Cap. 30,11-34,35
SEZIONE XXI.
Ki Thissa. (Quando farai)
Cap. XXX. 11 Il Signore parlò con Mosheh, dicendo: 12 «Quando tu farai il conto dei figli di Israele, secondo il loro numero, essi dovranno dare ogni uomo un riscatto per la sua anima (vita) davanti al Signore, perché quando tu li conterai non ci sia la morte tra quanti sono da te annoverati. 13 Questo si dovrà dare: chiunque vien annoverato, un mezzo siclo, del siclo del santuario, il siclo di venti mine, un mezzo siclo sarà messo da parte davanti al Signore. 14 Chiunque viene sottoposto al censimento, da un figlio di venti anni e oltre, darà l'offerta davanti al Signore. 15 Chi è ricco non dovrà aumentarla, e chi è povero non la diminuirà dal mezzo siclo nel presentare l'offerta davanti al Signore per propiziare per le vostre anime. 16 E tu prenderai l'argento dell'espiazione dai figli d'Israele, e lo impiegherai per il servizio della tenda del convegno e sarà per i figli d'Israele un memoriale davanti al Signore per propiziare per le vostre anime».
17 Il Signore parlò con Mosheh, dicendo: 18 «Farai una conca di bronzo, e il suo piedistallo in bronzo per la purificazione; e lo metterai tra la tenda del convegno e l'altare, e vi metterai dell'acqua. 19 E Aharon e i suoi figli si purificheranno in esso le loro mani e i loro piedi. 20 Nell'entrare nella tenda del convegno essi si dovranno purificare con l'acqua, perché non abbiano a morire; o quando si avvicineranno all'altare per servire, per offrire una oblazione davanti al Signore; 21 dovranno (perciò) purificare le loro mani ed i loro piedi, affinché non abbiano a morire. E sarà per loro una legge perenne, per lui e per i suoi figli nelle loro generazioni».
22 Il Signore parlò con Mosheh, dicendo: 23 «Tu Prenderai anche, scelti da te (di prima scelta), aromatici: mirra pura, (il peso di sicli) cinquecento; e cannella dolce, una metà (la quantità), il peso di duecentocinquanta (sicli); di dolce calamo, il peso di duecentocinquanta (sicli); e cassia, il peso di cinquecento (sicli), 24 dei sicli del santuario; e l'olio d'oliva, un Hina intero; 25 e ne farai un olio per l'unzione sacra, molto profumato, un lavoro di profumiere; esso sarà l'olio santo per l'unzione. 26 Ungerai con essa il tabernacolo del convegno e l'arca della testimonianza, 27 e la tavola e tutti i suoi utensili, il candelabro ed i suoi utensili, l'altare del profumo fragrante, 28 e l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, la conca e il suo piedistallo, 29 e li consacrerai. Essi saranno santissimi; chi s'accosterà a loro sarà santificato. 30 E ungerai Aharon e i suoi figli, e li consacrerai al ministero davanti a Me. 31 E tu parlerai ai figli d'Israele, dicendo: «Sarà perciò un olio per le sacre unzioni per Me per le vostre generazioni. 32 Sulla carne di un uomo non dovrà essere versato, né dovrà essere fatto simile ad esso; esso è sacro, e sacro sarà per voi. 33 L'uomo che ne farà simile ad esso, o che lo metterà su un estraneo, sarà eliminato dal suo popolo».
34 E il Signore disse a Mosheh: «Procurati spezie, stachte [1] e onice e spezie di galbano e incenso puro, essi dovranno essere di peso uguale; 35 e ne farai un profumo dolce, fragrante, (da bruciare) un lavoro di profumiere, misto, puro, per la consacrazione. 36 E tu ne dovrai battere una parte di esso e farlo fine, e lo metterai davanti alla testimonianza nella tenda del convegno, in cui Io stabilirò la Mia Parola perché sia con te; per voi sarà santissimo. 37 E del profumo fragrante che tu farai non dovrai farne di simili per voi stessi; esso è sacro per te davanti al Signore. 38 L'uomo che ne farà di simili per odorarne profumo, sarà eliminato dal suo popolo».
Cap. XXXI. 1 Il Signore parlò con Mosheh, dicendo: 2 «Ecco, Io ho chiamato per nome Bezalel bar Uri bar Hur, della tribù di Jehudah 3 e l'ho riempito con lo spirito di profezia davanti al Signore, con saggezza, con intelligenza e con conoscenza, e (per eccellere) in tutti i lavori, 4 per istruire gli artigiani per lavorare l'oro, l'argento e il rame, 5 e nel lavoro artistico delle pietre preziose, per incastonarle, per scolpire il legno, per compiere tutto il lavoro. 6 Ed ecco, Io ho dato a lui Ahaliab bar Achisamak, della tribù di Dan; e nel cuore di tutti i saggi di cuore Io ho infuso saggezza, affinché possano fare tutto ciò che ti ho comandato: 7 Il tabernacolo del convegno, e l'arca della testimonianza, e il propiziatorio che è su di essa, e tutti gli utensili del tabernacolo; 8 e la tavola ed i suoi recipienti, e il candelabro puro e tutti i suoi recipienti, e l'altare dell'incenso aromatico, 9 e l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, la conca ed il suo piedistallo. 10 E le vesti del ministero, ed i paramenti sacri di Aharon il sacerdote e le vesti dei suoi figli per il ministero; 11 e l'olio dell'unzione e l'incenso profumato per il santuario, essi lo faranno secondo tutto ciò che ti ho comandato».
12 Il Signore parlò con Mosheh, dicendo: 13 «Tu parla anche con i figli d'Israele, dicendo: «Voi dovete osservare i giorni dei miei Shabbatot (Sabati); perché è un segno fra la Mia Parola e voi, per le vostre generazioni, affinché sappiano che Io sono il Signore che vi santifica. 14 E voi dovrete osservare lo Shabbat, perché è sacro per voi; chi lo disonorerà, questi morirà; chiunque farà un lavoro in esso, che quell'uomo sia eliminato dal suo popolo. 15 Per sei giorni farai il lavoro, e il settimo giorno è Shabbat, il Santo Shabbat davanti al Signore; chiunque farà qualche lavoro nel giorno di Shabbat, questi morirà. 16 E i figli d'Israele osserveranno il Shabbat per soddisfarlo, (lett: eseguirlo) lo Shabbat per le loro generazioni, una legge perpetua. 17 Tra la Mia Parola e figli d'Israele è un segno per sempre poiché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra; e nel settimo giorno si riposò e si è ristorò». [2] 18 E quando ebbe finito di parlare con lui sul monte Sinai, Egli diede a Mosheh le due tavole della testimonianza, tavole di pietra incise con il dito del Signore.
