EFRAIM
ÈFRAIM [doppiamente fecondo]. (ebraico אֶפְרָיִם Èfraim)
Èfraim è una tribù israelitica che prende il nome dal secondo figlio di Giuseppe, che Giacobbe, suo nonno, adottò in punto di morte per dargli la sua parte di eredità.
Giuseppe ebbe due figli, Manasse, il primogenito, ed Èfraim, il minore. Ma Giacobbe, come racconta Genesi 48, 12-14, scelse quest'ultimo per dargli in eredità la primogenitura.
Ma Èfraim è anche una tribù molto numerosa, tra le dodici di Israele. Infatti, per indicare il Regno del Nord, diviso da quello della sola tribù di Giuda, molto spesso le Sacre Scritture usano Èfraim come sinonimo di Israele.
Figlio di Giuseppe e di Asenat, figlia di Potifera sacerdote di On Èfraim, fratello minore di Manasse, Èfraim nacque in Egitto prima che iniziassero i sette anni di carestia. Fu il padre, Giuseppe, a dargli nome Èfraim "perché, come egli disse, "Dio mi ha reso fecondo nel paese della mia sventura"" (Gen 41, 50-52).
Quando Giacobbe stava per morire adottò i nipoti Èfraim e Manasse e li costituì suoi eredi come i figli diretti (Gen 48,5). Giuseppe loro padre, che aveva ricevuto il diritto alla primogenitura tra i figli di Giacobbe dopo che Ruben l'aveva persa per aver profanato il letto del padre, ricevette due parti dell’eredità paterna grazie all'eredità delle tribù di Èfraim e Manasse. (1Cr 5, 1; cfr. Gen 48, 21-22; Dt 21, 17; Gs 14, 4). Su Èfraim Giacobbe fece scendere la benedizione dovuta al primogenito Manasse (Gen 48, 21). Giacobbe dando la preferenza ad Èfraim piuttosto che a Manasse come sarebbe stato logico visto che era il primogenito di Giuseppe, profetizzò che sarebbe diventato il più grande (Gen 48, 13-20). Questa adozione, si rifletté poi nella divisione del paese di Canaan quando le tribù vi entrarono guidate da Giosuè, al momento in cui ai discendenti di di Èfraim e vennero assegnate due importanti porzioni del territorio conquistato. Anche se la parte assegnata alla tribù di Manasse fu più vasta rispetto a quella assegnata alla tribù di Èfraim, quest'ultima per la sua situazione fu molto più importante. Essa abbracciava tutta la parte centrale del paese di Canaan a Ovest del Giordano, e con il nome di "Montagne di Èfraim" si estendeva da Betel alla pianura di Esdrelon, dalla valle del Giordano alla pianura di Saron con alcune città che costituivano un'enclave nel territorio di Manasse. Questa regione, benché montuosa e collinosa, è ricca e fertile e, nell'antichità, era molto boscosa. (Gs 17, 15-18) La “foresta di Èfraim” era una zona a Est del Giordano dove l’esercito di Davide combatté contro quello del figlio ribelle Assalonne (2Sam 18, 6-8). Della foresta di Èfraim non si conosce l'esatta collocazione all'interno del paese di Galaad, ma probabilmente sorgeva nei pressi di Macanàim (2Sam 17, 22-26). L'importante posizione, la ricchezza del territorio, uniti al suo spirito bellicoso contribuirono alla sua prosperità e a determinare l'importanza della tribù, cosicché nel linguaggio dei profeti e dei poeti d'Israele, il nome di Èfraim divenne eponimo di tutto il regno settentrionale, chiamato anche regno di Israele.
Il territorio di Èfraim fu teatro di numerosi avvenimenti importanti. A Sichem, l’èfraimita Giosuè, successore di Mosè, radunò le tribù di Israele e le incoraggiò a servire il Signore fedelmente. (Gs 24, 1. 14-15) Sempre a Sichem ebbero infine sepoltura le ossa di Giuseppe, e sia Giosuè che Eleàzaro figlio di Aronne furono sepolti nella regione montagnosa di Èfraim. (Gs 24, 29-33) In seguito il giudice Eud della tribù di beniamino, schierò gli israeliti nella regione montagnosa di Èfraim per combattere contro i moabiti. (Gdc 3, 26-30) Dopo la morte di Eud, la profetessa Debora, dalla sua dimora nella regione montagnosa di Èfraim, mandò a chiamare Barak, designato dal Signore per liberare Israele dall'oppressione del re Iabin. Nel cantico di vittoria di Barak e Debora, Èfraim è la prima tribù menzionata. (Gdc 4, 1-7; 5, 14) Successivamente Tola della tribù di Issacar, che dimorava a Samir nella regione montagnosa di Èfraim, giudicò Israele per 23 anni. (Gdc 10, 1-2) Il profeta Samuele della tribù di Levi nacque a Rama nella regione montagnosa di Èfraim, e diventato adulto vi andò ad abitare (1Sam 1, 1-2. 19-20; 7, 15-17).
