Cap. 21,10-25,19
SEZIONE XLIX.
KI TITSE. (Quando sarai uscito)
Cap. XXI. 10 Quando andrai in guerra contro i tuoi nemici, e il Signore tuo Dio li consegnerà nelle tue mani, e tu prenderai alcuni di loro prigionieri: 11 se tu vedrai fra i prigionieri una donna dal volto bello, e lei ti piacerà, e vorresti prenderla per te come moglie; 12 allora tu la porterai in casa tua, e taglierai i capelli del suo capo, gli taglierai le unghie, 13 e gli toglierai il vestito della sua prigionia, e, immergendo se stessa, diventerà una proselita in casa tua, e piangerà a causa degli idoli della casa di suo padre e della madre. E tu aspetterai tre mesi per sapere se lei sia incinta; e poi tu potrai andare da lei, dargli una dote, e farla diventare tua moglie.
14 Ma se lei non ti dovesse piacere, allora tu potrai mandarla via, solo con un atto di ripudio: ma tu in nessun modo la potrai vendere per denaro, né farai mercanzia di lei, dopo che tu hai avuto rapporti con lei. [GERUSALEMME. 14 Se tu non hai piacere per lei, tu potrai mandarla via libera; ma tu in nessun modo la potrai vendere per denaro, né fare merce di lei; perché tu hai rinunciato al tuo potere su di lei.]
15 Se un uomo ha due mogli, e una è amata e l'altra odiata, e gli daranno dei figli, sia l'amata che l'odiata (moglie), e il figlio primogenito sarà della odiata, 16 nel giorno in cui lascerà in eredità la sua ricchezza ai suoi figli, non potrà dare la parte di diritto di primogenitura al figlio dell'amata, sopra la testa del figlio della moglie odiata, al quale la primogenitura appartiene; 17 ma (riconoscerà) il diritto di nascita del figlio di colei che è detestata e tutto ciò che appartiene ad esso, per dargli la doppia porzione di tutto ciò che può essere trovato con lui, perché è l'inizio della sua forza, e perché a lui appartiene il diritto di primogenitura.
18 Se un uomo ha un figlio degenerato e ribelle, che non obbedisce alla parola di suo padre o di sua madre, e che, quando lo rimproverano, non ascolta l'ammonimento da loro; 19 suo padre e sua madre lo prenderanno e lo porteranno davanti ai saggi della città, alla porta della corte di giustizia in quel luogo, 20 e diranno ai saggi della città: «Avevamo trasgredito il decreto della Parola del Signore; perciò, ci è nato questo figlio, che è presuntuoso e disordinato; lui non ascolta la nostra parola, ma è un mangione e un beone». E sarà che se sarà portato al timore e ascolterà le istruzioni, e chiederà che la sua vita possa essere risparmiata, lo lascerete vivere; 21 ma se egli rifiuta e continuerà ad essere ribelle, allora tutti gli uomini della sua città lo lapideranno con pietre fino a causarne la morte; e così toglierai via i malfattori di mezzo a te, e tutto Israele udrà, e avrà timore.
22 Quando un uomo si è reso colpevole della sentenza di morte, ed è stato condannato alla lapidazione, e poi lo appendono ad una trave, [GERUSALEMME. 22 E tu lo appenderai ad una trave,] 23 il suo corpo morto non deve rimanere sulla trave, ma dovrà essere sepolto lo stesso giorno; perché è esecrabile davanti a Dio appendere un uomo, ma poiché la sua colpa ha dato occasione per questo; e siccome è stato fatto a immagine di Dio, si dovrà seppellirlo al calar del sole, per timore che belve ne abusino, e perché non si sparga la vostra terra, che il Signore tuo Dio ti dà in possesso, con i cadaveri dei criminali.
Cap. XXII. 1 Se vedi il bue di tuo fratello o il suo agnello smarrito, tu non dovrai fingere di non vederlo; tu lo riporterai a lui. 2 Ma se non conosci tuo fratello, e non tu sai chi è lui, tu lo porterai in casa tua, e dovrà essere mantenuto da te fino al momento in cui tuo fratello lo cercherà, e tu lo restituirai a lui. 3 Così farai per il suo asino, con la sua veste, e con qualsiasi oggetto perduto di tuo fratello. Se tu lo trovi, non è lecito per te nasconderlo da lui; tu lo griderai, e lo restituirai. [GERUSALEMME. 3 E così farai con il suo asino, e con la sua veste] 4 Tu non potrai non vedere l'asino di tuo fratello né il suo bue gettati sulla strada, e girare i tuoi occhi da loro; tu in verità lo solleverai per lui. [GERUSALEMME. 4 Ti farai perdonare quello che è nel tuo cuore contro di lui, tu lo consegnerai e lo condurrai a lui.]
5 Nessuna veste con frange né tephillin, che sono gli ornamenti di un uomo devono essere su di una donna; né un uomo si raderà in modo da apparire come una donna; perché chiunque fa in queste cose è un abominio davanti al Signore tuo Dio.
6 Se tu trovi il nido di un uccello puro davanti a te nella via, in un albero, o sulla terra, in cui ci sono i piccoli o le uova, e la madre è seduta sui piccoli o sulle uova, 7 assicurati di allontanare la madre, ma tu potrai prendere i piccoli per te perché tu sia felice in questo mondo, e perché tu possa prolungare i tuoi giorni verso il mondo a venire.
8 Quando ti costruirai una casa nuova, farai un recinto che circonda il tuo tetto, perché non ci sia l'occasione di colpa di sangue per la perdita della vita in casa tua, a causa di una disattenzione qualcuno cada da esso. [GERUSALEMME. 8 Poi farai un parapetto al tuo tetto, perché la colpa di spargimento di sangue di innocenti non sia messa sulla casa tua.]
9 Non seminerai nella tua vigna tipi di semi differenti, perché tu saresti incaricato di bruciare il seme misto che tu hai seminato e la produzione della vite. 10 Tu non lavorerai con un bue e un asino, né con gli animali di due specie legati insieme. 11 Tu non ti vestirai né vi terrete caldi con un indumento pettinato (cardato) o legato, o tessuto di lana e lino mescolati insieme. 12 Tuttavia su un manto di filo di lino potrà essere consentito di fare frange di lana sulle quattro estremità delle tue vesti con le quali vi vestite nel corso della giornata. [GERUSALEMME. 12 Frange di fili si potranno fare sui quattro bordi dei tuoi indumenti con cui ti vesti.]