Cap. XXXII. 1 a il popolo vide che Mosheh tardava a scendere dal monte; e il popolo si radunò intorno ad Aharon, e gli dissero: «Alzati, facci degli dèi (*dachalan, pl: oggetti da venerare) che possano camminare davanti a noi; [3] perché questo Mosheh, l'uomo che ci ha portato su (fuori) dalla terra di Mizraim, non sappiamo ciò che ne è stato di lui». 2 E Aharon disse loro: «Togliete gli orecchini d'oro che sono agli orecchi delle vostre mogli, dei vostri figli e delle vostre figlie, e portateli a me». 3 E tutto il popolo tolse gli anelli d'oro che avevano agli orecchi e li portò ad Aharon. 4 Ed egli li prese dalle loro mani, e li modellò con un bulino, e ne fece un vitello di metallo fuso. Ed essi dissero: «Questi sono i tuoi dèi, Israele, che ti hanno fatto uscire dal paese di Mizraim». 5 E Aharon vide, [4] e costruì un altare davanti ad esso; e Aharon proclamò e disse: «Domani si terrà una festa davanti al Signore». 6 E si alzarono il giorno dopo, e sacrificarono olocausti e offrirono oblazioni; e le persone si sedettero intorno per mangiare e bere, poi si alzò per darsi al divertimento.
7 Il Signore disse a Mosheh: «Vai, scendi, perché il tuo popolo, che tu hai fatto salire dalla terra di Mizraim si è corrotto; 8 hanno rapidamente deviato dalla via che avevo loro insegnato; hanno fatto un vitello di metallo fuso, l'hanno adorato, e sacrificato ad esso e hanno detto: «Questi sono i tuoi dèi Israele, che ti hanno fatto uscire dal paese di Mizraim». 9 E il Signore disse a Mosheh: «E' stato visto davanti a Me che questo popolo è duro di collo. 10 E ora astieniti dalla tua preghiera davanti a Me, e la Mia rabbia prevarrà contro di loro, e Io li distruggerò, e farò di te un grande popolo». 11 Ma Mosheh pregò davanti al Signore suo Dio, e disse: «Perché, Signore, la Tua rabbia è forte contro il Tuo popolo, che tu hai fatto uscire dalla terra di Mizraim con grande potenza e con mano forte? 12 Qualora i Mizrai dovessero parlare direbbero: «Con (lo scopo di fare loro) il male Egli li condusse fuori, per ucciderli tra le montagne, e per sterminarli dalla faccia della terra?». Desisti dalla forza della Tua ira, e torna indietro dal male che Tu hai minacciato di fare al Tuo popolo. 13 Ricordati di Abraham, Izhak, e Israel, Tuoi servi ai quali Tu hai giurato per la Tua Parola, e ai quali Tu hai detto, Io moltiplicherò i tuoi figli come le stelle del cielo, e tutto questo paese di cui ho parlato Io lo darò ai vostri figli, ed essi lo possederanno per sempre».
14 E il Signore si voltò dal male che aveva minacciato di fare al popolo. 15 E Mosheh ritornò e scese dal monte, e aveva nelle sue mani le due tavole della testimonianza: le tavole erano state incise sui loro due lati, esse erano incise di qua e di là. 16 E le tavole erano opera del Signore, e la scrittura era scrittura di Dio visibile chiaramente sulle tavole.
17 E Jehoshua udì la voce del popolo mentre faceva clamore, e disse a Mosheh: «C'è voce di guerra è nel campo». 18 Ma (Mosheh) disse: «Non è la voce di uomini che sono vittoriosi, né è la voce dei più deboli che sono sconfitti, ma è la voce di gozzovigli che sento». 19 E fu mentre si avvicinava al campo, che vide il vitello e le danze, allora l'ira di Mosheh crebbe forte e gettò dalle sue mani le tavole, e le lasciò sul pendio della montagna. 20 Poi prese il vitello che quelli avevano fatto, lo bruciò nel fuoco e lo frantumò fino a quando non diventò polvere, e la sparse sulla superficie dell'acqua, e la fece bere ai figli d'Israele.
21 E Mosheh disse ad Aharon: «Cosa ti ha fatto questo popolo, che tu hai portato su di loro un così grande peccato?». 22 E Aharon disse: «Non sia violenta la rabbia del mio signore: tu sai che questo popolo è incline al male. 23 Essi mi dissero: «Facci dèi che vadano davanti a noi: perché di questo Mosheh, l'uomo che ci ha portato fuori la terra di Mizraim, non sappiamo ciò che gli è capitato». 24 Ed io dissi a loro: «Chi ha dell'oro fateglielo consegnare a me; ed io l'ho gettato nel fuoco, ed è venuto fuori questo vitello». 25 E Mosheh vide che il popolo era oramai senza freno (o, reso svuotato); perché Aharon li aveva mandati in rovina, permettendo loro di contaminarsi con un nome cattivo per le loro generazioni; 26 e Mosheh stava alla porta dell'accampamento, e disse: «Coloro che temono il Signore vengano a me». E tutti i figli di Levi si radunarono intorno lui. 27 Ed egli disse loro: «Così dice il Signore Dio di Israele: «Ogni uomo metta la sua spada sulla sua coscia (al fianco), passando da porta a porta nel campo, uccidendo un uomo suo fratello, e un uomo la sua compagna, e un uomo il suo prossimo». 28 E i figli di Levi fecero secondo la parola di Mosheh e caddero del popolo in quel giorno circa tremila uomini. 29 E Mosheh disse: «Offrite le vostre mani [5] in questo giorno come un'offerta davanti al Signore, ogni uomo con (o, a causa di) suo figlio e di suo fratello, perché possa portare benedizioni su di voi in questo giorno».
