IL TARGUM ONKELOS
SUL LIBRO DI SHEMOTH, O ESODO
SEZIONE XIII DELLA LEGGE.
[Nel Pentateuco con il primo capitolo dell'Esodo inizia la Sezione XIII della legge con l'iniziale Shemoth, o Nomi.]
Cap. 1,1-6,1
Cap. I. 1 E questi sono i nomi dei figli d'Israele che vennero in Mizraim con Jakob; sono venuti (Ciascun) uomo con gli uomini della sua casa: 2 Reuben, Shimeon, Levi e Jehudah, 3 Issakar, Zebulon e Benyamin, 4 Dan e Naftali, Gad e Asher. 5 E tutte le anime che sono uscite dalla coscia di Jakob erano settanta, con Joseph che era in Mizraim.
6 E Joseph morì, e tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione; 7 ma i figli d'Israele aumentarono e si propagarono, e divennero grandi e molto potenti, e la terra (di Mizraim) fu riempita da loro.
8 Ma un nuovo re si levò sopra Mizraim che non ritenne valido (o confermò) il decreto di Joseph. 9 E disse al suo popolo: «Ecco, il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi: 10 venite, affrontiamoli con saggezza, che non abbiano a moltiplicarsi e nel caso dovesse accadere che per noi ci sia una guerra essi si uniscano ai nostri nemici, e combattano contro di noi nella guerra, e salgano dalla terra». 11 E nominarono su di loro governatori iniqui ( shiltonin ) per affliggerli nei loro lavori. Ed essi costruivano le città con case del tesoro per Pharoh, Pithom e Raamsas. 12 Ma quanto più opprimevano il popolo, e più loro si fortificavano e aumentavano, e i Mizrai facevano vessazioni ai figli d'Israele; 13 e i Mizrai fecero servire i figli d'Israele con rigore, 14 e amareggiarono la loro vita con lavori forzati, con argilla e con i mattoni, e in tutti i lavori del campo, tutti i lavori che essi facevano, li fecero fare a loro con difficoltà.
15 E il re di Mizraim parlò alle levatrici ebree, ( Yehuditha, ) il cui nome di una era Shiphra, e il nome dell'altra Puva; 16 ed egli disse: «Quando farete il vostro lavoro di levatrici tra le donne ebree, guardate durante il parto, se si tratta di un figlio (maschio), lo ucciderete; ma se è una figlia, lasciatela vivere». 17 Ma le levatrici temettero davanti al Signore, e non agirono come il re di Mizraim aveva loro ordinato, ma conservarono i figli vivi. 18 E(Quando) il re di Mizraim chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo, lasciando in vita i figli?» 19 Le levatrici dissero a Pharoh: «E’ perché le ebree sono differenti delle donne Mizraite; sono furbe, e partoriscono prima che le levatrici vengano da loro». 20 E il Signore fece del bene alle levatrici; e il popolo moltiplicava e si fortificava. 21 E poiché le levatrici temettero davanti al Signore fece per loro delle case. 22 Ma Pharoh comandò a tutto il suo popolo, dicendo: «Ogni figlio che nasce agli ebrei lo si dovrà gettare nel fiume, ed ogni figlia la si terrà in vita».
Cap. II. 1 E un uomo della casa di Levi andò e prese una figlia di Levi (per moglie). 2 E la donna concepì e partorì un figlio; e vide che era buono, e lo nascose per tre mesi. 3 Ma non essendo in grado di nasconderlo più a lungo, prese un'arca di canne, e la coprì con bitume e pece, e collocò il bambino al suo interno, e lo mise nel fiume sulla riva nella corrente. [1] 4 E la sua sorella stava a distanza, per vedere quello che gli sarebbe successo.
5 E la figlia di Pharoh scese a lavarsi al fiume, e le sue damigelle camminavano sulla riva del fiume; ed ella vide l'arca nella corrente del fiume, [2] e raggiuntala con le sue braccia la prese. 6 L'aprì, e vide il bambino; ed ecco, il bambino piangeva. E lei ebbe compassione e disse: «Questo è uno dei figli degli Jehudai». 7 Allora la sorella disse alla figlia di Pharoh: «Devo andare a chiamare una nutrice tra le donne degli Jehudai che allatti il bambino per te?». 8 E la figlia di Pharoh le disse: «Va'»; e la fanciulla andò, e chiamò la madre del bambino. 9 E la figlia di Pharoh le disse: «Prendi questo bambino e allattalo per me, e io ti darò una ricompensa». E la donna prese il bambino e lo allattò. 10 Il bambino cresceva, e lei lo portò alla figlia di Pharoh, e divenne per lei un figlio, al quale pose nome Mosheh, dicendo: «Perché io l'ho tratto fuori dall'acqua».
11 E fu in quei giorni, quando Mosheh era cresciuto che egli uscì dai suoi fratelli e vide la loro servitù. E vide un uomo Mizraita percuotere un uomo, uno Jehudai, (uno) dei suoi fratelli. 12 E guardandosi intorno e vedendo che non c'era nessun uomo; e percosse il Mizraita, e lo seppellì nella sabbia. 13 E uscì il secondo giorno, ed ecco, due uomini, Jehudaim litigavano. Ed egli disse al colpevole: «Perché colpisci il tuo compagno?». 14 Ma egli disse: «Chi ti ha posto come capo e giudice su di noi? Parli così per uccidermi come hai ucciso il Mizraya?». E Mosheh ebbe paura, e disse: «Sicuramente la cosa è nota». 15 E Pharoh udì la cosa, e cercò di uccidere Mosheh; e Mosheh fuggì dal cospetto di Pharoh, e si stabilì nel paese di Madian.