13 Se un uomo prende una moglie o una vergine e va con lei, 14 ma poi la prende in avversione, e porta contro di lei parole calunniose con un rapporto cattivo, e dice, ho preso questa donna, e ho giaciuto con lei, ma non ho trovato i testimoni per lei; 15 allora il padre e la madre della ragazza possono avere l'arbitrio dalla corte di giudizio per produrre la biancheria con i testimoni della sua verginità, davanti ai saggi della città, alla porta del beth din. 16 E il padre della giovane dirà ai saggi: «Ho dato mia figlia in sposa a quest'uomo per essere sua moglie; ma dopo che lei ha giaciuto con lui la ha odiata; 17 ed ecco, egli ha gettato su di lei occasione di chiacchiere, dicendo: «Non ho trovato i testimoni di (la verginità) tua figlia, ma questi sono i testimoni di mia figlia»; ed essi esporranno la biancheria davanti ai saggi della città; 18 e i saggi prenderanno l'uomo, lo flagelleranno 19 e gli imporranno un'ammenda di cento sicli d'argento, e li daranno al padre della giovane, perché aveva diffuso un cattivo resoconto contro una vergine onesta di Israele; ed ella sarà sua moglie, né avrà il potere di mandarla via per tutti i suoi giorni. 20 Ma se questa parola fosse vero, e i testimoni della verginità non sono stati trovati per la ragazza, 21 allora la porteranno fuori dalla porta della casa di suo padre, e gli uomini di quella città la lapideranno con pietre affinché muoia; perché lei con la sua cattiva condotta ha portato il disonore in Israele, portando la cattiva fama della prostituzione contro la casa di suo padre; e così estirperai il male da Israele. [GERUSALEMME. 20 Ma se questa parola è vero, e i testimoni della giovane non si trovano, 21 essi dovranno portare quella fanciulla dalla porta della casa di suo padre, e il popolo la lapiderà.]
22 Se un uomo viene trovato coricato con la moglie di un altro, i due dovranno essere messi a morte; l'uomo che ha avuto relazioni carnali con la donna, e la donna. Anche se lei è con un bambino (incinta), non devono aspettare finché non viene partorito, ma nella stesso momento li metteranno a morte per strangolamento con la sciarpa, e estirperete il male da Israele.
23 Se una fanciulla vergine è promessa sposa di un uomo, e un altro uomo si trova in città, e giace con lei, 24 si porteranno entrambi alla porta del beth din di quella città, e li lapideranno con pietre perché muoiano; la fanciulla perché lei non gridò in città, e l'uomo perché egli giacque con la moglie del suo prossimo; e voi toglierete via il male di mezzo a voi. 25 Ma se un uomo trova una fanciulla nel deserto, e gli fa violenza e giace con lei, l'uomo morirà, perché giacque con lei, 26 perché la fanciulla non è colpevole di morte; ma il marito potrà mandarla via da lui con un libello di ripudio; per esempio quando un uomo sta in agguato per il suo prossimo e prende la sua vita, così è la questione: 27 la trovò sulla faccia del campo; la fanciulla fidanzata gridò per chiedere aiuto, ma non c'era nessuno per liberarla. 28 Se un uomo trova una fanciulla non ancora fidanzata, e la rapisce e giace con lei, e vengono trovati, 29 allora l'uomo che stava con lei darà al padre, come una ammenda per il suo disonore, cinquanta sicli d'argento, e lei sarà sua moglie, perché lui l'ha umiliata, e non potrà mandarla via ripudiandola per tutti i giorni della sua vita.
Cap. XXIII. 1 Un uomo non dovrebbe prendere una moglie che è stata umiliata (o violata), o che ha avuto rapporti con il padre, e tanto meno col padre di sua la moglie, né solleverà la coperta che copre il padre. 2 Colui che è castrato, non è degno di prendere una moglie nell'assemblea del popolo del Signore. 3 Colui che è nato dalla fornicazione, o chi ha su di lui il segno del male che è sui Gentili impuri, non è degno di prendere una moglie onesta nell'assemblea del popolo del Signore; neppure alla decima generazione sarà degno di entrare nell'assemblea del Signore. 4 Né un Ammonai, né un Moabai potranno prendere una moglie nell'assemblea del popolo del Signore, e nemmeno alla decima generazione essi prenderanno una moglie nell'assemblea del popolo del Signore, 5 perché non ti sono venuti incontro con pane e acqua nella via in cui sei venuto da Mizraim, ma hanno ingaggiato contro di voi Bileam bar Beor da Pethor Chelmaya, [1] che è costruita nella terra di Aram sul Phrat (Eufrate), per maledirvi; 6 ma il Signore tuo Dio non ha dato ascolto a Bileam, ma ha cambiato nella sua bocca le maledizioni in benedizioni, perché il Signore tuo Dio ti ama. 7 Voi non cercherete mai la pace o la loro prosperità per tutti i giorni della vostra vita, perché, se anche loro diventassero proseliti, rimarrà l'ostilità nei loro cuori per sempre. 8 Tu non aborrirai un Edomaah quando verrà per diventare un proselito, perché è tuo fratello; né aborrirai un Mizrai, perché hai dimorato nella loro terra. 9 I figli che nasceranno a loro nella terza generazione potranno essere degni di prendere mogli dal popolo dell'assemblea del Signore.
10 Quando uscirai nelle schiere contro i tuoi nemici, guardati da ogni cosa cattiva, dal culto inusuale, dall'esposizione delle vergogne, e dallo spargimento di sangue innocente. 11 Se ci dovesse essere un uomo tra di voi che è impuro per polluzioni notturne, che esca fuori dall'accampamento, e non vada tra le tende. 12 Ma al momento della sera si laverà con acqua, e sul calar del sole potrà entrare all'interno del campo. [GERUSALEMME. 12 E alla sera, farà il bagno con l'acqua.] 13 Ci sia un luogo preparato per te, fuori dell'accampamento dove tu possa lasciar cadere l'acqua dei tuoi piedi, 14 e inserirai un piolo con la tua arma nel luogo del terreno infilando la spada, e nel tuo stare seduto fuori tu scaverai con essa, e farai ciò di cui bisogni lì, e poi girerai e li coprirai. 15 Perché la Shekinah del Signore tuo Dio, cammina in mezzo al tuo accampamento per salvarvi, e per dare i tuoi nemici nelle tue mani; pertanto deve il luogo dei vostri accampamenti dovranno essere santi, e nulla di impuro dovrà essere visto in essi, perché la Sua Shekinah non salga da voi.
16 Tu non consegnerai uno straniero in mano all'adoratore di idoli; (lo straniero), che scappato per stare in mezzo a voi è posto sotto la protezione della Mia Shekinah; conseguentemente egli è fuggito dalla sua idolatria. 17 Abiterà con te, e osserverà i comandamenti fra voi; gli insegnerete la legge, e lo metterete in una scuola nel luogo che egli sceglierà in una delle tue città: lo impiegherai (o, avrai affari con lui), perché egli possa avere benessere, e non lo importunerai con le parole.
18 Non profanerete le vostre figlie per farle prostituire; nessun uomo di Israele degraderà se stesso con la fornicazione. 19 Non porterai in dono il salario di una prostituta, né il prezzo di un cane per offrirlo nel santuario del Signore tuo Dio, perché nessun voto, tanto meno come una di queste offerte; perché sono abominevoli, tutte e due, davanti al Signore tuo Dio. [GERUSALEMME. 19 Non ci sarà una prostituta tra le figlie della casa d'Israele, né un fornicatore tra i figli d'Israele. Non porterai il salario di una prostituta, né il prezzo di un cane.]