30 E fu il giorno successivo a quello che Mosheh disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ma ora io salirò davanti al Signore, forse io potrò propiziare per il vostro peccato». 31 E Mosheh tornò davanti al Signore, e disse nella sua preghiera: «Questo popolo ha commesso un grande peccato, perché hanno fatto un dio d'oro. 32 Ma ora, se tu perdonassi il loro peccato! Ma se no, cancellami ora dal libro che hai scritto». 33 E il Signore disse a Mosheh: «Colui che ha peccato davanti a Me, Io lo cancellerò dal Mio libro. 34 Ma ora, va', conduci il popolo verso il luogo che Io ti ho detto: ecco, il Mio Angelo procede davanti a te; e nel giorno in cui Io ti visiterò, Io porterò su di loro il loro peccato». 35 E il Signore percosse il popolo perché avevano adorato (o servito) il vitello che Aharon aveva fatto.
Cap. XXXIII. 1 E il Signore disse a Mosheh: «Va', scendi di qui, tu e il popolo che hai fatto uscire dal paese di Mizraim, verso il paese che Io ho pattuito ad Abraham, a Izhak e Jakob, dicendo: «Ai tuoi figli la darò. 2 E manderò davanti a te il Mio angelo, e caccerà i Kenaanai, gli Amorai, e gli Hittai, e i Pherizai, gli Hivai, e i Jebusai; 3 dalla terra che produce latte e miele: ma la Mia Shekinah non salirà in mezzo a voi, perché tu sei un popolo duro di collo, per timore che Io ti distrugga lungo la via». 4 E il popolo udì queste parole cattive, e si lamentò, e nessun uomo mise su di se i suoi soliti ornamenti. 5 E il Signore disse a Mosheh: «Dì ai figli d'Israele: «Voi siete un popolo duro di collo; se per un momento la Mia Shekinah salisse da te, dovrei distruggerti. E ora togli i tuoi ornamenti da te, e compari davanti a Me e Io saprò quello che devo fare con te». 6 Allora i figli di Israele tolsero i loro soliti ornamenti (al ritorno) dal monte Horeb. 7 Allora Mosheh prese una tenda, e lo collocò per sé fuori del campo, ad una certa distanza dall'accampamento, e la chiamò la tenda della Casa di istruzione (del convegno): e fu così che ognuno che cercava di istruzioni alla presenza del Signore, andava davanti al tabernacolo della casa di istruzione fuori dell'accampamento. 8 E avvenne che quando Mosheh usciva al tabernacolo, tutto il popolo si alzava, e stava in piedi, ogni uomo alla porta della sua tenda, e guardava dietro a Mosheh fino a che egli non fosse entrato nella tenda. 9 E fu quando Mosheh entrò nella tenda, che la colonna di Nube scese e si fermò davanti alla porta del tabernacolo, e (Egli) parlò con Mosheh. 10 E tutto il popolo vedeva la colonna di Nube in piedi davanti alla porta del tabernacolo, e tutte le persone si alzarono e adorarono, ogni uomo alla porta della sua tenda. 11 E il Signore parlò con Mosheh parola per parola, come un uomo parla con il suo compagno. Ed egli ritornò all'accampamento; ma il suo ministro, Jehoshua bar Nun, un giovane uomo, non usciva dal tabernacolo.
12 E Mosheh disse davanti al Signore: «Vedi, Tu mi hai detto: «Prendi questo popolo; ma Tu non mi hai fatto sapere chi manderai con me; eppure hai detto: Io ti ho conosciuto per nome, perché hai trovato grazia davanti a Me. 13 E se ho trovato grazia davanti a Te, fammi vedere, ti prego, la Tua buona via, [6] che io possa conoscere Tua benignità, e possa trovare misericordia davanti a Te, e sia reso manifesto davanti a Te che questo popolo è il Tuo popolo». 14 Ed Egli disse: «La Mia Shekinah andrà con voi, e Io vi darò riposo». 15 Ed egli disse davanti a Lui: «Se la Tua Shekinah non cammina in mezzo a noi, non saliremo di qui. 16 E in che modo sapremo che io e il Tuo popolo abbiamo trovato misericordia davanti a Te, se la Tua Shekinah non viene con noi, per fare di noi una distinzione, e per distinguere me e il Tuo popolo da ogni popolo che è sulla faccia della la terra?». 17 E il Signore disse a Mosheh: «Questa cosa che hai detto la farò, perché hai trovato grazia davanti a Me e Io ti ho chiamato per nome». 18 Ed egli disse: «Mostrami, ti prego, la Tua Gloria!». 19 Ed Egli disse: «Io farò passare tutta la Mia bontà davanti a te, [7] ed Io proclamerò il Nome del Signore davanti a te, e sarò grazia per chi vorrò far grazia, e avrò misericordia di chi vorrò avere misericordia». 20 Ed Egli disse (ancora): «Tu non puoi vedere il volto della Mia Shekinah; perché nessun uomo può vedermi e restare vivo». 21 E il Signore disse: «Ecco, c'è un luogo preparato davanti a Me, e tu starai sulla roccia, e sarà, quando la Mia Gloria passerà, e Io ti metterò in una caverna della roccia, 22 e la Mia Parola stenderà la Sua ombra su di te finché Io sia passato; e Io toglierò la Parola (dibberath) della Mia Gloria, e tu vedrai ciò che è dietro di Me, [8] ma il Mio Aspetto [9] non dovrà essere visto».
Cap. XXXIV. 1 E il Signore disse a Mosheh: «Taglia due tavole di pietra come le prime, ed Io scriverò sulle tavole le parole che erano sulle tavole precedenti che tu hai rotto. 2 E dovranno essere pronte alla mattina, e salirai al mattino sul monte Sinai, e starai lì davanti a Me sulla cima della montagna. 3 Nessuno salirà con te; e nessun uomo dovrà essere visto su tutta la montagna, né pecore, né buoi dovranno essere al pascolo sulla montagna. 4 E taglierai due tavole di pietra, come quelle precedenti».
E Mosheh si alzò al mattino, e salì sul monte Sinai, come il Signore gli aveva comandato, e prese in mano le due tavole di pietra. 5 E il Signore si rivelò nella Nube ed Egli rimase con lui, ed Egli proclamò il Nome del Signore. [10] 6 E il Signore fece passare la sua Shekinah davanti a lui; e proclamò: «Il Signore, il Signore Dio, Misericordioso e Pietoso, lento all'ira, e ricco di bontà e di verità; 7 che mantiene la bontà per migliaia di generazioni; Perdona l'iniquità, la ribellione e la colpa; Perdona coloro che si convertono alla Sua legge, ma non assolve coloro che non si convertono; Visitando la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli dei ribelli, fino alla terza e alla quarta generazione». 8 E Mosheh si prostrò in fretta fino a terra e adorò.