Ed egli si sedette presso un pozzo; 16 e il principe ( Rabba ) di Madian aveva sette figlie; ed esse vennero ad attingere e a riempire gli abbeveratoi per abbeverare il gregge del padre. 17 Ma vennero i pastori e le cacciarono via; e Mosheh si alzò e le liberò, e diede da bere al gregge.
18 E giunsero da Reuel loro padre; ed egli disse: «Che è questo, che siete venute così in fretta oggi?». 19 Ed esse dissero: «Un uomo, un Mizraya, ci ha liberato dalle mani dei pastori, e ha anche attinto per noi e dato da bere al gregge». 20 Ed egli disse alle sue figlie: «E dove si trova? Perché avete lasciato quell'uomo? Chiamatelo, che egli possa mangiare il pane». 21 E Mosheh fu disposto ad abitare con quell'uomo; che diede Zipporah sua figlia a Mosheh. 22 E lei partorì un figlio; ed egli lo chiamò Ghershon; perché disse: «Io sono uno straniero in terra straniera».
23 E fu dopo molti giorni che il re di Mizraim morì. E i figli d'Israele gemevano per il duro servizio che era imposto su di loro; e il grido salì dal loro lavoro, fino davanti alla presenza del Signore. 24 E la loro invocazione venne ascoltata davanti al Signore; e il Signore si ricordò della Sua alleanza con Abraham, con Izhak, e con Jakob. 25 E la servitù dei figli di Israele venne conosciuta davanti al Signore, e il Signore disse nella Sua Parola, che Egli li avrebbe liberati.
Cap. III. 1 E Mosheh pascolava il gregge di Jethro suo suocero, la Rabba di Madian, e condusse il bestiame verso il posto dei migliori pascoli del deserto, e arrivò al monte su cui si è rivelata la Gloria del Signore, l'Horeb. 2 E l'Angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo ad un cespuglio. E guardò, ed ecco, il roveto ardeva nel fuoco, ma il roveto non si consumava. 3 E Mosheh disse: «Voglio ora avvicinarmi per vedere questo grande spettacolo: perché il roveto non si brucia». 4 E il Signore vide che si era avvicinato per vedere, e il Signore lo chiamò dal mezzo del roveto e disse: «Mosheh, Mosheh!»- Ed egli rispose: «Eccomi». 5 Ed Egli disse: «Non avvicinarti qui; [3] togli i sandali dai tuoi piedi, perché il luogo dove stai è santo». 6 Ed Egli disse: «Io sono il Dio dei tuoi padri; il Dio di Abraham, il Dio di Izhak, e il Dio di Jakob». E Mosheh si prostrò con la faccia; perché aveva paura di guardare verso la Gloria del Signore.
7 E il Signore disse: «La schiavitù del Mio popolo che è in Mizraim è in verità rivelata davanti a Me e davanti a Me è stato ascoltato il suo grido a causa delle loro fatiche; [4] perché le loro afflizioni sono state manifestate davanti a Me; 8 e Io sono apparso per liberarlo dalla mano dei Mizrai, e per farlo salire da quel paese, verso un paese buono e grande, una terra che produce latte e miele, verso il luogo dei Kenaanai, degli Hittai, e gli Amorai, e i Perizai, e gli Hivai, e i Yevusai. 9 Ed ora, ecco, il grido dei figli di Israele, sale davanti a Me e anche l'afflizione con cui i Mizrai li affliggono è manifesta davanti a Me. 10 E ora, vieni, Io ti manderò da Pharoh, e porterai i figli d'Israele fuori da Mizraim».
11 E Mosheh disse davanti al Signore: «Chi sono io, per dover andare da Pharoh per portare i figli d'Israele fuori da Mizraim?». 12 Ed Egli disse: «Perché la Mia Parola sarà il tuo aiuto: e questo sarà il segno che Io ti ho mandato: Quando tu avrai portato fuori il popolo da Mizraim dovrete fare il servizio davanti al Signore su questo monte».
13 E Mosheh disse davanti al Signore: «Ecco, quando sarò andato dai figli d'Israele, e dirò loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi, essi mi diranno, qual è il Suo Nome? che cosa dovrò dire loro?». 14 E il Signore disse a Mosheh: «EHEYEH ASHER EHEYEH». Ed egli disse: «Così dirai ai figli d'Israele: «EHEYEH mi ha mandato a voi».