20 Tu non farai l'usura su ciò che è tuo al tuo vicino di casa sul prestito che tu gli darai, sia di denaro, o cibo, o qualsiasi cosa con cui tu possa fare dell'usura. 21 Ad un figlio di Gentili tu potrai prestare ad usura, ma al tuo fratello tu non presterai per usura; perché il Signore tuo Dio ti benedica in tutto ciò a cui metterai la tua mano, nel paese in cui tu stai per entrare per prenderne possesso.
22 Quando avrai fatto un voto davanti al Signore tuo Dio, non ritardare ad adempiere nelle (una delle) tre feste; perché il Signore tuo Dio, te ne richiederà conto. E nell'offerta non ci sarà alcun guasto o difetto, perché la prescrizione del Signore del mondo è precisa. 23 E tu non sarai colpevole di non dare (ritardare) il tuo voto: se ti astieni però dal giurarlo, allora non ci sarà peccato in te, 24 il giuramento che esce dalle tue labbra sarà confermato. I precetti di integrità andranno in verità eseguiti, ma ciò che non è giusto fare, tu non lo farai; e secondo come hai promesso dovrai adempiere; sacrifici per il peccato, le offerte di riparazione, gli olocausti, e le vittime consacrate dovranno essere presentate davanti al Signore tuo Dio, e porterai le libagioni e i doni del santuario, di cui tu hai parlato (nelle promesse), e l'elemosina per i poveri, che le tue labbra hanno dichiarato. 25 Quando tu andrai a lavorare come salariato nella vigna del tuo prossimo, tu potrai mangiare lì come tu vuoi, finché tu sarai soddisfatto; ma tu non potrai mettere nulla nel tuo paniere. 26 Quando andrai a lavorare come salariato nel campo del tuo prossimo, tu potrai raccogliere con le tue mani, ma tu non potrai mettere la falce sul grano del tuo prossimo (per te).
Cap. XXIV. 1 Quando un uomo ha preso una moglie e si è avvicinato a lei, se lei non ha trovato grazia ai suoi occhi, perché trova qualcosa in lei, un difetto, allora potrà scriverle una lettera di ripudio davanti al tribunale della giustizia, e metterla nelle sue mani, [2] e mandarla via da casa sua. 2 E andandosene da casa sua lei potrà andare a sposare un altro uomo. 3 Ma essi dovrebbero annunciare verso i cieli riguardo a lei [3] che se quest'ultimo marito dovesse avere avversione, e scrivesse una lettera di ripudio, e mettendola nelle sue mani per mandarla via da casa sua; oppure dovrebbero proclamare che se quest'ultimo marito con cui si trova dovesse morire: 4 il primo marito che l'ha respinta all'inizio non potrà farla tornare e portarla con lui per essere sua moglie, dopo che lei si è contaminata; perché questo è un abominio davanti al Signore: perché i figli dovrebbero sopportare un fatto abominevole, nel paese che il Signore tuo Dio ti dà per ereditare diventando una ripugnante pestilenza.
5 Quando un uomo ha preso una nuova moglie, una vergine non dovrà uscire con l'esercito, per timore che qualcosa di male si abbatta su di lui; egli sarà libero a casa sua per un anno, e gioirà con la moglie che egli ha preso.
6 Un uomo non prenderà le macine, inferiore o superiore, come pegno; poiché sono necessarie nella produzione di alimenti per ognuno. Né l'uomo unirà sposi e spose con incantesimi magici; perché quello che nascerà da tale unione dovrà perire. [4] [GERUSALEMME. 6 Non prenderai le macine superiore e inferiore come pegno; perché la garanzia è una condizione necessaria della vita. Né ci saranno congiungimenti illeciti di sposi e spose; perché a quello che questi produrranno è negata la vita del mondo che verrà.]
7 Quando un uomo verrà trovato a rapire qualcuno dei suoi fratelli dei figli d'Israele, facendo merce di lui, e lo vende, che quell'uomo muoia per strangolamento con la sciarpa; e tu toglierai via chi fa il male di mezzo a te.
8 Badate di non tagliare la carne in cui vi è l'ulcera; ma fate attenzione a distinguere tra la piaga della lebbra e ulcerazioni; tra l'impuro e il puro, secondo tutto ciò che i sacerdoti della tribù di Levi, vi insegneranno; qualsiasi cosa essi vi prescrivano voi sarete attenti a eseguirlo. State attenti che nessuno disprezzi il suo prossimo, per non essere colpito; 9 ricordati ciò che il Signore tuo Dio fece a Miriam, che disprezzò Mosheh per ciò che non era in lui, quando è stata colpita dalla lebbra, e tu fosti rallentato nel viaggio quando uscisti da Mizraim.
10 Quando un uomo ha prestato qualche cosa al suo vicino su un pegno, 11 egli non entrerà in casa sua per prendere il suo pegno; egli dovrà rimanere in strada, e l'uomo a cui tu hai fatto il prestito dovrà portare il pegno a te in mezzo alla strada. 12 Se l'uomo è povero, non terrai il suo pegno per tutta la notte con te; 13 al tramonto del sole, tu restituirai il pegno, che egli possa giacere nella sua veste e ti benedica; e per te sarà contato come giustizia, perché il sole si farà carico della testimonianza per te davanti al Signore tuo Dio. [GERUSALEMME. 13 Tu certamente restituirai il pegno a lui al tramonto del sole, affinché egli possa dormire nel suo mantello, e ti benedica e questo sarà come giustizia davanti al Signore tuo Dio.]
14 Tu non dovrai essere duro con i tuoi vicini, o defraudare (o diminuire) il salario del mercenario bisognoso e povero dei tuoi fratelli, o degli stranieri che soggiornano nel tuo paese, nelle vostre città. 15 Nel suo giorno tu gli pagherai il suo salario. Né lascerai che il sole scenda giù su di esso; perché egli è povero, e spera (in quel salario) per sostenere la sua vita: perché non si appelli contro di te davanti al Signore, e si trovi colpa in te. [GERUSALEMME. 14 Tu non tratterrai volontariamente il salario dei poveri e dei bisognosi dei vostri fratelli. 15 Nel suo giorno tu pagherai il suo salario, e non lascerai che il sole vada giù su di lui; perché egli è povero, e per mezzo del suo salario sostiene la sua vita: che egli non pianga contro di te davanti al Signore, fai attenzione che non diventi una colpa per te]
16 I padri non moriranno per la testimonianza [5] o per il peccato dei figli, e i figli non moriranno per la testimonianza o per il peccato dei padri: ognuno morirà, come buon testimone per il proprio peccato. 17 Tu non pervertirai il diritto dello straniero, dell'orfano, della vedova, e nessuno di voi prenderà la veste della vedova come pegno, affinché i cattivi vicini non si alzino per far uscire su di lei una cattiva fama quando gli restituirai il suo pegno. 18 E ricorda che tu sei stato schiavo nella terra di Mizraim, e che la Parola del Signore tuo Dio ti ha liberato di là; perciò ti ho comandato di fare questa cosa.