9 Ed egli disse: «Se ho trovato grazia davanti a Te, o Signore, lascia, ti prego, che la Shekinah del Signore venga (e cammini) in mezzo a noi; perché è un popolo duro di collo; ma Tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato, e prendi possesso di noi». 10 Ed Egli disse: «Ecco, Io faccio un patto davanti a tutto il tuo popolo che Io farò miracoli che non sono mai stati fatti su tutta la terra, né tra nessun altro popolo; e tutti i popoli fra i quali tu sei, si vedrà l'opera del Signore; perché è terribile ciò che farò con te. 11 Osserva dunque quello che ti comando in questo giorno. Ecco, Io scaccerò davanti a te gli Amorai, e i Kenaanai, e gli Hittai, e i Pherizai, e gli Hivai, e gli Jebusai. 12 Guardati bene dal far alleanza con gli abitanti del paese in cui tu stai per entrare, perché non diventi un ostacolo in mezzo a te: 13 ma tu distruggerai i loro altari, e romperai le loro statue, e taglierai i loro boschi (sacri); [11] 14 perché tu non adorerai gli idoli dei popoli; perché il Signore è un Dio geloso, e Geloso è il Suo Nome. 15 Per timore che tu faccia un'alleanza con gli abitanti del paese, e tu vada errando seguendo i loro idoli, e offrendo sacrifici ai loro idoli, e ti invitino, e tu mangi dei loro sacrifici, 16 e tu prenda delle loro figlie per i tuoi figli, ed essi facciano andare le tue figlie errando dietro i loro idoli, ed i tuoi figli vadano errando dietro ai loro idoli. 17 Non farai per te dei di metallo fuso.
18 Tu osserverai la festa degli azzimi. Sette giorni mangerai (pane) senza lievito come Io ti ho comandato, nel tempo del mese di Abiva; perché nel mese di Abiva tu uscisti da Mizraim. 19 Tutti i primogeniti sono Miei; tu santificherai tutti i maschi del bestiame, i primogeniti dei buoi e delle pecore. 20 Ma il primo nato di un asino tu potrai riscattarlo con un agnello; ma se tu non lo vuoi riscattare, tu lo abbatterai. Tutti i primogeniti dei tuoi figli li riscatterai.
E nessuno comparirà davanti a Me a mani vuote. 21 Sei giorni tu lavorerai, e il settimo giorno riposerai; alla (tempo) semina e della mietitura ti riposerai. 22 E farai per te la festa delle settimane, delle primizie e della mietitura del frumento, e la festa della raccolta nel ciclo dell'anno. 23 Tre volte all'anno ogni tuo maschio comparirà davanti al Padrone del Mondo, il Signore Dio di Israele. 24 Poiché Io scaccerò le nazioni davanti a te, e allargherò i tuoi confini, e nessuno desidererà la tua terra quando tu entrerai per presentarti davanti al Signore tuo Dio, tre volte l'anno. 25 Tu non sacrificherai il sangue della Mia Pasqua con lievito, né il grasso dei sacrifici della festa pasquale dovrà essere lasciato senza l'altare fino al mattino. 26 Il meglio delle primizie del tuo suolo lo porterai al santuario del Signore tuo Dio. Non mangerai la carne con il latte». 27 E il Signore disse a Mosheh: «Scrivi per te queste parole; perché in base all'espressione di queste parole Io faccio alleanza con te e con Israele».
28 Ed egli stette lì, davanti al Signore quaranta giorni e quaranta notti; senza mangiare pane, e senza bere acqua; e scrisse sulle tavole le parole del patto, le Dieci Parole. 29 E fu quando Mosheh scese dal monte Sinai con le due tavole della testimonianza nelle mani di Mosheh, nella sua discesa dal monte, che Mosheh non sapeva quanto era grande lo splendore della gloria del suo volto a causa del suo parlare con Lui (il Signore). 30 E Aharon e tutti i figli d'Israele videro Mosheh, ed ecco, era grande lo splendore della gloria del suo volto, e avevano timore di avvicinarsi a lui. 31 Ma Mosheh li chiamò, Aharon e tutti i capi della comunità intorno a lui, e Mosheh conversava con loro. 32 E dopo questo, tutti i figli d'Israele si avvicinarono, ed egli li istruì su tutto ciò che il Signore gli aveva detto sul monte Sinai. 33 E quando Mosheh ebbe finito di parlare con loro, mise un velo sul suo volto. 34 Ma quando Mosheh entrava davanti al Signore per parlare con Lui, si toglieva il velo fino a che non veniva fuori. Ed egli uscì e parlò con i figli di Israele di ciò che era stato comandato. 35 E i figli d'Israele, guardando la faccia di Mosheh, (videro) che lo splendore della gloria del volto di Mosheh era grande; e Mosheh mise il velo di nuovo sul suo volto fino a quando non entrava a parlare con Lui.
NOTE:
[1] Vers. Samaritana: "Balsamo".
[2] Vers. Samaritana: "Respirava".
[3] Vers. Samaritana: ", Come può farci piacere."
[4] Vers. Samaritana: "Temette".
[5] Alcune copie omettono "le mani", e leggere, "Presentare le vostre offerte."
[6] In alternativa, "la via della tua bontà."
[7] Vers. Samaritana: "La mia amorevolezza andrà davanti, e ti porterà."
[8] De-bathrai.
[9] De-kadamai.
[10] In alternativa, "proclamato nel Nome del Signore,"
[11] Vers. Samaritana: "Sradicare."
* Perché Onkelos traduce "Dio" come "dachalan"?
E' interessante il fatto che il nome di quattro lettere di Dio e il nome con il Shoresh alef, lamed, hei sia utilizzato come nome di Hashem in ebraico e che la traduzione aramaica di Onkelos usa le stesse parole / shorashim nella sua traduzione. Tuttavia, quando la Torah utilizza lo stesso Shoresh, alef, lamed, he per descrivere un falso dio, "Eileh elohecha Yisroel, Onkelos non aderisce all'uso secolare della Torah di alef, lamed, he. Invece, egli usa la parola" dachalan ", che può essere tradotto come" chi causa la paura. " Non ho idea del perché non ci sia l'utilizzo secolare di alef, lamed, he come fa la Torah per descrivere un " dio ".