15 Il Signore disse ancora a Mosheh: «Dirai così ai figli di Israele: «Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abraham, il Dio di Izhak, e il Dio di Jakob, mi ha mandato a voi. Questo è il Mio Nome per sempre, e questo è il mio Memoriale per ogni generazione e generazione». 16 Vai e riunisci gli anziani d'Israele e dì loro: «Il Signore, il Dio dei vostri padri, si è rivelato a me, il Dio di Abraham, Izhak, e Jakob, dicendo: «Ricordando mi sono ricordato di voi, e ciò che vi è stato fatto in Mizraim; 17 e Io ho detto che vorrei portarvi fuori dalla schiavitù del Mizraim verso la terra dei Kenaanai, e Hittai, e Emorai, e dei Pherizai, e Hivai, e Jebusai, verso una terra che produce latte e miele». 18 Essi ti obbediranno, [5] e tu andrai con gli anziani d'Israele, dal re di Mizraim, e gli dirai: «Il Signore, il Dio degli Jehudai, ci ha chiamati; [6] e ora lasciaci andare, come (per) un viaggio di tre giorni nel deserto, perché possiamo sacrificare davanti al Signore nostro Dio. 19 Ma è palese davanti a Me che il re di Mizraim non vi lascerà andare, neanche per timore di Colui il cui potere è grande. 20 Ma Io manderò la forza del Mio potere, e colpirò i Mizrai con tutti i Miei miracoli che Io farò in mezzo a loro, e dopo di che vi lascerà andare via. 21 E Io farò in modo che questo popolo trovi grazia agli occhi dei Mizrai, perché quando andrà via non vada a mani vuote. 22 Allora voi domanderete, una donna al suo prossimo ed agli inquilini della sua casa, articoli di argento e d'oro e vestiti, e li metterete su di voi e sui vostri figli e figlie, e spoglierete i Mizrai». [7]
Cap. IV. 1 E Mosheh rispose e disse: «Ma ecco, essi non mi crederanno non mi ubbidiranno, perché diranno: «Il Signore non si è rivelato a te». 2 E il Signore gli disse: «Che cosa è quello che hai in mano?». ed egli disse: «Un bastone». 3 Ed Egli disse: «Gettalo a terra»; ed egli lo gettò a terra, e divenne un serpente, e Mosheh fuggì davanti ad esso. 4 E il Signore disse a Mosheh: «Stendi la tua mano e raccoglilo per la coda»; ed egli stese la mano e lo afferrò, e divenne un bastone nella sua mano. 5 Affinché essi credano che il Signore Dio dei loro padri si è rivelato a te, il Dio di Abraham, il Dio di Izhak, e il Dio di Jakob». 6 E il Signore gli disse ancora: «Metti ora la tua mano nel seno». E mise la mano nel seno, e la tirò fuori; ed ecco, la sua mano era bianca come la neve. 7 Ed Egli disse: «Rimetti la tua mano nel seno». E rimise la sua mano in seno, e la tirò fuori dal suo seno, ed ecco, era ritornata ad essere come la sua propria carne. 8 «E sarà, che se non ti crederanno e non daranno ascolto alla voce del primo segno, essi crederanno alla voce del secondo segno. 9 Ma se non crederanno a nessuno di questi due segni, e non ti daranno ascolto, prendi l'acqua che si trova nel fiume, e versala sulla terra; e l'acqua che tu prenderai dal fiume diventerà sangue sulla terra».
10 E Mosheh disse davanti al Signore: «Ti supplico, io non sono un uomo che è (buon) parlatore, né ieri né il giorno prima, e dal momento che tu parlasti con il tuo servo, perché io sono pesante di parola e di lingua profonda [8]». 11 Ma il Signore gli disse: «Chi ha fatto la bocca dell'uomo, e chi l'ha ordinato per essere muto, o sordo, o renderlo vedente o cieco? Non sono Io, il Signore? 12 E ora vai, e la Mia Parola sarà con la tua bocca, e Io ti insegnerò cosa dire». 13 Ed egli disse: «Prego il Signore di inviare colui che è in grado di essere inviato». 14 E l'ira del Signore si accese contro Mosheh; e disse: «Non è Aharon il levita, tuo fratello, conosciuto davanti a Me come uno che sa parlare? e anzi, ecco, egli sta venendo per incontrarti, e ti vedrà, e gioirà nel suo cuore. 15 E tu parlerai con lui, e gli metterai le parole in bocca; e la Mia Parola sarà con la tua bocca e con la sua bocca, e Io vi insegnerò cosa fare. 16 Ed egli parlerà per te con il popolo, e sarà il tuo interprete, e sarai per lui un rab; 17 e tu prenderai nella tua mano questo bastone con cui farai i segni».
18 E Mosheh andò, e tornò da Jethro suo suocero, e gli disse: «Io ora devo andare e tornare dai miei fratelli che sono in Mizraim, per vedere se vivono ancora». E Jethro disse a Mosheh: «Và in pace». 19 E il Signore disse a Mosheh in Madian: «Và, torna a Mizraim; perché tutti gli uomini che hanno cercato di ucciderti sono morti». 20 E Mosheh prese sua moglie e i suoi figli, e li fece cavalcare sopra l'asino, e ritornò alla terra di Mizraim. E Mosheh prese il bastone con cui erano stati fatti i miracoli davanti al Signore nella sua mano. 21 E il Signore disse a Mosheh: «Nella tua intenzione di tornare a Mizraim guarda a tutte le meraviglie che ho messo nella tua mano, e li farai davanti a Pharoh. Ma Io ho reso ostinato il suo cuore, e non manderà (via) il popolo. 22 E dirai a Pharoh: «Così dice il Signore; Israele è mio figlio, il mio primogenito». 23 E io ti dico: «Lascia andare il Mio figliuolo, che possa servire davanti a Me; e se tu rifiuti di mandarlo via, ecco, Io ucciderò il tuo figlio, il tuo primogenito».
24 E fu nella strada, nel luogo di alloggio, che l'Angelo del Signore gli venne incontro e cercò di farlo morire. 25 E Zipporah prese una pietra, e circoncise il prepuzio del figlio, e si avvicinò davanti a lui e disse: «A causa del sangue di questa circoncisione che mio marito sia dato (di nuovo) a me». 26 E quando ebbe desistito da lui, disse: «Allora, per il sangue di questa circoncisione mio marito sarebbe stato condannato a morte».
