Cap. 1,1-3
DEL TARGUM PALESTINESE SUL SEPHER HADDEBARIM O DEUTERONOMIO
(Con frammenti del Targum di Gerusalemme)
SEZIONE XLIV DELLA TORAH
TITOLO DEBARIM. (Parole)
Cap. I. 1 Queste sono le parole di monito [1] , con cui Mosheh parlò a tutto Israele. Li riunì insieme a lui mentre erano al di là del Jardena, e rispondendo disse loro:
«Non è forse nel deserto alla montagna del Sinai che la legge è stata data a voi? e nelle pianure di Moab, vi è stato fatto comprendere quanti miracoli e segni il Santo, benedetto Egli sia, aveva fatto per voi, dal momento che avete oltrepassato il confine del Mare dei giunchi, dove ha fatto per voi una strada per ognuna delle vostre tribù. Ma voi avete rifiutato la sua Parola, e avete fatto una provocazione davanti a Lui, in Pharan, a causa delle parole delle spie, e messo insieme parole di menzogna contro di Lui, e mormoraste a causa della manna, che Egli aveva fatto scendere per voi, bianca dai cieli; in Hazeroth voi richiedeste della carne, e vi siete resi meritevoli di perire di mezzo al mondo, ma per la memoria a vostro favore, del merito dei vostri padri giusti, il tabernacolo del convegno, e l'arca dell'alleanza, e gli arredi sacri che aveva coperto d'oro puro, fece l'espiazione per voi a causa del peccato del vitello d'oro. 2 Si tratta di un viaggio di (solo) undici giorni dall'Horeb, per la via del monte Gebal fino Rekem Giah; ma poiché avete rifiutato e provocato il Signore alla collera, vi è stato ritardato di quarant'anni».
3 E fu alla fine dei quaranta anni, nell'undicesimo mese, il mese di Shebat, il primo giorno del mese, che Mosheh parlò con i figli d'Israele, secondo quanto il Signore gli aveva dato come comandamento per loro.
[GERUSALEMME. 1 Queste sono le parole che Mosheh, disse a tutto Israele, rimproverandoli, mentre erano ancora accampati al di là del Jardena. Mosheh ribadendo, disse loro: «Non era forse nel deserto al Monte Sinai, che la legge è stata data a voi? e nelle pianure di Moab vi è stato mostrato quali miracoli e prodigi la Parola del Signore aveva fatto per voi. Quando eravate al Mare dei giunchi (Lett. delle erbacce), il mare è stato diviso davanti a te, e non vi sono stati fatti dodici passaggi, [2] per una via (un sentiero) per ogni tribù. Eppure Lo avete provocato presso il mare e vi siete ribellati al Mare di Suph. A causa della questione degli esploratori che erano stati mandati dal deserto di Pharan, la sentenza (uscì) contro di voi, che non sareste entrati nel paese d'Israele; e a causa della manna, della quale avete detto, la nostra anima è afflitta da questo pane, che da mangiare è troppo leggero, i serpenti sono stati lasciati liberi su di voi; e in Hatseroth dove sono caduti cadaveri a causa della carne, e a causa del vitello che avevate fatto, Egli avrebbe detto nella Sua Parola di distruggervi, se non fosse stato memore del patto che ha giurato ai tuoi padri, Abraham, Izhak, e Jakob, e del tabernacolo del convegno che avevate fatto al Suo Nome, e l'arca dell'alleanza del Signore, e dei vostri olocausti in mezzo (tra il tabernacolo e l'arca), che voi ricopriste con oro purificato. 2 Dal Monte Horeb è un viaggio di undici giorni, per la via del monte Gebal fino Rekem Giah; ancora, perché avete peccato e provocato l'ira di fronte a Lui, siete stati rallentati, e siete stati in cammino per quarant'anni. Ed questo fu alla fine dei quarant'anni».]
4 Dopo aver colpito Sihon, re degli Amorrei, che abitava in Heshbon, e Og, re di Mathnan, che abitava a Astarvata in Edrehath, 5 al di là del Jardena, nel paese di Moab, Mosheh incominciò a esporre le parole di questa legge, dicendo: «Il Signore nostro Dio parlò con noi (e non io, dalla mia mente) sull'Horeb, dicendo: 6 «E' sufficiente per voi, ed è stato vantaggioso fino a questo momento (durante) il quale avete voi ricevuto la legge, e avete costruito il tabernacolo ed i suoi vasi, e avete nominato i vostri capi su di voi; ma ora sarebbe male per voi indugiare più a lungo su questo monte. 7 Giratevi, e viaggiate verso Arad e Hormah, e salite al monte degli Amorrei; e per le dimore di Ammon, Moab, e Gebala, nelle pianure delle foreste, nelle zone di montagna e nella valle, e dal sud sulla riva del mare, Ashkelon e Kiserin, la terra del Kenaaniti fino Kaldohi, ed al Libano, il luogo della montagna del santuario, sul grande fiume, il fiume Phrat (Eufrate). 8 Vedi, Io ho dato (in mano) gli abitanti del paese davanti a te; non sarà necessario portare armi; entrerete in possesso della terra, e nominerete gli assegnatori, e lo dividerete, così come il Signore l'ha giurato ai vostri padri, ad Abraham, Izhak, e Jakob, che Egli l'avrebbe dato a loro e ai loro figli dopo di loro.
