GERUSALEMME
La Città Vecchia di Gerusalemme
La Città Vecchia di Gerusalemme è quella parte della città che si trova dentro le mura. Il nucleo originario dell'abitato, invece, chiamato Città di David ed edificato sul monte Sion, è rimasto esternamente alle attuali mura, verso Sud.
Storia
Le mura attuali, risalenti al regno di Solimano il Magnifico attorno al 1540, definiscono un territorio posto a nord della Città di David, distrutta durante la prima guerra giudaica dalle truppe romane comandate da Tito Flavio Vespasiano.
Sion, se non era fortificata al tempo dei Gebusei, lo fu certamente con Davide, mentre suo figlio Salomone occupò la parte settentrionale del colle, la cima Moriah e vi fece costruire il Tempio di JHWH, laddove oggi vi è la impropriamente detta Moschea di Omar ovvero la Cupola della Roccia (Qubbat as-Shakra in arabo, Dome of the Rock in inglese).
Al tempo del re riformatore Ezechia le mura percorrevano, oltre al nucleo vecchio, tutti i lati del Gareb, collina a ovest di Sion. La Città di David, posta a un'altitudine minore, fu detta "Città bassa", mentre la "Città alta" era il Gareb. A Nord si stendeva, sul cosiddetto "sperone centrale", una propaggine meridionale del Golgota, la zona del mercato, il maqtesh, anch'esso difeso da mura, dette "di Manasse".
Erode Agrippa I, detto anche "Il Grande", inglobò nella città i suburbi settentrionali, detti mishneh, cioè città nuova.
Dopo Tito, Gerusalemme assume una veste nuova, il Tempio distrutto venne sostituito dal Tempio di Giove, e la città fu ribattezzata Aelia Capitolina. La maggior estensione della cinta muraria si ebbe in età bizantina, nel V secolo, prima della distruzione dei Persiani nel 614, guidati da Cosroe II.
La Città Vecchia di Gerusalemme è quella parte della città che si trova dentro le mura. Il nucleo originario dell'abitato, invece, chiamato Città di David ed edificato sul monte Sion, è rimasto esternamente alle attuali mura, verso Sud.
Storia
Le mura attuali, risalenti al regno di Solimano il Magnifico attorno al 1540, definiscono un territorio posto a nord della Città di David, distrutta durante la prima guerra giudaica dalle truppe romane comandate da Tito Flavio Vespasiano.
Sion, se non era fortificata al tempo dei Gebusei, lo fu certamente con Davide, mentre suo figlio Salomone occupò la parte settentrionale del colle, la cima Moriah e vi fece costruire il Tempio di JHWH, laddove oggi vi è la impropriamente detta Moschea di Omar ovvero la Cupola della Roccia (Qubbat as-Shakra in arabo, Dome of the Rock in inglese).
Al tempo del re riformatore Ezechia le mura percorrevano, oltre al nucleo vecchio, tutti i lati del Gareb, collina a ovest di Sion. La Città di David, posta a un'altitudine minore, fu detta "Città bassa", mentre la "Città alta" era il Gareb. A Nord si stendeva, sul cosiddetto "sperone centrale", una propaggine meridionale del Golgota, la zona del mercato, il maqtesh, anch'esso difeso da mura, dette "di Manasse".
Erode Agrippa I, detto anche "Il Grande", inglobò nella città i suburbi settentrionali, detti mishneh, cioè città nuova.
Dopo Tito, Gerusalemme assume una veste nuova, il Tempio distrutto venne sostituito dal Tempio di Giove, e la città fu ribattezzata Aelia Capitolina. La maggior estensione della cinta muraria si ebbe in età bizantina, nel V secolo, prima della distruzione dei Persiani nel 614, guidati da Cosroe II.
Quartieri
La città vecchia consta di quattro quartieri: cristiano, ebraico, musulmano, armeno.