27 E il Signore disse ad Aharon: «Vai ad incontrare Mosheh nel deserto». Ed egli andò e lo incontrò al monte su cui è stato rivelata la Gloria del Signore, e lo baciò. 28 E Mosheh mostrò ad Aharon tutte le parole con le quali il Signore lo aveva inviato e tutti i segni che gli aveva comandato. 29 E Mosheh e Aharon andarono e riunirono tutti gli anziani dei figli d'Israele; 30 e Aharon riferì tutte le parole che il Signore aveva detto a Mosheh, e fece i segni davanti agli occhi del popolo. 31 E il popolo credette, e comprese (sentì) che il Signore si era ricordato dei figli d'Israele, e che la loro schiavitù era stata manifestata davanti a Lui; e si inchinarono e adorarono.
Cap. V. 1 E in seguito Mosheh e Aharon entrarono, e dissero a Pharoh: «Così dice il Signore, il Dio d'Israele: «Lascia andare il Mio popolo, per solennizzare una festa ( yechagun ) davanti a Me nel deserto». 2 E Pharoh disse: «Il Nome del Signore non è conosciuto da me, perché avrei dovuto dare ascolto alla Sua Parola per mandare via Israele. Il Nome del Signore non mi è stato rivelato, e Israele non ho intenzione di rilasciarlo». 3 Ed essi dissero: «Il Dio degli Jehudai si è rivelato a noi; lasciaci andare ora per un viaggio di tre giornate di cammino nel deserto per sacrificare davanti al Signore nostro Dio, perché non giunga su di noi con la morte o con il massacro». 4 E il re di Mizraim disse loro: «Perché, Mosheh e Aharon, ostacolate il popolo nei suoi lavori? Andate al vostro lavoro». 5 E Pharoh disse: «Ecco ora che il popolo nel paese è numeroso, volete farli riposare dal loro impiego». 6 E Pharoh quel giorno comandò ai capi [9] del popolo e ai sorveglianti, [10] dicendo: 7 «Voi continuate (aggiungete) a non dare la paglia al popolo per fabbricare i mattoni, come prima; mandateli a raccogliere la paglia da se stessi; 8 ma si dovranno ancora richiedere loro lo stesso numero [11] di mattoni che essi hanno fatto finora e non dovranno diminuire; perché sono fannulloni, e quindi piangono, dicendo: «Noi andremo a fare un sacrificio davanti al nostro Dio». 9 Fate diventare pesante il lavoro sugli uomini: teneteli occupati con esso, e non con le parole vane». 10 E i capi del popolo e i sorveglianti uscirono e parlarono al popolo, dicendo: «Così dice Pharoh: «Non vi darò più paglia; 11 andrete e raccoglierete la paglia per voi stessi dovunque la si può trovare; lavorate! e che la produzione non sia diminuita». 12 E il popolo si sparse su tutto il paese di Mizraim per raccogliere le stoppie come paglia. 13 E i capi erano esigenti, e dicevano: «Realizzate il vostro lavoro, la quantità per un giorno in un giorno, come quando la paglia era stata data a voi». 14 E i capi che Pharoh aveva messo per sorvegliare i figli d'Israele li bastonarono, dicendo: «Perché non soddisfate la quantità richiesta di mattoni richiesta come prima, né ieri, né oggi?». 15 E i sorveglianti dei figli d'Israele vennero e si lamentarono davanti a Pharoh, dicendo: «Perché hai fatto questo ai tuoi servi? 16 Tu non hai dato ai tuoi servitori la paglia, eppure ci dicono, fate i mattoni; ed ecco, i tuoi servitori sono bastonati, e il tuo popolo pecca contro di noi». 17 Ma egli disse: «Voi siete pigri, siete pigri; per questo voi dite: «Andremo e sacrificheremo davanti al Signore». 18 E ora andate, lavorate! ma non vi darò la paglia; tuttavia il numero di mattoni non deve diminuire». 19 E i sorveglianti dei figli d'Israele, avendo capito che erano in difficoltà: poiché egli disse loro: «Non potrà diminuire la produzione dei vostri mattoni la quantità di un giorno, in un giorno».
20 E mentre essi stavano uscendo dopo essere stati davanti a Pharoh, si incontrarono con Mosheh e Aharon 21 e dissero loro: «Il Signore si manifesti tra noi e voi e giudichi; [12] perché avete fatto il nostro male (rendendoci odiosi) agli occhi di Pharoh, e agli occhi dei suoi servi, e avete messo la spada in mano a loro per ucciderci!». 22 E Mosheh tornò davanti al Signore e disse: «Signore, perché hai fatto del male a questo popolo, e perché mi hai mandato? 23 e dal momento in cui sono andato a Pharoh per parlare in Tuo nome egli ha fatto del male a questo popolo, ma liberarlo Tu non lo hai liberato il Tuo popolo».
Cap. VI. 1 Ma il Signore disse a Mosheh: «Ora vedrai quello che farò a Pharoh: con mano forte egli li manderà via, e con mano forte li caccerà dalla sua terra».
NOTE:
[1] Vers. Samaritana. ", Tra i giunchi."
[2] Ibid.
[3] Vers. Samaritana. "Improvvisamente", o, "avventatamente".
[4] Vers. Samaritana. "Davanti al volto dei suoi sorveglianti."
[5] Cod. Al. , "la tua parola".
[6] Cod. Al. , « si è rivelato a noi."
[7] Vers. Samaritana. "Togliere ai Mizrai."
[8] In alternativa, "balbettante."
[9] Vers. Samaritana. ", I capisquadra."
[10] Vers. Samaritana. ", I loro scribi".
[11] Vers. Samaritana. "Proporzione".
[12] Vers. Samaritana. "Interpreti".