19 Quando avrai mietuto il raccolto nel campo, e avrai dimenticato un covone, non dovrai tornare a prenderlo; sia per il forestiero, l'orfano, e la vedova, affinché la Parola del Signore tuo Dio ti benedica in tutte le opere delle tue mani. 20 Quando tu batterai tuoi alberi di ulivo, non dovrai cercarle (le olive sui rami) dopo (che l'avrete fatto); siano per lo straniero, l'orfano e la vedova. [GERUSALEMME. 20 Quando tu batterai i tuoi ulivi, non le ricercare dopo; servano allo straniero, all'orfano e alla vedova] 21 Quando tu raccoglierai nella tua vigna, non dovrai (tornare a) raccogliere sui rami dietro di te; essi saranno per lo straniero, essi saranno per lo straniero, l'orfano e la vedova. [GERUSALEMME. 21 Quando tu raccoglierai dalle tue viti, non cercherai sui loro rami in seguito; servano per lo straniero e la vedova] 22 Così ti ricorderai che eri schiavo nel paese di Mizraim; perciò ti comando di fare questa cosa.
Cap. XXV. 1 Se ci sarà una controversia tra due uomini, allora verranno dai giudici, ed essi li giudicheranno e daranno la giusta sentenza ( di vittoria) per gli innocenti, e di condanna per i colpevoli. 2 E se l'empio merita le frustate, il giudice farà sdraiare, ed essi lo flagelleranno in sua presenza con il suo giudizio, secondo la misura della sua colpevolezza. [GERUSALEMME. 2 E se è necessario flagellare il colpevole, il giudice dovrà farlo sdraiare, e lo colpiranno in sua presenza, secondo la misura della sua colpevolezza, in base al numero.] 3 Quaranta (frustate) potranno essere date su di lui, ma con una in meno egli sarà battuto, (il numero totale) non dovrà essere completato, perché non si dovrà colpirlo oltre a quelle trentanove, esagerando lui sarebbe in pericolo; e affinché tuo fratello non sia reso spregevole davanti a te.
4 Non metterai la museruola alla bocca del bue nel momento del suo calpestare fuori (trebbiare); [GERUSALEMME. 4 Figli d'Israele, Mio popolo: Non metterete la museruola al bue nell'ora del suo calpestio;] né la moglie del fratello (defunto), che si unisca con uno colpito con un'ulcera, e si congiunga con chi è in cattiva salute, [6] non la farai unire con lui.
5 Quando fratelli della (stesso) padre abiteranno questo mondo nello stesso tempo, e hanno la stessa eredità, la moglie di uno di loro, se costui dovesse morire, non uscirà in strada per sposare un estraneo; suo cognato dovrà andare da lei, e prenderla in moglie, e diventare suo marito. 6 E il primogenito che lei partorirà erediterà nel nome del fratello defunto, affinché il suo nome non sia cancellato da Israele. 7 Ma se l'uomo non dovesse essere disposto a prendere la cognata, allora la cognata andrà alla porta del beth din davanti ai cinque saggi, tre dei quali saranno dei giudici e due di loro testimoni, e dirà davanti a loro nella lingua sacra: «Il fratello di mio marito rifiuta di tenere alto il nome di suo fratello in Israele, non essendo disposto a sposarmi». 8 E gli anziani della sua città lo chiameranno e parleranno con lui, con vero consiglio; e egli potrà salire nella casa della giustizia, e dire nella lingua santa: «Io non sono disposto a prendere lei». 9 Allora la cognata venuta da lui davanti ai saggi, e ci dovrà essere una calzatura sul piede del cognato, un sandalo i cui legacci sono legati, i legacci di apertura del sandalo saranno allacciati; ed egli farà l'impronta a terra con il piede; e la donna si alzerà e scioglierà il legaccio, e toglierà il sandalo dal piede, e poi sputerà davanti a lui, tanta saliva che possa essere vista dai saggi, e risponderà e dirà: «Così è giusto fare all'uomo che non vuole costruire la casa di suo fratello». 10 E tutti coloro che sono in piedi lì urleranno contro di lui, e chiameranno il suo nome in Israele la Casa dello Scalzo. [GERUSALEMME. 10 E il suo nome in Israele sarà chiamato la Casa di colui la cui scarpa è stata sciolta, e che ha annullato la legge dello Yeboom. [7]]
11 Mentre degli uomini stanno lottando insieme, se la moglie di uno di loro si avvicina per salvare il marito dalle mani di colui che lo percuote, e allungando la sua mano la mette nel luogo della sua vergogna e stringe, 12 tu le taglierai la mano; i tuoi occhi non avranno pietà. [GERUSALEMME. 11 Se lei stende la mano, e tiene stretto il luogo della sua vergogna.]
13 Non avrai nel tuo sacco pesi falsi; grandi pesi con cui acquistare, e pesi più leggericon cui vendere. 14 Non avrete nelle vostre case misure false; grandi misure con cui acquistare, e misure più piccole con cui vendere. [GERUSALEMME. 14 Non avrete nelle vostre case misure grandi, quelle per l'acquisto, e misure piccole per vendere.] 15 Avrai pesi perfetti e veri e contrappesi veritieri, dovrai avere misure perfette e bilance che siano veritiere, affinché i tuoi giorni siano moltiplicati nel paese che il Signore tuo Dio ti dà. 16 Perché chi commette queste frodi, chiunque agisce falsamente nel commercio, è un abominio davanti al Signore.
17 Tenete a mente ciò che la casa di Amalek vi ha fatto nella via del tuo uscire da Mizraim; 18 come essi vi raggiunsero nella via, e uccisero ognuno di quelli tra voi che stavano pensando di allontanarsi dalla Mia Parola; gli uomini della tribù della casa di Dan, nelle cui mani erano degli idoli (o cose di un culto insolito), e le nubi li coprirono, e quelli della Casa di Amalek li presero e li mutilarono, e loro furono gettati via: ma voi, o casa d'Israele, eravate deboli e stanchi per la grande schiavitù dei Mizrai, e per il terrore delle onde del mare, attraverso il quale eravate passati. Né la casa di Amalek aveva timore davanti al Signore. [GERUSALEMME. 18 Chi ti raggiunse nella via, e uccise tra voi coloro che stavano pensando di desistere dalla Mia Parola, la nube li ha coperti, e quelli della casa di Amalek li presero e li uccisero. Ma voi, popolo dei figli d'Israele, eravate stanchi e deboli; né quelli della casa di Amalek avevano timore davanti al Signore.] 19 Perciò, quando il Signore ti avrà dato riposo da tutti i tuoi nemici intorno nel paese che il Signore tuo Dio ti dà in eredità per possederlo, tu dovrai cancellare la memoria di Amalek da sotto al cielo; ma nei giorni del Re Meshiha voi non dovrete essere immemori».
NOTE:
[1] "Pethor dei sogni"
[2] Veyitten bereshuthah .
[3] Veakrizu alah min Shemaya .
[4] Arum naphesha deathid lemiphak minhun, hu mechabbel : "Perché l'anima che procede da loro morirebbe"
[5] Besahadutha .
[6] O, "Chi non ha nulla di suo."
[7] Usanza del levirato codificata nella Bibbia (Deut. 25, 5-10) è noto come Yibbum. Il processo di Halizah: (o Chalitzah; ebraico: חליצה) è il processo mediante il quale una vedova e il fratello di suo marito possono evitare il dovere di sposarsi dopo la morte del marito.
