CURIOSITA'
La Stella di Natale
Solo il Vangelo di Matteo parla e solo genericamente di una “stella” e mai di una cometa, che avrebbe permesso ai re Magi di predire la nascita di Gesù e li avrebbe guidati fino a lui. L’interpretazione di questa stella come cometa di Natale è però in realtà solo un’invenzione medievale, che si è rafforzata attraverso l’arte e con la tradizione del presepe, tramandandosi così fino ad oggi.
Il mistero della stella di Natale ha affascinato tanti astronomi, storici e non solo nel corso dei secoli, soprattutto per un motivo: se questa stella ha riscontro in un evento astronomico reale, l’identificarlo permetterebbe di fissare con precisione l’anno di nascita di Gesù. Intanto come penso tutti sapranno il 25 dicembre è solo una data simbolica, fissata arbitrariamente come giorno di nascita di Gesù solo a partire dal IV secolo, più o meno da poco prima che il cristianesimo divenisse religione ufficiale dell’impero romano.
Nei primi due secoli nemmeno si festeggiava il Natale e all’inizio del III secolo Clemente d’Alessandria, Tito Flavio Clemente, teologo e santo oggi venerato dalla Chiesa ortodossa, cita due possibili date per la nascita di Gesù: il 20 maggio e il 28 agosto. La data del 25 dicembre fu probabilmente fissata in corrispondenza della festa del Sol Invictus, fissata dall’imperatore Aureliano in onore della divinità Mitra.
All’epoca il 25 dicembre si festeggiava il Sole che rinasce, quando arrivato il solstizio d’inverno (che naturalmente avviene 3-4 giorni prima) le giornate riprendono ad allungarsi.
Se è praticamente impossibile stabilire la data esatta della nascita di Gesù, si può però cercare di stabilirne l’anno esatto.
A fissare l’anno zero del nostro calendario fu il monaco sciita Dionigi il Piccolo nel VI secolo, che incaricato dal cancelliere di papa Giovanni Paolo I di trovare un metodo di calcolo per prevedere la data della Pasqua, decise di usare un nuovo sistema di numerazione degli anni che partisse dalla nascita di Gesù (anno Domini).
Dopo lunghi e complicati calcoli si convinse, certamente sbagliando, che Gesù era nato nell’anno 754 ab Urbe condita, cioè dalla fondazione di Roma. In realtà Gesù nacque almeno non più tardi del 750 ab Urbe condita, cioè il 4 a.C.
In realtà Gesù nacque almeno non più tardi del 750 ab Urbe condita, cioè il 4 a.C.
Nei Vangeli infatti si lega la nascita di Gesù a due eventi ben precisi: il censimento ordinato dall’imperatore Cesare Augusto, che dovrebbe essere avvenuto fra l’8 e il 6 a.C. e la strage degli innocenti che sarebbe stata ordinata dal re Erode nel tentativo di eliminare Gesù.
La data di morte di Erode può essere fissata con sorprendente precisione, infatti gli storici del tempo la collocano subito dopo un’eclissi totale di Luna e poco prima della Pasqua ebraica.
L’eclissi di Luna in questione sarebbe quella del 13 marzo 4 a.C. perciò il periodo da prendere in considerazione è quello fra l’8 e il 4 a.C., propendendo verso il 7-6 a.C. visto che secondo l’evangelista Matteo, Erode avrebbe ordinato di uccidere tutti i neonati maschi fino ai 2 anni di età per essere sicuro di eliminare Gesù.
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Solo il Vangelo di Matteo parla e solo genericamente di una “stella” e mai di una cometa, che avrebbe permesso ai re Magi di predire la nascita di Gesù e li avrebbe guidati fino a lui. L’interpretazione di questa stella come cometa di Natale è però in realtà solo un’invenzione medievale, che si è rafforzata attraverso l’arte e con la tradizione del presepe, tramandandosi così fino ad oggi.