Circa un anno dopo l’esodo dall’Egitto, i 40.500 combattenti della tribù di Èfraim dai 20 anni in su superavano di 8.300 unità gli uomini abili di Manasse (Nm 1, 1-3. 32-35). In 1 Cronache 7, 20-27 troviamo un elenco genealogico dei figli di Èfraim e dei loro discendenti fino a Giosuè, il quale introdusse gli israeliti nella Terra Promessa. Ezer ed Elad, che erano figli di Èfraim, vennero uccisi dagli uomini di Gat. Dopo aver fatto lutto per la morte di questi figli, Èfraim si unì alla moglie che “partorì un figlio che il padre chiamò Berià, perché nato con la sventura in casa” (1Cr 7, 20-23).
Nel deserto gli èfraimiti, con a capo Elisamà, dovevano accamparsi a Ovest del tabernacolo insieme alle tribù di Manasse e Beniamino. Queste tre tribù erano il terzo gruppo in ordine di marcia (Nm 2, 18-24). Kemuèl fu il principe designato da Dio per rappresentare Èfraim nella divisione della Terra Promessa in possedimenti ereditari. (Nm 34, 18-24).
Nella città di Silo, in Èfraim, fu eretto il tabernacolo (Gs 18, 1).
Sempre nel loro territorio vi erano delle città rifugio, come Sichem, e diverse altre città levitiche come Ghezer, Kibsàim, Bet-Oron, Iokmeàm, Àialon, Gat-Rimmon. (Gs 21, 20-22; 1Cr 6, 51-54) Da Ghezer, gli èfraimiti non scacciarono i cananei, ma li assoggettarono a lavori forzati (Gs 16, 10; Gdc 1, 29).
I problemi che ebbe questa tribù furono causati dall'orgoglio e dall'eccessivo desiderio di dominio degli èfraimiti, che resero molto difficili i rapporti con le altre tribù. Questa tendenza si manifestò fin dall'epoca dei Giudici. Quando gli èfraimiti litigarono violentemente con Gedeone a causa della mancata chiamata in aiuto nella guerra contro Madian. In quell'occasione Gedeone evitò con tatto uno scontro. (Gdc 8, 1-3) Un’altra volta, pur avendo in precedenza rifiutato di aiutare Iefte, gli èfraimiti si sentirono offesi quando egli non li invitò a combattere contro gli ammoniti. Mossero guerra a Iefte e subirono un’umiliante disfatta: furono uccisi a migliaia presso i guadi del Giordano, dove furono identificati come èfraimiti perché pronunciavano “Sibbolet” la parola d’ordine “Scibbolet” (Gdc 12, 1-6; Cfr. 2Cr 25, 10).
Dopo la morte del re Saul, fra quelli che vennero a Ebron per trasferire il regno a Davide c’erano 20.800 uomini di Efraim (1Cr 12, 23-30).
Èfraim era la principale tribù del regno settentrionale. Da quando all’epoca di Roboamo il regno fu diviso, Èfraim, la tribù più importante e influente del regno settentrionale, si fece un cattivo nome. (Os 13, 1) Il primo re, l'èfraimita Geroboamo, istituì l’adorazione dei vitelli d'oro a Dan e Betel, per impedire che il popolo salisse in pellegrinaggio a Gerusalemme (1Re 11, 26; 12, 25-30). Da tale idolatria la nazione non si riprese più.
Essendo la principale tribù del regno settentrionale, Èfraim finì col rappresentare l’intero regno delle dieci tribù. (2Cr 25, 7; Ger 7, 15) Perciò i profeti Osea e Isaia rivolsero le loro vigorose denunce contro Èfraim. Osea condannò Èfraim perché si era mescolato con le nazioni, imparando ad agire come loro e servendo i loro idoli. Paragonò Èfraim ad una focaccia non rivoltata, troppo cotta o bruciata di sotto ma cruda di sopra. (Os 7, 8; cfr. Sal 106 (105), 35-36; Os 4, 17; 12, 14-15). Benché la sua forza fosse stata fiaccata da stranieri, Èfraim, invece di rivolgersi al Signore, cercò l’aiuto dell’Egitto e fece un patto con l’Assiria (Os 7, 9-12; 8, 9; cfr. 2Re 17, 4; Os 12, 1).
La tribù di Èfraim pur non godendo di una buona reputazione in fatto di rapporti con le altre tribù, alcuni tennero un comportamento lodevole, come quando durante il regno di Asa re di Giuda, molti èfraimiti si unirono a lui avendo constatato che il Signore, suo Dio, era con lui. (2Cr 15, 9) In seguito, fra coloro che celebrarono la Pasqua a Gerusalemme nel primo anno del regno di Ezechia, partecipando poi alla distruzione delle stele, al taglio dei pali sacri e all'abbattimento completo di alture e altari e di tutto ciò che aveva attinenza con l’idolatria (2Cr 30, 18; 31, 1) Tuttavia quando Ezechia invitò gli israeliti del Nord a venire a celebrare la Pasqua, molti in Èfraim, Manasse e Zàbulon derisero e si fecero beffe dei suoi corrieri. Solo alcuni di Aser, di Manasse e di Zàbulon si umiliarono e andarono a Gerusalemme per la Pasqua (2Cr 30, 10-11).
In Apocalisse capitolo 7, nell'elenco dei 144.000 segnati delle tribù di Israele il nome della tribù di Èfraim non compare.
Riferimenti tratti da:
- Concordanza pastorale della Bibbia
- Wikipedia
- Sito Treccani: Enciclopedia Italiana
- Alcuni riferimenti per l'impostazione dal sito biblioteca on line Watchtower
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