro agli idoli delle nazioni tra le quali vengono, e abbandoneranno il Mio culto, e cambieranno la Mia alleanza che Io ho fatto con loro. [GERUSALEMME. 16 Essi abbandoneranno, e profaneranno gli statuti che Io ho confermato con loro.] 17 Allora la Mia ira si accenderà contro di loro in quel giorno, e Io sono li aborrirò, e toglierò la Mia Shekinah da loro, e diventeranno una preda, e capiteranno loro molti mali e guai. E diranno in quel momento, con supplica: «Non è forse perché la Shekinah del Mio Dio non abita con me, che tutti questi mali mi hanno colpito? 18 Ma Io certamente in quel momento rimuoverò la Mia Shekinah da loro, fino a quando non si saranno avvicinati a ricevere la punizione dei loro peccati per tutto il male che hanno fatto, perché si sono rivolti dietro agli idoli delle nazioni. 19 E ora, scrivete questo inno, e insegnatelo ai figli d'Israele; mettetelo sulle loro labbra, affinché questo inno sia davanti a loro come una testimonianza contro i figli d'Israele. 20 Perché li farò entrare nel paese che ho promesso ai loro padri, (terra) che produce latte e miele, e mangeranno e saranno saziati: ma (dopo che si saranno) ingrassati si allontaneranno verso gli idoli dei Gentili e li adoreranno; così essi Mi provocheranno all'ira, e ad abolire la Mia alleanza. 21 E quando questi molti mali e guai cadranno su di loro, questo inno sarà come una dichiarazione, una testimonianza per loro; perché è rivelato davanti a Me che non sarà dimenticato sulle labbra dei loro figli: perché Mi è nota la loro cattiva disposizione a cui si stanno abbandonando oggi, prima ancora che Io vi porti nella terra promessa».
22 E Mosheh scrisse questo inno, e lo insegnò ai figli d'Israele. 23 E comandò a Jehoshua bar Nun, dicendo: «Sii forte e coraggioso; poiché tu stai per portare i figli di Israele nella terra che ho promesso a loro, e la mia parola sarà il tuo aiuto». 24 E quando Mosheh ebbe finito di scrivere le parole di questa legge su pergamena [2] per completarla, [GERUSALEMME. 24 Quando Mosheh ebbe completato di scrivere le parole gloriose di questa legge affinché fosse completa,] 25 ordinò ai leviti che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, dicendo: 26 «Prendete il libro di questa legge, e mettetela in una cassa sul lato destro dell'arca dell'alleanza del Signore, tuo Dio, affinché sia una testimonianza per voi. 27 Perché la vostra ribellione è stata rivelata davanti a me, e la durezza del vostro collo. Ecco, mentre sono ancora vivo tra di voi, oggi voi siete ribelli davanti al Signore; ma quanto di più quando sarò morto! [GERUSALEMME. 27 Quanto di più quando sarò morto!] 28 Riunite insieme a me tutti i saggi delle vostre tribù ed i vostri capi, e io farò udire loro tutte queste parole, e chiamerò il cielo e la terra a testimoniare contro di loro. 29 Perché io so che dopo la mia morte vi corromperete e corromperete le vostre opere, e vi allontanerete dalla via che vi ho comandato, e che alla fine il male vi colpirà, perché voi farete ciò che è sbagliato davanti al Signore per irritarlo». 30 E Mosheh pronunziò in presenza di tutta la comunità d'Israele le parole di questo inno fino all'ultima.
NOTE:
[1] Beth ulphana.
[2] Gevila: che significa anche "da taglio".