SEZIONE XLIX.
KI TITSE. (Quando sarai uscito)
Cap. XXI. 10 Quando andrai in guerra contro i tuoi nemici, e il Signore tuo Dio li consegnerà nelle tue mani, e tu prenderai alcuni di loro prigionieri: 11 se tu vedrai fra i prigionieri una donna dal volto bello, e lei ti piacerà, e vorresti prenderla per te come moglie; 12 allora tu la porterai in casa tua, e taglierai i capelli del suo capo, gli taglierai le unghie, 13 e gli toglierai il vestito della sua prigionia, e, immergendo se stessa, diventerà una proselita in casa tua, e piangerà a causa degli idoli della casa di suo padre e della madre. E tu aspetterai tre mesi per sapere se lei sia incinta; e poi tu potrai andare da lei, dargli una dote, e farla diventare tua moglie.
14 Ma se lei non ti dovesse piacere, allora tu potrai mandarla via, solo con un atto di ripudio: ma tu in nessun modo la potrai vendere per denaro, né farai mercanzia di lei, dopo che tu hai avuto rapporti con lei. [GERUSALEMME. 14 Se tu non hai piacere per lei, tu potrai mandarla via libera; ma tu in nessun modo la potrai vendere per denaro, né fare merce di lei; perché tu hai rinunciato al tuo potere su di lei.]
15 Se un uomo ha due mogli, e una è amata e l'altra odiata, e gli daranno dei figli, sia l'amata che l'odiata (moglie), e il figlio primogenito sarà della odiata, 16 nel giorno in cui lascerà in eredità la sua ricchezza ai suoi figli, non potrà dare la parte di diritto di primogenitura al figlio dell'amata, sopra la testa del figlio della moglie odiata, al quale la primogenitura appartiene; 17 ma (riconoscerà) il diritto di nascita del figlio di colei che è detestata e tutto ciò che appartiene ad esso, per dargli la doppia porzione di tutto ciò che può essere trovato con lui, perché è l'inizio della sua forza, e perché a lui appartiene il diritto di primogenitura.
18 Se un uomo ha un figlio degenerato e ribelle, che non obbedisce alla parola di suo padre o di sua madre, e che, quando lo rimproverano, non ascolta l'ammonimento da loro; 19 suo padre e sua madre lo prenderanno e lo porteranno davanti ai saggi della città, alla porta della corte di giustizia in quel luogo, 20 e diranno ai saggi della città: «Avevamo trasgredito il decreto della Parola del Signore; perciò, ci è nato questo figlio, che è presuntuoso e disordinato; lui non ascolta la nostra parola, ma è un mangione e un beone». E sarà che se sarà portato al timore e ascolterà le istruzioni, e chiederà che la sua vita possa essere risparmiata, lo lascerete vivere; 21 ma se egli rifiuta e continuerà ad essere ribelle, allora tutti gli uomini della sua città lo lapideranno con pietre fino a causarne la morte; e così toglierai via i malfattori di mezzo a te, e tutto Israele udrà, e avrà timore.
22 Quando un uomo si è reso colpevole della sentenza di morte, ed è stato condannato alla lapidazione, e poi lo appendono ad una trave, [GERUSALEMME. 22 E tu lo appenderai ad una trave,] 23 il suo corpo morto non deve rimanere sulla trave, ma dovrà essere sepolto lo stesso giorno; perché è esecrabile davanti a Dio appendere un uomo, ma poiché la sua colpa ha dato occasione per questo; e siccome è stato fatto a immagine di Dio, si dovrà seppellirlo al calar del sole, per timore che belve ne abusino, e perché non si sparga la vostra terra, che il Signore tuo Dio ti dà in possesso, con i cadaveri dei criminali.
Cap. XXII. 1 Se vedi il bue di tuo fratello o il suo agnello smarrito, tu non dovrai fingere di non vederlo; tu lo riporterai a lui. 2 Ma se non conosci tuo fratello, e non tu sai chi è lui, tu lo porterai in casa tua, e dovrà essere mantenuto da te fino al momento in cui tuo fratello lo cercherà, e tu lo restituirai a lui. 3 Così farai per il suo asino, con la sua veste, e con qualsiasi oggetto perduto di tuo fratello. Se tu lo trovi, non è lecito per te nasconderlo da lui; tu lo griderai, e lo restituirai. [GERUSALEMME. 3 E così farai con il suo asino, e con la sua veste] 4 Tu non potrai non vedere l'asino di tuo fratello né il suo bue gettati sulla strada, e girare i tuoi occhi da loro; tu in verità lo solleverai per lui. [GERUSALEMME. 4 Ti farai perdonare quello che è nel tuo cuore contro di lui, tu lo consegnerai e lo condurrai a lui.]
5 Nessuna veste con frange né tephillin, che sono gli ornamenti di un uomo devono essere su di una donna; né un uomo si raderà in modo da apparire come una donna; perché chiunque fa in queste cose è un abominio davanti al Signore tuo Dio.
6 Se tu trovi il nido di un uccello puro davanti a te nella via, in un albero, o sulla terra, in cui ci sono i piccoli o le uova, e la madre è seduta sui piccoli o sulle uova, 7 assicurati di allontanare la madre, ma tu potrai prendere i piccoli per te perché tu sia felice in questo mondo, e perché tu possa prolungare i tuoi giorni verso il mondo a venire.
8 Quando ti costruirai una casa nuova, farai un recinto che circonda il tuo tetto, perché non ci sia l'occasione di colpa di sangue per la perdita della vita in casa tua, a causa di una disattenzione qualcuno cada da esso. [GERUSALEMME. 8 Poi farai un parapetto al tuo tetto, perché la colpa di spargimento di sangue di innocenti non sia messa sulla casa tua.]
9 Non seminerai nella tua vigna tipi di semi differenti, perché tu saresti incaricato di bruciare il seme misto che tu hai seminato e la produzione della vite. 10 Tu non lavorerai con un bue e un asino, né con gli animali di due specie legati insieme. 11 Tu non ti vestirai né vi terrete caldi con un indumento pettinato (cardato) o legato, o tessuto di lana e lino mescolati insieme. 12 Tuttavia su un manto di filo di lino potrà essere consentito di fare frange di lana sulle quattro estremità delle tue vesti con le quali vi vestite nel corso della giornata. [GERUSALEMME. 12 Frange di fili si potranno fare sui quattro bordi dei tuoi indumenti con cui ti vesti.]