SUL LIBRO DI SHEMOTH, O ESODO
SEZIONE XIII DELLA LEGGE.
[Nel Pentateuco con il primo capitolo dell'Esodo inizia la Sezione XIII della legge con l'iniziale Shemoth, o Nomi.]
Cap. 1,1-6,1
Cap. I. 1 E questi sono i nomi dei figli d'Israele che vennero in Mizraim con Jakob; sono venuti (Ciascun) uomo con gli uomini della sua casa: 2 Reuben, Shimeon, Levi e Jehudah, 3 Issakar, Zebulon e Benyamin, 4 Dan e Naftali, Gad e Asher. 5 E tutte le anime che sono uscite dalla coscia di Jakob erano settanta, con Joseph che era in Mizraim.
6 E Joseph morì, e tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione; 7 ma i figli d'Israele aumentarono e si propagarono, e divennero grandi e molto potenti, e la terra (di Mizraim) fu riempita da loro.
8 Ma un nuovo re si levò sopra Mizraim che non ritenne valido (o confermò) il decreto di Joseph. 9 E disse al suo popolo: «Ecco, il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi: 10 venite, affrontiamoli con saggezza, che non abbiano a moltiplicarsi e nel caso dovesse accadere che per noi ci sia una guerra essi si uniscano ai nostri nemici, e combattano contro di noi nella guerra, e salgano dalla terra». 11 E nominarono su di loro governatori iniqui ( shiltonin ) per affliggerli nei loro lavori. Ed essi costruivano le città con case del tesoro per Pharoh, Pithom e Raamsas. 12 Ma quanto più opprimevano il popolo, e più loro si fortificavano e aumentavano, e i Mizrai facevano vessazioni ai figli d'Israele; 13 e i Mizrai fecero servire i figli d'Israele con rigore, 14 e amareggiarono la loro vita con lavori forzati, con argilla e con i mattoni, e in tutti i lavori del campo, tutti i lavori che essi facevano, li fecero fare a loro con difficoltà.
15 E il re di Mizraim parlò alle levatrici ebree, ( Yehuditha, ) il cui nome di una era Shiphra, e il nome dell'altra Puva; 16 ed egli disse: «Quando farete il vostro lavoro di levatrici tra le donne ebree, guardate durante il parto, se si tratta di un figlio (maschio), lo ucciderete; ma se è una figlia, lasciatela vivere». 17 Ma le levatrici temettero davanti al Signore, e non agirono come il re di Mizraim aveva loro ordinato, ma conservarono i figli vivi. 18 E(Quando) il re di Mizraim chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo, lasciando in vita i figli?» 19 Le levatrici dissero a Pharoh: «E’ perché le ebree sono differenti delle donne Mizraite; sono furbe, e partoriscono prima che le levatrici vengano da loro». 20 E il Signore fece del bene alle levatrici; e il popolo moltiplicava e si fortificava. 21 E poiché le levatrici temettero davanti al Signore fece per loro delle case. 22 Ma Pharoh comandò a tutto il suo popolo, dicendo: «Ogni figlio che nasce agli ebrei lo si dovrà gettare nel fiume, ed ogni figlia la si terrà in vita».
Cap. II. 1 E un uomo della casa di Levi andò e prese una figlia di Levi (per moglie). 2 E la donna concepì e partorì un figlio; e vide che era buono, e lo nascose per tre mesi. 3 Ma non essendo in grado di nasconderlo più a lungo, prese un'arca di canne, e la coprì con bitume e pece, e collocò il bambino al suo interno, e lo mise nel fiume sulla riva nella corrente. [1] 4 E la sua sorella stava a distanza, per vedere quello che gli sarebbe successo.
5 E la figlia di Pharoh scese a lavarsi al fiume, e le sue damigelle camminavano sulla riva del fiume; ed ella vide l'arca nella corrente del fiume, [2] e raggiuntala con le sue braccia la prese. 6 L'aprì, e vide il bambino; ed ecco, il bambino piangeva. E lei ebbe compassione e disse: «Questo è uno dei figli degli Jehudai». 7 Allora la sorella disse alla figlia di Pharoh: «Devo andare a chiamare una nutrice tra le donne degli Jehudai che allatti il bambino per te?». 8 E la figlia di Pharoh le disse: «Va'»; e la fanciulla andò, e chiamò la madre del bambino. 9 E la figlia di Pharoh le disse: «Prendi questo bambino e allattalo per me, e io ti darò una ricompensa». E la donna prese il bambino e lo allattò. 10 Il bambino cresceva, e lei lo portò alla figlia di Pharoh, e divenne per lei un figlio, al quale pose nome Mosheh, dicendo: «Perché io l'ho tratto fuori dall'acqua».
11 E fu in quei giorni, quando Mosheh era cresciuto che egli uscì dai suoi fratelli e vide la loro servitù. E vide un uomo Mizraita percuotere un uomo, uno Jehudai, (uno) dei suoi fratelli. 12 E guardandosi intorno e vedendo che non c'era nessun uomo; e percosse il Mizraita, e lo seppellì nella sabbia. 13 E uscì il secondo giorno, ed ecco, due uomini, Jehudaim litigavano. Ed egli disse al colpevole: «Perché colpisci il tuo compagno?». 14 Ma egli disse: «Chi ti ha posto come capo e giudice su di noi? Parli così per uccidermi come hai ucciso il Mizraya?». E Mosheh ebbe paura, e disse: «Sicuramente la cosa è nota». 15 E Pharoh udì la cosa, e cercò di uccidere Mosheh; e Mosheh fuggì dal cospetto di Pharoh, e si stabilì nel paese di Madian.