SEZIONE XXI.
Ki Thissa. (Quando farai)
Cap. XXX. 11 Il Signore parlò con Mosheh, dicendo: 12 «Quando tu farai il conto dei figli di Israele, secondo il loro numero, essi dovranno dare ogni uomo un riscatto per la sua anima (vita) davanti al Signore, perché quando tu li conterai non ci sia la morte tra quanti sono da te annoverati. 13 Questo si dovrà dare: chiunque vien annoverato, un mezzo siclo, del siclo del santuario, il siclo di venti mine, un mezzo siclo sarà messo da parte davanti al Signore. 14 Chiunque viene sottoposto al censimento, da un figlio di venti anni e oltre, darà l'offerta davanti al Signore. 15 Chi è ricco non dovrà aumentarla, e chi è povero non la diminuirà dal mezzo siclo nel presentare l'offerta davanti al Signore per propiziare per le vostre anime. 16 E tu prenderai l'argento dell'espiazione dai figli d'Israele, e lo impiegherai per il servizio della tenda del convegno e sarà per i figli d'Israele un memoriale davanti al Signore per propiziare per le vostre anime».
17 Il Signore parlò con Mosheh, dicendo: 18 «Farai una conca di bronzo, e il suo piedistallo in bronzo per la purificazione; e lo metterai tra la tenda del convegno e l'altare, e vi metterai dell'acqua. 19 E Aharon e i suoi figli si purificheranno in esso le loro mani e i loro piedi. 20 Nell'entrare nella tenda del convegno essi si dovranno purificare con l'acqua, perché non abbiano a morire; o quando si avvicineranno all'altare per servire, per offrire una oblazione davanti al Signore; 21 dovranno (perciò) purificare le loro mani ed i loro piedi, affinché non abbiano a morire. E sarà per loro una legge perenne, per lui e per i suoi figli nelle loro generazioni».
22 Il Signore parlò con Mosheh, dicendo: 23 «Tu Prenderai anche, scelti da te (di prima scelta), aromatici: mirra pura, (il peso di sicli) cinquecento; e cannella dolce, una metà (la quantità), il peso di duecentocinquanta (sicli); di dolce calamo, il peso di duecentocinquanta (sicli); e cassia, il peso di cinquecento (sicli), 24 dei sicli del santuario; e l'olio d'oliva, un Hina intero; 25 e ne farai un olio per l'unzione sacra, molto profumato, un lavoro di profumiere; esso sarà l'olio santo per l'unzione. 26 Ungerai con essa il tabernacolo del convegno e l'arca della testimonianza, 27 e la tavola e tutti i suoi utensili, il candelabro ed i suoi utensili, l'altare del profumo fragrante, 28 e l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, la conca e il suo piedistallo, 29 e li consacrerai. Essi saranno santissimi; chi s'accosterà a loro sarà santificato. 30 E ungerai Aharon e i suoi figli, e li consacrerai al ministero davanti a Me. 31 E tu parlerai ai figli d'Israele, dicendo: «Sarà perciò un olio per le sacre unzioni per Me per le vostre generazioni. 32 Sulla carne di un uomo non dovrà essere versato, né dovrà essere fatto simile ad esso; esso è sacro, e sacro sarà per voi. 33 L'uomo che ne farà simile ad esso, o che lo metterà su un estraneo, sarà eliminato dal suo popolo».
34 E il Signore disse a Mosheh: «Procurati spezie, stachte [1] e onice e spezie di galbano e incenso puro, essi dovranno essere di peso uguale; 35 e ne farai un profumo dolce, fragrante, (da bruciare) un lavoro di profumiere, misto, puro, per la consacrazione. 36 E tu ne dovrai battere una parte di esso e farlo fine, e lo metterai davanti alla testimonianza nella tenda del convegno, in cui Io stabilirò la Mia Parola perché sia con te; per voi sarà santissimo. 37 E del profumo fragrante che tu farai non dovrai farne di simili per voi stessi; esso è sacro per te davanti al Signore. 38 L'uomo che ne farà di simili per odorarne profumo, sarà eliminato dal suo popolo».
Cap. XXXI. 1 Il Signore parlò con Mosheh, dicendo: 2 «Ecco, Io ho chiamato per nome Bezalel bar Uri bar Hur, della tribù di Jehudah 3 e l'ho riempito con lo spirito di profezia davanti al Signore, con saggezza, con intelligenza e con conoscenza, e (per eccellere) in tutti i lavori, 4 per istruire gli artigiani per lavorare l'oro, l'argento e il rame, 5 e nel lavoro artistico delle pietre preziose, per incastonarle, per scolpire il legno, per compiere tutto il lavoro. 6 Ed ecco, Io ho dato a lui Ahaliab bar Achisamak, della tribù di Dan; e nel cuore di tutti i saggi di cuore Io ho infuso saggezza, affinché possano fare tutto ciò che ti ho comandato: 7 Il tabernacolo del convegno, e l'arca della testimonianza, e il propiziatorio che è su di essa, e tutti gli utensili del tabernacolo; 8 e la tavola ed i suoi recipienti, e il candelabro puro e tutti i suoi recipienti, e l'altare dell'incenso aromatico, 9 e l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, la conca ed il suo piedistallo. 10 E le vesti del ministero, ed i paramenti sacri di Aharon il sacerdote e le vesti dei suoi figli per il ministero; 11 e l'olio dell'unzione e l'incenso profumato per il santuario, essi lo faranno secondo tutto ciò che ti ho comandato».
12 Il Signore parlò con Mosheh, dicendo: 13 «Tu parla anche con i figli d'Israele, dicendo: «Voi dovete osservare i giorni dei miei Shabbatot (Sabati); perché è un segno fra la Mia Parola e voi, per le vostre generazioni, affinché sappiano che Io sono il Signore che vi santifica. 14 E voi dovrete osservare lo Shabbat, perché è sacro per voi; chi lo disonorerà, questi morirà; chiunque farà un lavoro in esso, che quell'uomo sia eliminato dal suo popolo. 15 Per sei giorni farai il lavoro, e il settimo giorno è Shabbat, il Santo Shabbat davanti al Signore; chiunque farà qualche lavoro nel giorno di Shabbat, questi morirà. 16 E i figli d'Israele osserveranno il Shabbat per soddisfarlo, (lett: eseguirlo) lo Shabbat per le loro generazioni, una legge perpetua. 17 Tra la Mia Parola e figli d'Israele è un segno per sempre poiché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra; e nel settimo giorno si riposò e si è ristorò». [2] 18 E quando ebbe finito di parlare con lui sul monte Sinai, Egli diede a Mosheh le due tavole della testimonianza, tavole di pietra incise con il dito del Signore.