13 Se un uomo prende una moglie o una vergine e va con lei, 14 ma poi la prende in avversione, e porta contro di lei parole calunniose con un rapporto cattivo, e dice, ho preso questa donna, e ho giaciuto con lei, ma non ho trovato i testimoni per lei; 15 allora il padre e la madre della ragazza possono avere l'arbitrio dalla corte di giudizio per produrre la biancheria con i testimoni della sua verginità, davanti ai saggi della città, alla porta del beth din. 16 E il padre della giovane dirà ai saggi: «Ho dato mia figlia in sposa a quest'uomo per essere sua moglie; ma dopo che lei ha giaciuto con lui la ha odiata; 17 ed ecco, egli ha gettato su di lei occasione di chiacchiere, dicendo: «Non ho trovato i testimoni di (la verginità) tua figlia, ma questi sono i testimoni di mia figlia»; ed essi esporranno la biancheria davanti ai saggi della città; 18 e i saggi prenderanno l'uomo, lo flagelleranno 19 e gli imporranno un'ammenda di cento sicli d'argento, e li daranno al padre della giovane, perché aveva diffuso un cattivo resoconto contro una vergine onesta di Israele; ed ella sarà sua moglie, né avrà il potere di mandarla via per tutti i suoi giorni. 20 Ma se questa parola fosse vero, e i testimoni della verginità non sono stati trovati per la ragazza, 21 allora la porteranno fuori dalla porta della casa di suo padre, e gli uomini di quella città la lapideranno con pietre affinché muoia; perché lei con la sua cattiva condotta ha portato il disonore in Israele, portando la cattiva fama della prostituzione contro la casa di suo padre; e così estirperai il male da Israele. [GERUSALEMME. 20 Ma se questa parola è vero, e i testimoni della giovane non si trovano, 21 essi dovranno portare quella fanciulla dalla porta della casa di suo padre, e il popolo la lapiderà.]
22 Se un uomo viene trovato coricato con la moglie di un altro, i due dovranno essere messi a morte; l'uomo che ha avuto relazioni carnali con la donna, e la donna. Anche se lei è con un bambino (incinta), non devono aspettare finché non viene partorito, ma nella stesso momento li metteranno a morte per strangolamento con la sciarpa, e estirperete il male da Israele.
23 Se una fanciulla vergine è promessa sposa di un uomo, e un altro uomo si trova in città, e giace con lei, 24 si porteranno entrambi alla porta del beth din di quella città, e li lapideranno con pietre perché muoiano; la fanciulla perché lei non gridò in città, e l'uomo perché egli giacque con la moglie del suo prossimo; e voi toglierete via il male di mezzo a voi. 25 Ma se un uomo trova una fanciulla nel deserto, e gli fa violenza e giace con lei, l'uomo morirà, perché giacque con lei, 26 perché la fanciulla non è colpevole di morte; ma il marito potrà mandarla via da lui con un libello di ripudio; per esempio quando un uomo sta in agguato per il suo prossimo e prende la sua vita, così è la questione: 27 la trovò sulla faccia del campo; la fanciulla fidanzata gridò per chiedere aiuto, ma non c'era nessuno per liberarla. 28 Se un uomo trova una fanciulla non ancora fidanzata, e la rapisce e giace con lei, e vengono trovati, 29 allora l'uomo che stava con lei darà al padre, come una ammenda per il suo disonore, cinquanta sicli d'argento, e lei sarà sua moglie, perché lui l'ha umiliata, e non potrà mandarla via ripudiandola per tutti i giorni della sua vita.
Cap. XXIII. 1 Un uomo non dovrebbe prendere una moglie che è stata umiliata (o violata), o che ha avuto rapporti con il padre, e tanto meno col padre di sua la moglie, né solleverà la coperta che copre il padre. 2 Colui che è castrato, non è degno di prendere una moglie nell'assemblea del popolo del Signore. 3 Colui che è nato dalla fornicazione, o chi ha su di lui il segno del male che è sui Gentili impuri, non è degno di prendere una moglie onesta nell'assemblea del popolo del Signore; neppure alla decima generazione sarà degno di entrare nell'assemblea del Signore. 4 Né un Ammonai, né un Moabai potranno prendere una moglie nell'assemblea del popolo del Signore, e nemmeno alla decima generazione essi prenderanno una moglie nell'assemblea del popolo del Signore, 5 perché non ti sono venuti incontro con pane e acqua nella via in cui sei venuto da Mizraim, ma hanno ingaggiato contro di voi Bileam bar Beor da Pethor Chelmaya, [1] che è costruita nella terra di Aram sul Phrat (Eufrate), per maledirvi; 6 ma il Signore tuo Dio non ha dato ascolto a Bileam, ma ha cambiato nella sua bocca le maledizioni in benedizioni, perché il Signore tuo Dio ti ama. 7 Voi non cercherete mai la pace o la loro prosperità per tutti i giorni della vostra vita, perché, se anche loro diventassero proseliti, rimarrà l'ostilità nei loro cuori per sempre. 8 Tu non aborrirai un Edomaah quando verrà per diventare un proselito, perché è tuo fratello; né aborrirai un Mizrai, perché hai dimorato nella loro terra. 9 I figli che nasceranno a loro nella terza generazione potranno essere degni di prendere mogli dal popolo dell'assemblea del Signore.
10 Quando uscirai nelle schiere contro i tuoi nemici, guardati da ogni cosa cattiva, dal culto inusuale, dall'esposizione delle vergogne, e dallo spargimento di sangue innocente. 11 Se ci dovesse essere un uomo tra di voi che è impuro per polluzioni notturne, che esca fuori dall'accampamento, e non vada tra le tende. 12 Ma al momento della sera si laverà con acqua, e sul calar del sole potrà entrare all'interno del campo. [GERUSALEMME. 12 E alla sera, farà il bagno con l'acqua.] 13 Ci sia un luogo preparato per te, fuori dell'accampamento dove tu possa lasciar cadere l'acqua dei tuoi piedi, 14 e inserirai un piolo con la tua arma nel luogo del terreno infilando la spada, e nel tuo stare seduto fuori tu scaverai con essa, e farai ciò di cui bisogni lì, e poi girerai e li coprirai. 15 Perché la Shekinah del Signore tuo Dio, cammina in mezzo al tuo accampamento per salvarvi, e per dare i tuoi nemici nelle tue mani; pertanto deve il luogo dei vostri accampamenti dovranno essere santi, e nulla di impuro dovrà essere visto in essi, perché la Sua Shekinah non salga da voi.
16 Tu non consegnerai uno straniero in mano all'adoratore di idoli; (lo straniero), che scappato per stare in mezzo a voi è posto sotto la protezione della Mia Shekinah; conseguentemente egli è fuggito dalla sua idolatria. 17 Abiterà con te, e osserverà i comandamenti fra voi; gli insegnerete la legge, e lo metterete in una scuola nel luogo che egli sceglierà in una delle tue città: lo impiegherai (o, avrai affari con lui), perché egli possa avere benessere, e non lo importunerai con le parole.
18 Non profanerete le vostre figlie per farle prostituire; nessun uomo di Israele degraderà se stesso con la fornicazione. 19 Non porterai in dono il salario di una prostituta, né il prezzo di un cane per offrirlo nel santuario del Signore tuo Dio, perché nessun voto, tanto meno come una di queste offerte; perché sono abominevoli, tutte e due, davanti al Signore tuo Dio. [GERUSALEMME. 19 Non ci sarà una prostituta tra le figlie della casa d'Israele, né un fornicatore tra i figli d'Israele. Non porterai il salario di una prostituta, né il prezzo di un cane.]