Ed egli si sedette presso un pozzo; 16 e il principe ( Rabba ) di Madian aveva sette figlie; ed esse vennero ad attingere e a riempire gli abbeveratoi per abbeverare il gregge del padre. 17 Ma vennero i pastori e le cacciarono via; e Mosheh si alzò e le liberò, e diede da bere al gregge.
18 E giunsero da Reuel loro padre; ed egli disse: «Che è questo, che siete venute così in fretta oggi?». 19 Ed esse dissero: «Un uomo, un Mizraya, ci ha liberato dalle mani dei pastori, e ha anche attinto per noi e dato da bere al gregge». 20 Ed egli disse alle sue figlie: «E dove si trova? Perché avete lasciato quell'uomo? Chiamatelo, che egli possa mangiare il pane». 21 E Mosheh fu disposto ad abitare con quell'uomo; che diede Zipporah sua figlia a Mosheh. 22 E lei partorì un figlio; ed egli lo chiamò Ghershon; perché disse: «Io sono uno straniero in terra straniera».
23 E fu dopo molti giorni che il re di Mizraim morì. E i figli d'Israele gemevano per il duro servizio che era imposto su di loro; e il grido salì dal loro lavoro, fino davanti alla presenza del Signore. 24 E la loro invocazione venne ascoltata davanti al Signore; e il Signore si ricordò della Sua alleanza con Abraham, con Izhak, e con Jakob. 25 E la servitù dei figli di Israele venne conosciuta davanti al Signore, e il Signore disse nella Sua Parola, che Egli li avrebbe liberati.
Cap. III. 1 E Mosheh pascolava il gregge di Jethro suo suocero, la Rabba di Madian, e condusse il bestiame verso il posto dei migliori pascoli del deserto, e arrivò al monte su cui si è rivelata la Gloria del Signore, l'Horeb. 2 E l'Angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo ad un cespuglio. E guardò, ed ecco, il roveto ardeva nel fuoco, ma il roveto non si consumava. 3 E Mosheh disse: «Voglio ora avvicinarmi per vedere questo grande spettacolo: perché il roveto non si brucia». 4 E il Signore vide che si era avvicinato per vedere, e il Signore lo chiamò dal mezzo del roveto e disse: «Mosheh, Mosheh!»- Ed egli rispose: «Eccomi». 5 Ed Egli disse: «Non avvicinarti qui; [3] togli i sandali dai tuoi piedi, perché il luogo dove stai è santo». 6 Ed Egli disse: «Io sono il Dio dei tuoi padri; il Dio di Abraham, il Dio di Izhak, e il Dio di Jakob». E Mosheh si prostrò con la faccia; perché aveva paura di guardare verso la Gloria del Signore.
7 E il Signore disse: «La schiavitù del Mio popolo che è in Mizraim è in verità rivelata davanti a Me e davanti a Me è stato ascoltato il suo grido a causa delle loro fatiche; [4] perché le loro afflizioni sono state manifestate davanti a Me; 8 e Io sono apparso per liberarlo dalla mano dei Mizrai, e per farlo salire da quel paese, verso un paese buono e grande, una terra che produce latte e miele, verso il luogo dei Kenaanai, degli Hittai, e gli Amorai, e i Perizai, e gli Hivai, e i Yevusai. 9 Ed ora, ecco, il grido dei figli di Israele, sale davanti a Me e anche l'afflizione con cui i Mizrai li affliggono è manifesta davanti a Me. 10 E ora, vieni, Io ti manderò da Pharoh, e porterai i figli d'Israele fuori da Mizraim».
11 E Mosheh disse davanti al Signore: «Chi sono io, per dover andare da Pharoh per portare i figli d'Israele fuori da Mizraim?». 12 Ed Egli disse: «Perché la Mia Parola sarà il tuo aiuto: e questo sarà il segno che Io ti ho mandato: Quando tu avrai portato fuori il popolo da Mizraim dovrete fare il servizio davanti al Signore su questo monte».
13 E Mosheh disse davanti al Signore: «Ecco, quando sarò andato dai figli d'Israele, e dirò loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi, essi mi diranno, qual è il Suo Nome? che cosa dovrò dire loro?». 14 E il Signore disse a Mosheh: «EHEYEH ASHER EHEYEH». Ed egli disse: «Così dirai ai figli d'Israele: «EHEYEH mi ha mandato a voi».