Cap. XXXII. 1 a il popolo vide che Mosheh tardava a scendere dal monte; e il popolo si radunò intorno ad Aharon, e gli dissero: «Alzati, facci degli dèi (*dachalan, pl: oggetti da venerare) che possano camminare davanti a noi; [3] perché questo Mosheh, l'uomo che ci ha portato su (fuori) dalla terra di Mizraim, non sappiamo ciò che ne è stato di lui». 2 E Aharon disse loro: «Togliete gli orecchini d'oro che sono agli orecchi delle vostre mogli, dei vostri figli e delle vostre figlie, e portateli a me». 3 E tutto il popolo tolse gli anelli d'oro che avevano agli orecchi e li portò ad Aharon. 4 Ed egli li prese dalle loro mani, e li modellò con un bulino, e ne fece un vitello di metallo fuso. Ed essi dissero: «Questi sono i tuoi dèi, Israele, che ti hanno fatto uscire dal paese di Mizraim». 5 E Aharon vide, [4] e costruì un altare davanti ad esso; e Aharon proclamò e disse: «Domani si terrà una festa davanti al Signore». 6 E si alzarono il giorno dopo, e sacrificarono olocausti e offrirono oblazioni; e le persone si sedettero intorno per mangiare e bere, poi si alzò per darsi al divertimento.
7 Il Signore disse a Mosheh: «Vai, scendi, perché il tuo popolo, che tu hai fatto salire dalla terra di Mizraim si è corrotto; 8 hanno rapidamente deviato dalla via che avevo loro insegnato; hanno fatto un vitello di metallo fuso, l'hanno adorato, e sacrificato ad esso e hanno detto: «Questi sono i tuoi dèi Israele, che ti hanno fatto uscire dal paese di Mizraim». 9 E il Signore disse a Mosheh: «E' stato visto davanti a Me che questo popolo è duro di collo. 10 E ora astieniti dalla tua preghiera davanti a Me, e la Mia rabbia prevarrà contro di loro, e Io li distruggerò, e farò di te un grande popolo». 11 Ma Mosheh pregò davanti al Signore suo Dio, e disse: «Perché, Signore, la Tua rabbia è forte contro il Tuo popolo, che tu hai fatto uscire dalla terra di Mizraim con grande potenza e con mano forte? 12 Qualora i Mizrai dovessero parlare direbbero: «Con (lo scopo di fare loro) il male Egli li condusse fuori, per ucciderli tra le montagne, e per sterminarli dalla faccia della terra?». Desisti dalla forza della Tua ira, e torna indietro dal male che Tu hai minacciato di fare al Tuo popolo. 13 Ricordati di Abraham, Izhak, e Israel, Tuoi servi ai quali Tu hai giurato per la Tua Parola, e ai quali Tu hai detto, Io moltiplicherò i tuoi figli come le stelle del cielo, e tutto questo paese di cui ho parlato Io lo darò ai vostri figli, ed essi lo possederanno per sempre».
14 E il Signore si voltò dal male che aveva minacciato di fare al popolo. 15 E Mosheh ritornò e scese dal monte, e aveva nelle sue mani le due tavole della testimonianza: le tavole erano state incise sui loro due lati, esse erano incise di qua e di là. 16 E le tavole erano opera del Signore, e la scrittura era scrittura di Dio visibile chiaramente sulle tavole.
17 E Jehoshua udì la voce del popolo mentre faceva clamore, e disse a Mosheh: «C'è voce di guerra è nel campo». 18 Ma (Mosheh) disse: «Non è la voce di uomini che sono vittoriosi, né è la voce dei più deboli che sono sconfitti, ma è la voce di gozzovigli che sento». 19 E fu mentre si avvicinava al campo, che vide il vitello e le danze, allora l'ira di Mosheh crebbe forte e gettò dalle sue mani le tavole, e le lasciò sul pendio della montagna. 20 Poi prese il vitello che quelli avevano fatto, lo bruciò nel fuoco e lo frantumò fino a quando non diventò polvere, e la sparse sulla superficie dell'acqua, e la fece bere ai figli d'Israele.
21 E Mosheh disse ad Aharon: «Cosa ti ha fatto questo popolo, che tu hai portato su di loro un così grande peccato?». 22 E Aharon disse: «Non sia violenta la rabbia del mio signore: tu sai che questo popolo è incline al male. 23 Essi mi dissero: «Facci dèi che vadano davanti a noi: perché di questo Mosheh, l'uomo che ci ha portato fuori la terra di Mizraim, non sappiamo ciò che gli è capitato». 24 Ed io dissi a loro: «Chi ha dell'oro fateglielo consegnare a me; ed io l'ho gettato nel fuoco, ed è venuto fuori questo vitello». 25 E Mosheh vide che il popolo era oramai senza freno (o, reso svuotato); perché Aharon li aveva mandati in rovina, permettendo loro di contaminarsi con un nome cattivo per le loro generazioni; 26 e Mosheh stava alla porta dell'accampamento, e disse: «Coloro che temono il Signore vengano a me». E tutti i figli di Levi si radunarono intorno lui. 27 Ed egli disse loro: «Così dice il Signore Dio di Israele: «Ogni uomo metta la sua spada sulla sua coscia (al fianco), passando da porta a porta nel campo, uccidendo un uomo suo fratello, e un uomo la sua compagna, e un uomo il suo prossimo». 28 E i figli di Levi fecero secondo la parola di Mosheh e caddero del popolo in quel giorno circa tremila uomini. 29 E Mosheh disse: «Offrite le vostre mani [5] in questo giorno come un'offerta davanti al Signore, ogni uomo con (o, a causa di) suo figlio e di suo fratello, perché possa portare benedizioni su di voi in questo giorno».