20 Tu non farai l'usura su ciò che è tuo al tuo vicino di casa sul prestito che tu gli darai, sia di denaro, o cibo, o qualsiasi cosa con cui tu possa fare dell'usura. 21 Ad un figlio di Gentili tu potrai prestare ad usura, ma al tuo fratello tu non presterai per usura; perché il Signore tuo Dio ti benedica in tutto ciò a cui metterai la tua mano, nel paese in cui tu stai per entrare per prenderne possesso.
22 Quando avrai fatto un voto davanti al Signore tuo Dio, non ritardare ad adempiere nelle (una delle) tre feste; perché il Signore tuo Dio, te ne richiederà conto. E nell'offerta non ci sarà alcun guasto o difetto, perché la prescrizione del Signore del mondo è precisa. 23 E tu non sarai colpevole di non dare (ritardare) il tuo voto: se ti astieni però dal giurarlo, allora non ci sarà peccato in te, 24 il giuramento che esce dalle tue labbra sarà confermato. I precetti di integrità andranno in verità eseguiti, ma ciò che non è giusto fare, tu non lo farai; e secondo come hai promesso dovrai adempiere; sacrifici per il peccato, le offerte di riparazione, gli olocausti, e le vittime consacrate dovranno essere presentate davanti al Signore tuo Dio, e porterai le libagioni e i doni del santuario, di cui tu hai parlato (nelle promesse), e l'elemosina per i poveri, che le tue labbra hanno dichiarato. 25 Quando tu andrai a lavorare come salariato nella vigna del tuo prossimo, tu potrai mangiare lì come tu vuoi, finché tu sarai soddisfatto; ma tu non potrai mettere nulla nel tuo paniere. 26 Quando andrai a lavorare come salariato nel campo del tuo prossimo, tu potrai raccogliere con le tue mani, ma tu non potrai mettere la falce sul grano del tuo prossimo (per te).
Cap. XXIV. 1 Quando un uomo ha preso una moglie e si è avvicinato a lei, se lei non ha trovato grazia ai suoi occhi, perché trova qualcosa in lei, un difetto, allora potrà scriverle una lettera di ripudio davanti al tribunale della giustizia, e metterla nelle sue mani, [2] e mandarla via da casa sua. 2 E andandosene da casa sua lei potrà andare a sposare un altro uomo. 3 Ma essi dovrebbero annunciare verso i cieli riguardo a lei [3] che se quest'ultimo marito dovesse avere avversione, e scrivesse una lettera di ripudio, e mettendola nelle sue mani per mandarla via da casa sua; oppure dovrebbero proclamare che se quest'ultimo marito con cui si trova dovesse morire: 4 il primo marito che l'ha respinta all'inizio non potrà farla tornare e portarla con lui per essere sua moglie, dopo che lei si è contaminata; perché questo è un abominio davanti al Signore: perché i figli dovrebbero sopportare un fatto abominevole, nel paese che il Signore tuo Dio ti dà per ereditare diventando una ripugnante pestilenza.
5 Quando un uomo ha preso una nuova moglie, una vergine non dovrà uscire con l'esercito, per timore che qualcosa di male si abbatta su di lui; egli sarà libero a casa sua per un anno, e gioirà con la moglie che egli ha preso.
6 Un uomo non prenderà le macine, inferiore o superiore, come pegno; poiché sono necessarie nella produzione di alimenti per ognuno. Né l'uomo unirà sposi e spose con incantesimi magici; perché quello che nascerà da tale unione dovrà perire. [4] [GERUSALEMME. 6 Non prenderai le macine superiore e inferiore come pegno; perché la garanzia è una condizione necessaria della vita. Né ci saranno congiungimenti illeciti di sposi e spose; perché a quello che questi produrranno è negata la vita del mondo che verrà.]
7 Quando un uomo verrà trovato a rapire qualcuno dei suoi fratelli dei figli d'Israele, facendo merce di lui, e lo vende, che quell'uomo muoia per strangolamento con la sciarpa; e tu toglierai via chi fa il male di mezzo a te.
8 Badate di non tagliare la carne in cui vi è l'ulcera; ma fate attenzione a distinguere tra la piaga della lebbra e ulcerazioni; tra l'impuro e il puro, secondo tutto ciò che i sacerdoti della tribù di Levi, vi insegneranno; qualsiasi cosa essi vi prescrivano voi sarete attenti a eseguirlo. State attenti che nessuno disprezzi il suo prossimo, per non essere colpito; 9 ricordati ciò che il Signore tuo Dio fece a Miriam, che disprezzò Mosheh per ciò che non era in lui, quando è stata colpita dalla lebbra, e tu fosti rallentato nel viaggio quando uscisti da Mizraim.
10 Quando un uomo ha prestato qualche cosa al suo vicino su un pegno, 11 egli non entrerà in casa sua per prendere il suo pegno; egli dovrà rimanere in strada, e l'uomo a cui tu hai fatto il prestito dovrà portare il pegno a te in mezzo alla strada. 12 Se l'uomo è povero, non terrai il suo pegno per tutta la notte con te; 13 al tramonto del sole, tu restituirai il pegno, che egli possa giacere nella sua veste e ti benedica; e per te sarà contato come giustizia, perché il sole si farà carico della testimonianza per te davanti al Signore tuo Dio. [GERUSALEMME. 13 Tu certamente restituirai il pegno a lui al tramonto del sole, affinché egli possa dormire nel suo mantello, e ti benedica e questo sarà come giustizia davanti al Signore tuo Dio.]
14 Tu non dovrai essere duro con i tuoi vicini, o defraudare (o diminuire) il salario del mercenario bisognoso e povero dei tuoi fratelli, o degli stranieri che soggiornano nel tuo paese, nelle vostre città. 15 Nel suo giorno tu gli pagherai il suo salario. Né lascerai che il sole scenda giù su di esso; perché egli è povero, e spera (in quel salario) per sostenere la sua vita: perché non si appelli contro di te davanti al Signore, e si trovi colpa in te. [GERUSALEMME. 14 Tu non tratterrai volontariamente il salario dei poveri e dei bisognosi dei vostri fratelli. 15 Nel suo giorno tu pagherai il suo salario, e non lascerai che il sole vada giù su di lui; perché egli è povero, e per mezzo del suo salario sostiene la sua vita: che egli non pianga contro di te davanti al Signore, fai attenzione che non diventi una colpa per te]
16 I padri non moriranno per la testimonianza [5] o per il peccato dei figli, e i figli non moriranno per la testimonianza o per il peccato dei padri: ognuno morirà, come buon testimone per il proprio peccato. 17 Tu non pervertirai il diritto dello straniero, dell'orfano, della vedova, e nessuno di voi prenderà la veste della vedova come pegno, affinché i cattivi vicini non si alzino per far uscire su di lei una cattiva fama quando gli restituirai il suo pegno. 18 E ricorda che tu sei stato schiavo nella terra di Mizraim, e che la Parola del Signore tuo Dio ti ha liberato di là; perciò ti ho comandato di fare questa cosa.