A seguito delle due grandi guerre giudaiche, nel 70 e nel 135, i Romani distrussero la città e dopo la seconda conquista ne cambiarono addirittura il nome trasformandola nella città pagana di Aelia Capitolina, e vietando in essa la residenza agli ebrei. Dopo Costantino, finite le persecuzioni contro i cristiani, la città divenne cristiana e vi venne eretta la prima Basilica del Santo Sepolcro. Rimase cristiana fino al 638 - con un intervallo dovuto alla breve conquista e distruzione di Cosroe II il Persiano nel 614- quando fu conquistata dagli arabi che eressero sulla spianata del tempio il Tempio della Roccia nel 691 e la Moschea al-Aqsa nel 718.
È così storicamente che si possono spiegare tre quartieri. Particolare è invece l'origine del quartiere armeno: a cavallo tra l'Ottocento e il 1900, i turchi, sotto la spinta dell'ideologia del panturanesimo (cioè unire tutte le popolazioni turche sotto un'unica egida), decisero di spazzar via dalla terra Curdi e armeni che si frapponevano, geograficamente, a questo obiettivo (vedi Genocidio armeno). Della diaspora armena, quindi, fa parte un consistente flusso migratorio verso la Città Santa. Ma in realtà un fiorente quartiere con popolazione armena esiste già dall'epoca bizantina.
I quattro quartieri sono divisi da strutture dell'antica città romana: la zona Ovest, cristiana e armena, è separata da musulmani ed ebrei dal cardo maximus, mentre è il decumano, con asse EstOvest, a dividere i quartieri cristiano e islamico a Nord, da armeni ed ebrei a Sud. Alcune case del quartiere musulmano (di fronte alla V stazione della Via Dolorosa e sopra una volta del Cardo ad esempio) sono state acquistate da cittadini israeliani che vi espongono numerose bandiere nazionali per segnalarne la proprietà. Questo ha causato incidenti e persino l'omicidio di un proprietario arabo che avrebbe venduto al "nemico".
Tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera, contina a leggere cliccando Qui
La città vecchia consta di quattro quartieri: cristiano, ebraico, musulmano, armeno.
A seguito delle due grandi guerre giudaiche, nel 70 e nel 135, i Romani distrussero la città e dopo la seconda conquista ne cambiarono addirittura il nome trasformandola nella città pagana di Aelia Capitolina, e vietando in essa la residenza agli ebrei. Dopo Costantino, finite le persecuzioni contro i cristiani, la città divenne cristiana e vi venne eretta la prima Basilica del Santo Sepolcro. Rimase cristiana fino al 638 - con un intervallo dovuto alla breve conquista e distruzione di Cosroe II il Persiano nel 614- quando fu conquistata dagli arabi che eressero sulla spianata del tempio il Tempio della Roccia nel 691 e la Moschea al-Aqsa nel 718.
È così storicamente che si possono spiegare tre quartieri. Particolare è invece l'origine del quartiere armeno: a cavallo tra l'Ottocento e il 1900, i turchi, sotto la spinta dell'ideologia del panturanesimo (cioè unire tutte le popolazioni turche sotto un'unica egida), decisero di spazzar via dalla terra Curdi e armeni che si frapponevano, geograficamente, a questo obiettivo (vedi Genocidio armeno). Della diaspora armena, quindi, fa parte un consistente flusso migratorio verso la Città Santa. Ma in realtà un fiorente quartiere con popolazione armena esiste già dall'epoca bizantina.
I quattro quartieri sono divisi da strutture dell'antica città romana: la zona Ovest, cristiana e armena, è separata da musulmani ed ebrei dal cardo maximus, mentre è il decumano, con asse EstOvest, a dividere i quartieri cristiano e islamico a Nord, da armeni ed ebrei a Sud. Alcune case del quartiere musulmano (di fronte alla V stazione della Via Dolorosa e sopra una volta del Cardo ad esempio) sono state acquistate da cittadini israeliani che vi espongono numerose bandiere nazionali per segnalarne la proprietà. Questo ha causato incidenti e persino l'omicidio di un proprietario arabo che avrebbe venduto al "nemico".
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Storia di Gerusalemme
Le prime informazioni note sulla storia di Gerusalemme risalgono al III millennio a.C. A quell'epoca non esisteva un vero e proprio stato centrale, ma una serie di città-Stato che si governavano autonomamente ed erano quasi del tutto autosufficienti.