30 E fu il giorno successivo a quello che Mosheh disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ma ora io salirò davanti al Signore, forse io potrò propiziare per il vostro peccato». 31 E Mosheh tornò davanti al Signore, e disse nella sua preghiera: «Questo popolo ha commesso un grande peccato, perché hanno fatto un dio d'oro. 32 Ma ora, se tu perdonassi il loro peccato! Ma se no, cancellami ora dal libro che hai scritto». 33 E il Signore disse a Mosheh: «Colui che ha peccato davanti a Me, Io lo cancellerò dal Mio libro. 34 Ma ora, va', conduci il popolo verso il luogo che Io ti ho detto: ecco, il Mio Angelo procede davanti a te; e nel giorno in cui Io ti visiterò, Io porterò su di loro il loro peccato». 35 E il Signore percosse il popolo perché avevano adorato (o servito) il vitello che Aharon aveva fatto.
Cap. XXXIII. 1 E il Signore disse a Mosheh: «Va', scendi di qui, tu e il popolo che hai fatto uscire dal paese di Mizraim, verso il paese che Io ho pattuito ad Abraham, a Izhak e Jakob, dicendo: «Ai tuoi figli la darò. 2 E manderò davanti a te il Mio angelo, e caccerà i Kenaanai, gli Amorai, e gli Hittai, e i Pherizai, gli Hivai, e i Jebusai; 3 dalla terra che produce latte e miele: ma la Mia Shekinah non salirà in mezzo a voi, perché tu sei un popolo duro di collo, per timore che Io ti distrugga lungo la via». 4 E il popolo udì queste parole cattive, e si lamentò, e nessun uomo mise su di se i suoi soliti ornamenti. 5 E il Signore disse a Mosheh: «Dì ai figli d'Israele: «Voi siete un popolo duro di collo; se per un momento la Mia Shekinah salisse da te, dovrei distruggerti. E ora togli i tuoi ornamenti da te, e compari davanti a Me e Io saprò quello che devo fare con te». 6 Allora i figli di Israele tolsero i loro soliti ornamenti (al ritorno) dal monte Horeb. 7 Allora Mosheh prese una tenda, e lo collocò per sé fuori del campo, ad una certa distanza dall'accampamento, e la chiamò la tenda della Casa di istruzione (del convegno): e fu così che ognuno che cercava di istruzioni alla presenza del Signore, andava davanti al tabernacolo della casa di istruzione fuori dell'accampamento. 8 E avvenne che quando Mosheh usciva al tabernacolo, tutto il popolo si alzava, e stava in piedi, ogni uomo alla porta della sua tenda, e guardava dietro a Mosheh fino a che egli non fosse entrato nella tenda. 9 E fu quando Mosheh entrò nella tenda, che la colonna di Nube scese e si fermò davanti alla porta del tabernacolo, e (Egli) parlò con Mosheh. 10 E tutto il popolo vedeva la colonna di Nube in piedi davanti alla porta del tabernacolo, e tutte le persone si alzarono e adorarono, ogni uomo alla porta della sua tenda. 11 E il Signore parlò con Mosheh parola per parola, come un uomo parla con il suo compagno. Ed egli ritornò all'accampamento; ma il suo ministro, Jehoshua bar Nun, un giovane uomo, non usciva dal tabernacolo.
12 E Mosheh disse davanti al Signore: «Vedi, Tu mi hai detto: «Prendi questo popolo; ma Tu non mi hai fatto sapere chi manderai con me; eppure hai detto: Io ti ho conosciuto per nome, perché hai trovato grazia davanti a Me. 13 E se ho trovato grazia davanti a Te, fammi vedere, ti prego, la Tua buona via, [6] che io possa conoscere Tua benignità, e possa trovare misericordia davanti a Te, e sia reso manifesto davanti a Te che questo popolo è il Tuo popolo». 14 Ed Egli disse: «La Mia Shekinah andrà con voi, e Io vi darò riposo». 15 Ed egli disse davanti a Lui: «Se la Tua Shekinah non cammina in mezzo a noi, non saliremo di qui. 16 E in che modo sapremo che io e il Tuo popolo abbiamo trovato misericordia davanti a Te, se la Tua Shekinah non viene con noi, per fare di noi una distinzione, e per distinguere me e il Tuo popolo da ogni popolo che è sulla faccia della la terra?». 17 E il Signore disse a Mosheh: «Questa cosa che hai detto la farò, perché hai trovato grazia davanti a Me e Io ti ho chiamato per nome». 18 Ed egli disse: «Mostrami, ti prego, la Tua Gloria!». 19 Ed Egli disse: «Io farò passare tutta la Mia bontà davanti a te, [7] ed Io proclamerò il Nome del Signore davanti a te, e sarò grazia per chi vorrò far grazia, e avrò misericordia di chi vorrò avere misericordia». 20 Ed Egli disse (ancora): «Tu non puoi vedere il volto della Mia Shekinah; perché nessun uomo può vedermi e restare vivo». 21 E il Signore disse: «Ecco, c'è un luogo preparato davanti a Me, e tu starai sulla roccia, e sarà, quando la Mia Gloria passerà, e Io ti metterò in una caverna della roccia, 22 e la Mia Parola stenderà la Sua ombra su di te finché Io sia passato; e Io toglierò la Parola (dibberath) della Mia Gloria, e tu vedrai ciò che è dietro di Me, [8] ma il Mio Aspetto [9] non dovrà essere visto».
Cap. XXXIV. 1 E il Signore disse a Mosheh: «Taglia due tavole di pietra come le prime, ed Io scriverò sulle tavole le parole che erano sulle tavole precedenti che tu hai rotto. 2 E dovranno essere pronte alla mattina, e salirai al mattino sul monte Sinai, e starai lì davanti a Me sulla cima della montagna. 3 Nessuno salirà con te; e nessun uomo dovrà essere visto su tutta la montagna, né pecore, né buoi dovranno essere al pascolo sulla montagna. 4 E taglierai due tavole di pietra, come quelle precedenti».
E Mosheh si alzò al mattino, e salì sul monte Sinai, come il Signore gli aveva comandato, e prese in mano le due tavole di pietra. 5 E il Signore si rivelò nella Nube ed Egli rimase con lui, ed Egli proclamò il Nome del Signore. [10] 6 E il Signore fece passare la sua Shekinah davanti a lui; e proclamò: «Il Signore, il Signore Dio, Misericordioso e Pietoso, lento all'ira, e ricco di bontà e di verità; 7 che mantiene la bontà per migliaia di generazioni; Perdona l'iniquità, la ribellione e la colpa; Perdona coloro che si convertono alla Sua legge, ma non assolve coloro che non si convertono; Visitando la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli dei ribelli, fino alla terza e alla quarta generazione». 8 E Mosheh si prostrò in fretta fino a terra e adorò.
