LE MISURE DI VOLUME E CAPACITA'
Il sistema biblico per la misura del volume di solidi e di liquidi corrispondeva esattamente al sistema babilonese. A differenza del sistema egiziano, che è basato su multipli di 1, 10, 20, 40, 80 e 160 dell'unità di base, il sistema babilonese si basava su multipli di 6 e 10, vale a dire su multipli di 1, 12, 24, 60 , 72 (60 più 12), 120, e 720 dell'unità di base. Secondo la Jewish Encyclopedia, quest'ultima unità di base era la Mina, che era definita come un sessantesimo di Maris, il quale a sua volta era la quantità d'acqua pari al peso di un talento reale. La Maris era quindi pari a circa 30,3 litri, e la mina a circa 0,505 litri. Nel sistema biblico, il termine Log (in ebraico לג) era usato al posto della mina babilonese, ma la misura era comunque la medesima. Anche se entrambi utilizzavano il Log come unità di base, gli Israeliti usavano diverse unità di misura di volume per i solidi e per i liquidi. Le misure per i solidi erano le seguenti:
1) Bezah (in ebraico ביצה, "uovo"); 6 Bezah erano pari a un Log, dunque 1 Bezah = 0,084 litri = 84 cm³
2) Kav (in ebraico קב), pari a 4 Log, cioè a 2,020 litri.
3) Seah (in ebraico סאה), pari a 6 Kav, cioè a 12,12 litri. Secondo l'autore biblico, già Abramo si serve di quest'unità, quando i tre Angeli vanno a visitarlo presso il querceto di Mamre.
4) Efa (in ebraico איפה), pari a 3 Seah, cioè a 36,36 litri, e attestata già all'epoca dell'Esodo, vedi Lv 5, 11a
5) Letek (in ebraico לתך), pari a 5 Efa, cioè a 181,80 litri. È menzionato solo una volta nel testo masoretico, e la Settanta lo traduce con il termine greco "nebeloinou", che significa otre.
6) Kor (in ebraico כור), pari a 2 Letek, cioè a 363,6 litri. Questa unità è attestata ai tempi di Salomone.
A queste si potrebbe aggiungere l'unità più piccola, la Ke'zayit (in ebraico כזית), il volume medio di un'oliva, che da fonti diverse è considerata pari a mezzo bezah, a un terzo di bezah, o non direttamente correlata alle altre unità di volume.
Un'altra unità molto importante è l'Omer (in ebraico הומר), della quale la Torah precisa esplicitamente: «L'Omer è la decima parte dell'Efa» (Es 16, 36), cioè è pari a 3,64 litri. Appare evidente che essa non era originariamente presente, nel sistema ebraico, ma vi fu inserita in seguito a un processo di decimalizzazione, forse sotto l'influenza dell'Egitto o dell'Assiria, dato che entrambi questi stati utilizzavano sistemi decimali. Nella Torah, è l'Autore Sacerdotale che fa riferimento all'Omer, piuttosto che al Seah o al Kav; infatti gli esegeti individuano l'Autore Sacerdotale come uno dei più tardi tra quelli che lavoravano alla redazione della Torah, facendolo risalire al periodo in cui Egitto e Assiria ebbero un'influenza pesante su Israele. Secondo l'esegeta statunitense Padre Lawrence Edward Boadt (1942–2010) la parola "Omer" deriva dall'ebraico "asino", e quindi va intesa come il carico che un asino può trasportare. Tale unità è utilizzata tipicamente nel racconto della manna, e ciò dimostra che arrivò in Israele attraverso l'influenza egiziana.
Le unità di misura principali per i liquidi erano le seguenti.
1) Log, pari a 0,505 litri, la stessa usata anche per i solidi. Vedi Lv 14, 12.
2) Hin (in ebraico כזית), pari a 12 Log e quindi a 6,06 litri, significa "vasetto", probabilmente dalla radice egizia hnw, con lo stesso significato. Lo ritroviamo infatti nell'Esodo, tra le prescrizioni rituali dettate da YHWH a Mosè: Es 29, 40
3) Bat (in ebraico בת), pari a 6 Hin e quindi a 72 Log, cioè a 36,36 litri. Essa appare dunque come l'equivalente dell'Efa per i liquidi. Ad esempio: 2 Cr 2, 9.
Nell'era neotestamentaria e talmudica sono state utilizzate molte altre unità di capacità, per lo più di origine straniera, in particolare dalla Persia e dalla Grecia; le definizioni di molte di queste unità sono controverse. Tra le varie frazioni di Kav utilizzate vi erano, in ordine di grandezza crescente, l'ukla (עוכלא), il tuman (תומן) e la kapiza (קפיזא) e il garab (גרב). Di entità non identificata sono l'ardaba (אדרב), la kuna (כונא) e il qometz (קמץ); forse gli ultimi due erano da equiparare ad una manciata. Aggiungiamo poi la metreta, unità di misura di capacità usata in Grecia e in Egitto, di valore variabile fra i 34 e i 39 litri, resa celeberrima dal racconto giovanneo delle Nozze di Cana: Gv 2, 6.
La versione della CEI del 2008 traduce correttamente « contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri ».
Ma di tutte le unità "straniere" la più famosa è certamente il moggio, di origine romana, equivalente a circa 8,75 litri (in ebraico "almud", מודיא), perchè Gesù ne fa il protagonista di uno dei suoi detti più famosi (si riferisce ad un recipiente della capacità di un moggio, capovolto sopra una lucerna): Lc 11, 33.