Il mistero della stella di Natale ha affascinato tanti astronomi, storici e non solo nel corso dei secoli, soprattutto per un motivo: se questa stella ha riscontro in un evento astronomico reale, l’identificarlo permetterebbe di fissare con precisione l’anno di nascita di Gesù. Intanto come penso tutti sapranno il 25 dicembre è solo una data simbolica, fissata arbitrariamente come giorno di nascita di Gesù solo a partire dal IV secolo, più o meno da poco prima che il cristianesimo divenisse religione ufficiale dell’impero romano.
Nei primi due secoli nemmeno si festeggiava il Natale e all’inizio del III secolo Clemente d’Alessandria, Tito Flavio Clemente, teologo e santo oggi venerato dalla Chiesa ortodossa, cita due possibili date per la nascita di Gesù: il 20 maggio e il 28 agosto. La data del 25 dicembre fu probabilmente fissata in corrispondenza della festa del Sol Invictus, fissata dall’imperatore Aureliano in onore della divinità Mitra.
All’epoca il 25 dicembre si festeggiava il Sole che rinasce, quando arrivato il solstizio d’inverno (che naturalmente avviene 3-4 giorni prima) le giornate riprendono ad allungarsi.
Se è praticamente impossibile stabilire la data esatta della nascita di Gesù, si può però cercare di stabilirne l’anno esatto.
A fissare l’anno zero del nostro calendario fu il monaco sciita Dionigi il Piccolo nel VI secolo, che incaricato dal cancelliere di papa Giovanni Paolo I di trovare un metodo di calcolo per prevedere la data della Pasqua, decise di usare un nuovo sistema di numerazione degli anni che partisse dalla nascita di Gesù (anno Domini).
Dopo lunghi e complicati calcoli si convinse, certamente sbagliando, che Gesù era nato nell’anno 754 ab Urbe condita, cioè dalla fondazione di Roma. In realtà Gesù nacque almeno non più tardi del 750 ab Urbe condita, cioè il 4 a.C.
In realtà Gesù nacque almeno non più tardi del 750 ab Urbe condita, cioè il 4 a.C.
Nei Vangeli infatti si lega la nascita di Gesù a due eventi ben precisi: il censimento ordinato dall’imperatore Cesare Augusto, che dovrebbe essere avvenuto fra l’8 e il 6 a.C. e la strage degli innocenti che sarebbe stata ordinata dal re Erode nel tentativo di eliminare Gesù.
La data di morte di Erode può essere fissata con sorprendente precisione, infatti gli storici del tempo la collocano subito dopo un’eclissi totale di Luna e poco prima della Pasqua ebraica.
L’eclissi di Luna in questione sarebbe quella del 13 marzo 4 a.C. perciò il periodo da prendere in considerazione è quello fra l’8 e il 4 a.C., propendendo verso il 7-6 a.C. visto che secondo l’evangelista Matteo, Erode avrebbe ordinato di uccidere tutti i neonati maschi fino ai 2 anni di età per essere sicuro di eliminare Gesù.
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La vera croce
Le reliquie della Santa Croce sono oggetti devozionali venerati come frammenti del legno al quale fu crocifisso Cristo.
Oggi si ritiene assai improbabile che la Vera Croce sia sopravvissuta alla distruzione di Gerusalemme dell'anno 70 e, soprattutto, all'edificazione, ordinata dall'imperatore Adriano nell'anno 135, di un tempio a Venere sul Golgota.
Alcuni dei frammenti oggi conservati potrebbero appartenere alla croce ritrovata da Sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino, intorno al IV secolo, probabilmente nel 326. A sostegno di tale ipotesi vi sono i risultati di uno studio microscopico eseguito su quattro schegge provenienti da altrettante chiese europee (Santa Croce in Gerusalemme a Roma, Notre Dame de Paris, il Duomo di Pisa e Santa Maria del Fiore),con prove documentate degli Imperatori bizantini, il quale ha evidenziato la coerenza della specie legnosa utilizzata: olivo.