9 Ed egli disse: «Se ho trovato grazia davanti a Te, o Signore, lascia, ti prego, che la Shekinah del Signore venga (e cammini) in mezzo a noi; perché è un popolo duro di collo; ma Tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato, e prendi possesso di noi». 10 Ed Egli disse: «Ecco, Io faccio un patto davanti a tutto il tuo popolo che Io farò miracoli che non sono mai stati fatti su tutta la terra, né tra nessun altro popolo; e tutti i popoli fra i quali tu sei, si vedrà l'opera del Signore; perché è terribile ciò che farò con te. 11 Osserva dunque quello che ti comando in questo giorno. Ecco, Io scaccerò davanti a te gli Amorai, e i Kenaanai, e gli Hittai, e i Pherizai, e gli Hivai, e gli Jebusai. 12 Guardati bene dal far alleanza con gli abitanti del paese in cui tu stai per entrare, perché non diventi un ostacolo in mezzo a te: 13 ma tu distruggerai i loro altari, e romperai le loro statue, e taglierai i loro boschi (sacri); [11] 14 perché tu non adorerai gli idoli dei popoli; perché il Signore è un Dio geloso, e Geloso è il Suo Nome. 15 Per timore che tu faccia un'alleanza con gli abitanti del paese, e tu vada errando seguendo i loro idoli, e offrendo sacrifici ai loro idoli, e ti invitino, e tu mangi dei loro sacrifici, 16 e tu prenda delle loro figlie per i tuoi figli, ed essi facciano andare le tue figlie errando dietro i loro idoli, ed i tuoi figli vadano errando dietro ai loro idoli. 17 Non farai per te dei di metallo fuso.
18 Tu osserverai la festa degli azzimi. Sette giorni mangerai (pane) senza lievito come Io ti ho comandato, nel tempo del mese di Abiva; perché nel mese di Abiva tu uscisti da Mizraim. 19 Tutti i primogeniti sono Miei; tu santificherai tutti i maschi del bestiame, i primogeniti dei buoi e delle pecore. 20 Ma il primo nato di un asino tu potrai riscattarlo con un agnello; ma se tu non lo vuoi riscattare, tu lo abbatterai. Tutti i primogeniti dei tuoi figli li riscatterai.
E nessuno comparirà davanti a Me a mani vuote. 21 Sei giorni tu lavorerai, e il settimo giorno riposerai; alla (tempo) semina e della mietitura ti riposerai. 22 E farai per te la festa delle settimane, delle primizie e della mietitura del frumento, e la festa della raccolta nel ciclo dell'anno. 23 Tre volte all'anno ogni tuo maschio comparirà davanti al Padrone del Mondo, il Signore Dio di Israele. 24 Poiché Io scaccerò le nazioni davanti a te, e allargherò i tuoi confini, e nessuno desidererà la tua terra quando tu entrerai per presentarti davanti al Signore tuo Dio, tre volte l'anno. 25 Tu non sacrificherai il sangue della Mia Pasqua con lievito, né il grasso dei sacrifici della festa pasquale dovrà essere lasciato senza l'altare fino al mattino. 26 Il meglio delle primizie del tuo suolo lo porterai al santuario del Signore tuo Dio. Non mangerai la carne con il latte». 27 E il Signore disse a Mosheh: «Scrivi per te queste parole; perché in base all'espressione di queste parole Io faccio alleanza con te e con Israele».
28 Ed egli stette lì, davanti al Signore quaranta giorni e quaranta notti; senza mangiare pane, e senza bere acqua; e scrisse sulle tavole le parole del patto, le Dieci Parole. 29 E fu quando Mosheh scese dal monte Sinai con le due tavole della testimonianza nelle mani di Mosheh, nella sua discesa dal monte, che Mosheh non sapeva quanto era grande lo splendore della gloria del suo volto a causa del suo parlare con Lui (il Signore). 30 E Aharon e tutti i figli d'Israele videro Mosheh, ed ecco, era grande lo splendore della gloria del suo volto, e avevano timore di avvicinarsi a lui. 31 Ma Mosheh li chiamò, Aharon e tutti i capi della comunità intorno a lui, e Mosheh conversava con loro. 32 E dopo questo, tutti i figli d'Israele si avvicinarono, ed egli li istruì su tutto ciò che il Signore gli aveva detto sul monte Sinai. 33 E quando Mosheh ebbe finito di parlare con loro, mise un velo sul suo volto. 34 Ma quando Mosheh entrava davanti al Signore per parlare con Lui, si toglieva il velo fino a che non veniva fuori. Ed egli uscì e parlò con i figli di Israele di ciò che era stato comandato. 35 E i figli d'Israele, guardando la faccia di Mosheh, (videro) che lo splendore della gloria del volto di Mosheh era grande; e Mosheh mise il velo di nuovo sul suo volto fino a quando non entrava a parlare con Lui.
NOTE:
[1] Vers. Samaritana: "Balsamo".
[2] Vers. Samaritana: "Respirava".
[3] Vers. Samaritana: ", Come può farci piacere."
[4] Vers. Samaritana: "Temette".
[5] Alcune copie omettono "le mani", e leggere, "Presentare le vostre offerte."
[6] In alternativa, "la via della tua bontà."
[7] Vers. Samaritana: "La mia amorevolezza andrà davanti, e ti porterà."
[8] De-bathrai.
[9] De-kadamai.
[10] In alternativa, "proclamato nel Nome del Signore,"
[11] Vers. Samaritana: "Sradicare."
* Perché Onkelos traduce "Dio" come "dachalan"?
E' interessante il fatto che il nome di quattro lettere di Dio e il nome con il Shoresh alef, lamed, hei sia utilizzato come nome di Hashem in ebraico e che la traduzione aramaica di Onkelos usa le stesse parole / shorashim nella sua traduzione. Tuttavia, quando la Torah utilizza lo stesso Shoresh, alef, lamed, he per descrivere un falso dio, "Eileh elohecha Yisroel, Onkelos non aderisce all'uso secolare della Torah di alef, lamed, he. Invece, egli usa la parola" dachalan ", che può essere tradotto come" chi causa la paura. " Non ho idea del perché non ci sia l'utilizzo secolare di alef, lamed, he come fa la Torah per descrivere un " dio ".