19 Quando avrai mietuto il raccolto nel campo, e avrai dimenticato un covone, non dovrai tornare a prenderlo; sia per il forestiero, l'orfano, e la vedova, affinché la Parola del Signore tuo Dio ti benedica in tutte le opere delle tue mani. 20 Quando tu batterai tuoi alberi di ulivo, non dovrai cercarle (le olive sui rami) dopo (che l'avrete fatto); siano per lo straniero, l'orfano e la vedova. [GERUSALEMME. 20 Quando tu batterai i tuoi ulivi, non le ricercare dopo; servano allo straniero, all'orfano e alla vedova] 21 Quando tu raccoglierai nella tua vigna, non dovrai (tornare a) raccogliere sui rami dietro di te; essi saranno per lo straniero, essi saranno per lo straniero, l'orfano e la vedova. [GERUSALEMME. 21 Quando tu raccoglierai dalle tue viti, non cercherai sui loro rami in seguito; servano per lo straniero e la vedova] 22 Così ti ricorderai che eri schiavo nel paese di Mizraim; perciò ti comando di fare questa cosa.
Cap. XXV. 1 Se ci sarà una controversia tra due uomini, allora verranno dai giudici, ed essi li giudicheranno e daranno la giusta sentenza ( di vittoria) per gli innocenti, e di condanna per i colpevoli. 2 E se l'empio merita le frustate, il giudice farà sdraiare, ed essi lo flagelleranno in sua presenza con il suo giudizio, secondo la misura della sua colpevolezza. [GERUSALEMME. 2 E se è necessario flagellare il colpevole, il giudice dovrà farlo sdraiare, e lo colpiranno in sua presenza, secondo la misura della sua colpevolezza, in base al numero.] 3 Quaranta (frustate) potranno essere date su di lui, ma con una in meno egli sarà battuto, (il numero totale) non dovrà essere completato, perché non si dovrà colpirlo oltre a quelle trentanove, esagerando lui sarebbe in pericolo; e affinché tuo fratello non sia reso spregevole davanti a te.
4 Non metterai la museruola alla bocca del bue nel momento del suo calpestare fuori (trebbiare); [GERUSALEMME. 4 Figli d'Israele, Mio popolo: Non metterete la museruola al bue nell'ora del suo calpestio;] né la moglie del fratello (defunto), che si unisca con uno colpito con un'ulcera, e si congiunga con chi è in cattiva salute, [6] non la farai unire con lui.
5 Quando fratelli della (stesso) padre abiteranno questo mondo nello stesso tempo, e hanno la stessa eredità, la moglie di uno di loro, se costui dovesse morire, non uscirà in strada per sposare un estraneo; suo cognato dovrà andare da lei, e prenderla in moglie, e diventare suo marito. 6 E il primogenito che lei partorirà erediterà nel nome del fratello defunto, affinché il suo nome non sia cancellato da Israele. 7 Ma se l'uomo non dovesse essere disposto a prendere la cognata, allora la cognata andrà alla porta del beth din davanti ai cinque saggi, tre dei quali saranno dei giudici e due di loro testimoni, e dirà davanti a loro nella lingua sacra: «Il fratello di mio marito rifiuta di tenere alto il nome di suo fratello in Israele, non essendo disposto a sposarmi». 8 E gli anziani della sua città lo chiameranno e parleranno con lui, con vero consiglio; e egli potrà salire nella casa della giustizia, e dire nella lingua santa: «Io non sono disposto a prendere lei». 9 Allora la cognata venuta da lui davanti ai saggi, e ci dovrà essere una calzatura sul piede del cognato, un sandalo i cui legacci sono legati, i legacci di apertura del sandalo saranno allacciati; ed egli farà l'impronta a terra con il piede; e la donna si alzerà e scioglierà il legaccio, e toglierà il sandalo dal piede, e poi sputerà davanti a lui, tanta saliva che possa essere vista dai saggi, e risponderà e dirà: «Così è giusto fare all'uomo che non vuole costruire la casa di suo fratello». 10 E tutti coloro che sono in piedi lì urleranno contro di lui, e chiameranno il suo nome in Israele la Casa dello Scalzo. [GERUSALEMME. 10 E il suo nome in Israele sarà chiamato la Casa di colui la cui scarpa è stata sciolta, e che ha annullato la legge dello Yeboom. [7]]
11 Mentre degli uomini stanno lottando insieme, se la moglie di uno di loro si avvicina per salvare il marito dalle mani di colui che lo percuote, e allungando la sua mano la mette nel luogo della sua vergogna e stringe, 12 tu le taglierai la mano; i tuoi occhi non avranno pietà. [GERUSALEMME. 11 Se lei stende la mano, e tiene stretto il luogo della sua vergogna.]
13 Non avrai nel tuo sacco pesi falsi; grandi pesi con cui acquistare, e pesi più leggericon cui vendere. 14 Non avrete nelle vostre case misure false; grandi misure con cui acquistare, e misure più piccole con cui vendere. [GERUSALEMME. 14 Non avrete nelle vostre case misure grandi, quelle per l'acquisto, e misure piccole per vendere.] 15 Avrai pesi perfetti e veri e contrappesi veritieri, dovrai avere misure perfette e bilance che siano veritiere, affinché i tuoi giorni siano moltiplicati nel paese che il Signore tuo Dio ti dà. 16 Perché chi commette queste frodi, chiunque agisce falsamente nel commercio, è un abominio davanti al Signore.
17 Tenete a mente ciò che la casa di Amalek vi ha fatto nella via del tuo uscire da Mizraim; 18 come essi vi raggiunsero nella via, e uccisero ognuno di quelli tra voi che stavano pensando di allontanarsi dalla Mia Parola; gli uomini della tribù della casa di Dan, nelle cui mani erano degli idoli (o cose di un culto insolito), e le nubi li coprirono, e quelli della Casa di Amalek li presero e li mutilarono, e loro furono gettati via: ma voi, o casa d'Israele, eravate deboli e stanchi per la grande schiavitù dei Mizrai, e per il terrore delle onde del mare, attraverso il quale eravate passati. Né la casa di Amalek aveva timore davanti al Signore. [GERUSALEMME. 18 Chi ti raggiunse nella via, e uccise tra voi coloro che stavano pensando di desistere dalla Mia Parola, la nube li ha coperti, e quelli della casa di Amalek li presero e li uccisero. Ma voi, popolo dei figli d'Israele, eravate stanchi e deboli; né quelli della casa di Amalek avevano timore davanti al Signore.] 19 Perciò, quando il Signore ti avrà dato riposo da tutti i tuoi nemici intorno nel paese che il Signore tuo Dio ti dà in eredità per possederlo, tu dovrai cancellare la memoria di Amalek da sotto al cielo; ma nei giorni del Re Meshiha voi non dovrete essere immemori».
NOTE:
[1] "Pethor dei sogni"
[2] Veyitten bereshuthah .
[3] Veakrizu alah min Shemaya .
[4] Arum naphesha deathid lemiphak minhun, hu mechabbel : "Perché l'anima che procede da loro morirebbe"
[5] Besahadutha .
[6] O, "Chi non ha nulla di suo."
[7] Usanza del levirato codificata nella Bibbia (Deut. 25, 5-10) è noto come Yibbum. Il processo di Halizah: (o Chalitzah; ebraico: חליצה) è il processo mediante il quale una vedova e il fratello di suo marito possono evitare il dovere di sposarsi dopo la morte del marito.