Verso la fine del II millennio a.C. gli Egiziani cominciano a dimostrare un certo interesse per questa zona, e non a caso il primo scritto in cui compare il nome della città è una tavoletta egiziana, con su scritto la parola RUSHALIM che deriva dall'antica lingua cananaaica URUSALIMI, che potrebbe derivare da ur, altura e shlm, pace.
Bisogna ricordare che nell'antica regione di Canaan si veneravano molti dèi, ma ogni città-Stato aveva una sua preferenza. Per quanto riguarda la città di Gerusalemme la gente raccontava di aver assistito all'apparizione del dio Shalem sul monte Sion su cui sorge ora il primo nucleo dell'abitato.
Il dio Shalem è un dio di origine siriana. La tradizione vuole che EL (pronuncia il), il capo di tutti gli dei (una sorta di Giove) avesse avuto una figlia di nome Ashtar, che a sua volta per immacolata concezione del padre stesso, ha avuto due gemelli Shalem a Shahar. Shalem darà quindi il nome alla città di Gerusalemme e ricerche storiche accreditate dimostrano che Shalem è all'origine della parola Shalom (Shalem in ebraico vuol dire pieno/intero ed è anche usata per indicare soddisfazione, non è all'origine della parola Shalom ma con questa ne condivide la radice) in ebraico e della sua variante araba Salaam che significa appunto pace ed è diventata la forma di saluto attualmente diffusa.
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Verso la fine del II millennio a.C. gli Egiziani cominciano a dimostrare un certo interesse per questa zona, e non a caso il primo scritto in cui compare il nome della città è una tavoletta egiziana, con su scritto la parola RUSHALIM che deriva dall'antica lingua cananaaica URUSALIMI, che potrebbe derivare da ur, altura e shlm, pace.
Bisogna ricordare che nell'antica regione di Canaan si veneravano molti dèi, ma ogni città-Stato aveva una sua preferenza. Per quanto riguarda la città di Gerusalemme la gente raccontava di aver assistito all'apparizione del dio Shalem sul monte Sion su cui sorge ora il primo nucleo dell'abitato.
Il dio Shalem è un dio di origine siriana. La tradizione vuole che EL (pronuncia il), il capo di tutti gli dei (una sorta di Giove) avesse avuto una figlia di nome Ashtar, che a sua volta per immacolata concezione del padre stesso, ha avuto due gemelli Shalem a Shahar. Shalem darà quindi il nome alla città di Gerusalemme e ricerche storiche accreditate dimostrano che Shalem è all'origine della parola Shalom (Shalem in ebraico vuol dire pieno/intero ed è anche usata per indicare soddisfazione, non è all'origine della parola Shalom ma con questa ne condivide la radice) in ebraico e della sua variante araba Salaam che significa appunto pace ed è diventata la forma di saluto attualmente diffusa.
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MODELLO DELLA CITTA' DI GERUSALEMME AL TEMPO DI GESU'
Nel museo del libro di Gerusalemme oltre allo scrigno dei libri con i rotoli del Mar Morto ed altri reperti c'è il plastico della Gerusalemme al tempo di Gesù.
Quest'ultimo in scala 1:50 consente di avere un'idea perfetta della struttura della città, degli edifici, della loro dislocazione, in particolare del Secondo Tempio, della fortezza romana adiacente, della tomba di Davide, ecc...
Esso è stato interamente ricostruito nel 2006, preparato, poi 'tagliato' in 1000 pezzi, poi riassemblato.
Puoi vedere delle foto con una qualità maggiore cliccando QUI
Quest'ultimo in scala 1:50 consente di avere un'idea perfetta della struttura della città, degli edifici, della loro dislocazione, in particolare del Secondo Tempio, della fortezza romana adiacente, della tomba di Davide, ecc...
Esso è stato interamente ricostruito nel 2006, preparato, poi 'tagliato' in 1000 pezzi, poi riassemblato.
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IL TEMPIO COSTRUITO DA ERODE IL GRANDE
Differenze fra tempio costruito da Salomone e quello costruito da Erode il grande
il_tempio_di_erode_il_grande.pdf | |
File Size: | 427 kb |
File Type: |
I luoghi della passione di Cristo
Domenica delle Palme a Gerusalemme La processione delle Palme a Gerusalemme, nelle foto di Andres Bergamini
Vedi QUI