15 Il Signore disse ancora a Mosheh: «Dirai così ai figli di Israele: «Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abraham, il Dio di Izhak, e il Dio di Jakob, mi ha mandato a voi. Questo è il Mio Nome per sempre, e questo è il mio Memoriale per ogni generazione e generazione». 16 Vai e riunisci gli anziani d'Israele e dì loro: «Il Signore, il Dio dei vostri padri, si è rivelato a me, il Dio di Abraham, Izhak, e Jakob, dicendo: «Ricordando mi sono ricordato di voi, e ciò che vi è stato fatto in Mizraim; 17 e Io ho detto che vorrei portarvi fuori dalla schiavitù del Mizraim verso la terra dei Kenaanai, e Hittai, e Emorai, e dei Pherizai, e Hivai, e Jebusai, verso una terra che produce latte e miele». 18 Essi ti obbediranno, [5] e tu andrai con gli anziani d'Israele, dal re di Mizraim, e gli dirai: «Il Signore, il Dio degli Jehudai, ci ha chiamati; [6] e ora lasciaci andare, come (per) un viaggio di tre giorni nel deserto, perché possiamo sacrificare davanti al Signore nostro Dio. 19 Ma è palese davanti a Me che il re di Mizraim non vi lascerà andare, neanche per timore di Colui il cui potere è grande. 20 Ma Io manderò la forza del Mio potere, e colpirò i Mizrai con tutti i Miei miracoli che Io farò in mezzo a loro, e dopo di che vi lascerà andare via. 21 E Io farò in modo che questo popolo trovi grazia agli occhi dei Mizrai, perché quando andrà via non vada a mani vuote. 22 Allora voi domanderete, una donna al suo prossimo ed agli inquilini della sua casa, articoli di argento e d'oro e vestiti, e li metterete su di voi e sui vostri figli e figlie, e spoglierete i Mizrai». [7]
Cap. IV. 1 E Mosheh rispose e disse: «Ma ecco, essi non mi crederanno non mi ubbidiranno, perché diranno: «Il Signore non si è rivelato a te». 2 E il Signore gli disse: «Che cosa è quello che hai in mano?». ed egli disse: «Un bastone». 3 Ed Egli disse: «Gettalo a terra»; ed egli lo gettò a terra, e divenne un serpente, e Mosheh fuggì davanti ad esso. 4 E il Signore disse a Mosheh: «Stendi la tua mano e raccoglilo per la coda»; ed egli stese la mano e lo afferrò, e divenne un bastone nella sua mano. 5 Affinché essi credano che il Signore Dio dei loro padri si è rivelato a te, il Dio di Abraham, il Dio di Izhak, e il Dio di Jakob». 6 E il Signore gli disse ancora: «Metti ora la tua mano nel seno». E mise la mano nel seno, e la tirò fuori; ed ecco, la sua mano era bianca come la neve. 7 Ed Egli disse: «Rimetti la tua mano nel seno». E rimise la sua mano in seno, e la tirò fuori dal suo seno, ed ecco, era ritornata ad essere come la sua propria carne. 8 «E sarà, che se non ti crederanno e non daranno ascolto alla voce del primo segno, essi crederanno alla voce del secondo segno. 9 Ma se non crederanno a nessuno di questi due segni, e non ti daranno ascolto, prendi l'acqua che si trova nel fiume, e versala sulla terra; e l'acqua che tu prenderai dal fiume diventerà sangue sulla terra».
10 E Mosheh disse davanti al Signore: «Ti supplico, io non sono un uomo che è (buon) parlatore, né ieri né il giorno prima, e dal momento che tu parlasti con il tuo servo, perché io sono pesante di parola e di lingua profonda [8]». 11 Ma il Signore gli disse: «Chi ha fatto la bocca dell'uomo, e chi l'ha ordinato per essere muto, o sordo, o renderlo vedente o cieco? Non sono Io, il Signore? 12 E ora vai, e la Mia Parola sarà con la tua bocca, e Io ti insegnerò cosa dire». 13 Ed egli disse: «Prego il Signore di inviare colui che è in grado di essere inviato». 14 E l'ira del Signore si accese contro Mosheh; e disse: «Non è Aharon il levita, tuo fratello, conosciuto davanti a Me come uno che sa parlare? e anzi, ecco, egli sta venendo per incontrarti, e ti vedrà, e gioirà nel suo cuore. 15 E tu parlerai con lui, e gli metterai le parole in bocca; e la Mia Parola sarà con la tua bocca e con la sua bocca, e Io vi insegnerò cosa fare. 16 Ed egli parlerà per te con il popolo, e sarà il tuo interprete, e sarai per lui un rab; 17 e tu prenderai nella tua mano questo bastone con cui farai i segni».
18 E Mosheh andò, e tornò da Jethro suo suocero, e gli disse: «Io ora devo andare e tornare dai miei fratelli che sono in Mizraim, per vedere se vivono ancora». E Jethro disse a Mosheh: «Và in pace». 19 E il Signore disse a Mosheh in Madian: «Và, torna a Mizraim; perché tutti gli uomini che hanno cercato di ucciderti sono morti». 20 E Mosheh prese sua moglie e i suoi figli, e li fece cavalcare sopra l'asino, e ritornò alla terra di Mizraim. E Mosheh prese il bastone con cui erano stati fatti i miracoli davanti al Signore nella sua mano. 21 E il Signore disse a Mosheh: «Nella tua intenzione di tornare a Mizraim guarda a tutte le meraviglie che ho messo nella tua mano, e li farai davanti a Pharoh. Ma Io ho reso ostinato il suo cuore, e non manderà (via) il popolo. 22 E dirai a Pharoh: «Così dice il Signore; Israele è mio figlio, il mio primogenito». 23 E io ti dico: «Lascia andare il Mio figliuolo, che possa servire davanti a Me; e se tu rifiuti di mandarlo via, ecco, Io ucciderò il tuo figlio, il tuo primogenito».
24 E fu nella strada, nel luogo di alloggio, che l'Angelo del Signore gli venne incontro e cercò di farlo morire. 25 E Zipporah prese una pietra, e circoncise il prepuzio del figlio, e si avvicinò davanti a lui e disse: «A causa del sangue di questa circoncisione che mio marito sia dato (di nuovo) a me». 26 E quando ebbe desistito da lui, disse: «Allora, per il sangue di questa circoncisione mio marito sarebbe stato condannato a morte».