La forma dello strumento di supplizio utilizzato per Gesù Cristo ha dato origine, com’è noto, al più importante simbolo della religione cristiana. La croce rappresenta l’oggetto attraverso il quale Cristo terminò la sua vita terrena dando inizio al disegno salvifico della risurrezione. Si dice che Dio salvò gli uomini per mezzo del legno della croce, facendo scaturire la vita proprio da dove era venuta la morte. Il demonio, che aveva vinto gli uomini tramite l’albero del paradiso terrestre, fu sconfitto, per mezzo di Cristo, dall’albero della croce.
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La Casa di Maria vicino a Efeso
La Casa di Maria (Meryem Ana Evi), è un luogo sacro di cristiani e musulmani, ubicato sul monte Solmisso ad alcune ore di cammino in direzione sud rispetto all'antica Efeso, nell'attuale Turchia occidentale. È considerata l'abitazione dove visse fino alla fine dei suoi giorni terreni, attorno alla fine del primo secolo, Maria, madre di Gesù Cristo Dio, affidata dal Messia all'apostolo Giovanni, che con Maria si trovava ai piedi della Croce (come rappresentato nella tradizione pittorica dell' Ecce Homo).
La Casa di Maria (Meryem Ana Evi), è un luogo sacro di cristiani e musulmani, ubicato sul monte Solmisso ad alcune ore di cammino in direzione sud rispetto all'antica Efeso, nell'attuale Turchia occidentale. È considerata l'abitazione dove visse fino alla fine dei suoi giorni terreni, attorno alla fine del primo secolo, Maria, madre di Gesù Cristo Dio, affidata dal Messia all'apostolo Giovanni, che con Maria si trovava ai piedi della Croce (come rappresentato nella tradizione pittorica dell' Ecce Homo).
Secondo la narrazione evangelica, dopo la morte e resurrezione, Gesù apparve ad Emmaus, all'apostolo Tommaso dubbioso, agli altri Apostoli per quaranta giorni a Gerusalemme, fino al giorno di Pentecoste e dell'Ascensione in cui diede loro lo Spirito Santo e il compito di predicare ovunque nella terra quanto essi avevano visto e udito in prima persona.
Queste ultime parole, esaminate con il precedente fatto della Croce, sono un altro importante elemento a sostegno della tesi di un allontanamento della prima chiesa apostolica da Gerusalemme, entro la prima meta' del I secolo.
Le fondamenta del piccolo edificio sono state scoperte una prima volta il 18 ottobre 1881 dal Padre e abbate parigino Julien Gouyet sulla base delle indicazioni contenute nei diari delle visioni della mistica e beata Anna Katharina Emmerick, trascritti da Clemens Brentano, poeta e novellista del periodo romantico.
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Queste ultime parole, esaminate con il precedente fatto della Croce, sono un altro importante elemento a sostegno della tesi di un allontanamento della prima chiesa apostolica da Gerusalemme, entro la prima meta' del I secolo.
Le fondamenta del piccolo edificio sono state scoperte una prima volta il 18 ottobre 1881 dal Padre e abbate parigino Julien Gouyet sulla base delle indicazioni contenute nei diari delle visioni della mistica e beata Anna Katharina Emmerick, trascritti da Clemens Brentano, poeta e novellista del periodo romantico.
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Israele attraversò il mar Rosso?
"Mosè stese la sua mano sopra il mare e il Signore sospinse il mare con un forte vento dell'est tutta la notte e mise a secco il mare". Andò proprio così, come narra la Bibbia nel Libro dell'Esodo (14: 21). Se fu il Signore a separare le acque permettendo la fuga degli ebrei dall'Egitto, o si trattò semplicemente di Madre Natura, resta da stabilire.
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Sodoma e Gomorra distrutte da un asteroide
L'ultima scoperta Nuove ricerche sembrano confermare il racconto biblico di Sodoma e Gomorra: l'impatto con un asteroide potrebbe aver distrutto le due città giordane. 10 Ottobre 2021
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