27 E il Signore disse ad Aharon: «Vai ad incontrare Mosheh nel deserto». Ed egli andò e lo incontrò al monte su cui è stato rivelata la Gloria del Signore, e lo baciò. 28 E Mosheh mostrò ad Aharon tutte le parole con le quali il Signore lo aveva inviato e tutti i segni che gli aveva comandato. 29 E Mosheh e Aharon andarono e riunirono tutti gli anziani dei figli d'Israele; 30 e Aharon riferì tutte le parole che il Signore aveva detto a Mosheh, e fece i segni davanti agli occhi del popolo. 31 E il popolo credette, e comprese (sentì) che il Signore si era ricordato dei figli d'Israele, e che la loro schiavitù era stata manifestata davanti a Lui; e si inchinarono e adorarono.
Cap. V. 1 E in seguito Mosheh e Aharon entrarono, e dissero a Pharoh: «Così dice il Signore, il Dio d'Israele: «Lascia andare il Mio popolo, per solennizzare una festa ( yechagun ) davanti a Me nel deserto». 2 E Pharoh disse: «Il Nome del Signore non è conosciuto da me, perché avrei dovuto dare ascolto alla Sua Parola per mandare via Israele. Il Nome del Signore non mi è stato rivelato, e Israele non ho intenzione di rilasciarlo». 3 Ed essi dissero: «Il Dio degli Jehudai si è rivelato a noi; lasciaci andare ora per un viaggio di tre giornate di cammino nel deserto per sacrificare davanti al Signore nostro Dio, perché non giunga su di noi con la morte o con il massacro». 4 E il re di Mizraim disse loro: «Perché, Mosheh e Aharon, ostacolate il popolo nei suoi lavori? Andate al vostro lavoro». 5 E Pharoh disse: «Ecco ora che il popolo nel paese è numeroso, volete farli riposare dal loro impiego». 6 E Pharoh quel giorno comandò ai capi [9] del popolo e ai sorveglianti, [10] dicendo: 7 «Voi continuate (aggiungete) a non dare la paglia al popolo per fabbricare i mattoni, come prima; mandateli a raccogliere la paglia da se stessi; 8 ma si dovranno ancora richiedere loro lo stesso numero [11] di mattoni che essi hanno fatto finora e non dovranno diminuire; perché sono fannulloni, e quindi piangono, dicendo: «Noi andremo a fare un sacrificio davanti al nostro Dio». 9 Fate diventare pesante il lavoro sugli uomini: teneteli occupati con esso, e non con le parole vane». 10 E i capi del popolo e i sorveglianti uscirono e parlarono al popolo, dicendo: «Così dice Pharoh: «Non vi darò più paglia; 11 andrete e raccoglierete la paglia per voi stessi dovunque la si può trovare; lavorate! e che la produzione non sia diminuita». 12 E il popolo si sparse su tutto il paese di Mizraim per raccogliere le stoppie come paglia. 13 E i capi erano esigenti, e dicevano: «Realizzate il vostro lavoro, la quantità per un giorno in un giorno, come quando la paglia era stata data a voi». 14 E i capi che Pharoh aveva messo per sorvegliare i figli d'Israele li bastonarono, dicendo: «Perché non soddisfate la quantità richiesta di mattoni richiesta come prima, né ieri, né oggi?». 15 E i sorveglianti dei figli d'Israele vennero e si lamentarono davanti a Pharoh, dicendo: «Perché hai fatto questo ai tuoi servi? 16 Tu non hai dato ai tuoi servitori la paglia, eppure ci dicono, fate i mattoni; ed ecco, i tuoi servitori sono bastonati, e il tuo popolo pecca contro di noi». 17 Ma egli disse: «Voi siete pigri, siete pigri; per questo voi dite: «Andremo e sacrificheremo davanti al Signore». 18 E ora andate, lavorate! ma non vi darò la paglia; tuttavia il numero di mattoni non deve diminuire». 19 E i sorveglianti dei figli d'Israele, avendo capito che erano in difficoltà: poiché egli disse loro: «Non potrà diminuire la produzione dei vostri mattoni la quantità di un giorno, in un giorno».
20 E mentre essi stavano uscendo dopo essere stati davanti a Pharoh, si incontrarono con Mosheh e Aharon 21 e dissero loro: «Il Signore si manifesti tra noi e voi e giudichi; [12] perché avete fatto il nostro male (rendendoci odiosi) agli occhi di Pharoh, e agli occhi dei suoi servi, e avete messo la spada in mano a loro per ucciderci!». 22 E Mosheh tornò davanti al Signore e disse: «Signore, perché hai fatto del male a questo popolo, e perché mi hai mandato? 23 e dal momento in cui sono andato a Pharoh per parlare in Tuo nome egli ha fatto del male a questo popolo, ma liberarlo Tu non lo hai liberato il Tuo popolo».
Cap. VI. 1 Ma il Signore disse a Mosheh: «Ora vedrai quello che farò a Pharoh: con mano forte egli li manderà via, e con mano forte li caccerà dalla sua terra».
NOTE:
[1] Vers. Samaritana. ", Tra i giunchi."
[2] Ibid.
[3] Vers. Samaritana. "Improvvisamente", o, "avventatamente".
[4] Vers. Samaritana. "Davanti al volto dei suoi sorveglianti."
[5] Cod. Al. , "la tua parola".
[6] Cod. Al. , « si è rivelato a noi."
[7] Vers. Samaritana. "Togliere ai Mizrai."
[8] In alternativa, "balbettante."
[9] Vers. Samaritana. ", I capisquadra."
[10] Vers. Samaritana. ", I loro scribi".
[11] Vers. Samaritana. "Proporzione".
[12] Vers. Samaritana. "Interpreti".