9 Io parlai a voi in quel momento, dicendo: «Noi non vi lasceremo con un solo giudice, perché io non sono in grado di sopportare voi da solo». 10 La Parola del Signore nostro Dio vi ha moltiplicati; ed ecco, voi siete oggi una moltitudine come le stelle del cielo. 11 Il Signore Dio dei vostri padri vi aumenti un migliaio di volte a motivo di questa mia benedizione, e vi benedica oltre la quantità che Egli vi ha detto. 12 Ma come posso da solo sostenere la fatica, la vostra sensualità, i vostri cattivi pensieri, le vostre parole di lotta, la vostra offerta di uno shekel per due? 13 Presentate, allora, di mezzo a voi saggi, prudenti nel loro pensiero, uomini pieni di saggezza, dalle vostre tribù, e io li nominerò capi su di voi. 14 E voi mi rispondeste e diceste: La cosa che hai detto, per noi è giusta da fare. 15 Allora presi i capi delle vostre tribù, e li indussi cortesemente con le parole; saggi, maestri di conoscenza, ma prudenti nei loro pensieri, non trovato; [3] e ho nominato loro capi su di voi, rabbani (רבני - capi) di migliaia, di centinaia, di cinquanta; dodicimila rabbani di decine, sei miriadi, condottieri delle vostre tribù. 16 E io incaricai i vostri giudici in quel momento con degli ordini per il giudizio, dicendo: «Così ascolterete i vostri fratelli che non possa (essere permesso di) dire tutte le sue parole, mentre un altro è costretto a ridurre le sue parole facendole brevi»; e così darete ascolto alle loro parole, così che possa essere impossibile per voi non giudicarli, e pronunciare la propria sentenza nella verità, e di risolvere (una questione) completamente tra un uomo e suo fratello, e tra chi assume parole di contenzioso. 17 Non avrai rispetto delle persone in un giudizio; si udranno piccole parole, oltre a quelle grandi, e non abbiate paura davanti all'uomo ricco e al principe; perché un giudizio sia dal davanti al Signore, ed egli vede ogni segreto. Ma la cosa che per voi è troppo difficile portatela a me, e io l'ascolterò. 18 E in quel momento vi insegnai tutte le Dieci Parole con cui voi praticherete i giudizi sul denaro, ed i giudizi sulla vita.
19 E viaggiammo dall'Horeb, e venemmo attraverso tutto quel grande e spaventoso deserto, dove hai visto serpenti come rami, e ripugnanti scorpioni guizzanti verso di voi come frecce, sulla strada della montagna degli Amoraah, come il Signore nostro Dio ci aveva comandato , ed siamo venuti a Rekem Giah. 20 E vi dissi, voi siete venuti al monte degli Amoraah, che il Signore nostro Dio darà a noi. 21 Ecco, il Signore nostro Dio vi ha dato la terra; alzatevi e possedetela, come il Signore vostro Dio vi ha detto; non temere, non vi sgomentate (non siate incerti). 22 E tutti voi veniste da me come un sol corpo, e diceste: «Invieremo gli uomini davanti a noi ad esaminare la terra per noi, e ci diranno per quale via andremo fino ad essa, e le città in cui dovremmo entrare». 23 E la cosa fu giusta ai miei occhi; e presi per voi dodici uomini scelti, uno per tribù, 24 ed essi si girarono e salirono sul monte, e andarono al torrente di Ethkela, e lo esplorarono. [GERUSALEMME. 24 Ed essi si prepararono, salirono verso la montagna, ed andarono al torrente delle uve, e lo osservarono.] 25 E presero in mano dei prodotti della terra e ce li portarono. E ci fecero il racconto; e Kaleb e Jehoshua dissero: «Il paese che il Signore nostro Dio ci ha dato è buono». 26 Ma voi non foste disposti ad andare, ma credeste alle parole dei dieci malvagi, e vi ribellaste alla Parola del Signore Dio vostro. 27 E piangeste nelle vostre tende, prendendo i vostri figli e le vostre figlie sul seno, dicendo: «Guai a voi, voi quelli colpiti! domani voi sarete uccisi. Perché il Signore ci odia, ci ha fatto uscire dal paese di Mizraim, per darci in mano agli Amoraah e per sterminarci? 28 Come possiamo salire?». I nostri fratelli hanno sciolto i nostri cuori, dicendo: «Quel popolo è più grande e più potente di noi; le loro città sono molto vaste e murate per l'altezza del cielo, e abbiamo visto lì anche i figli di Ephron il gigante».
29 E vi dissi: «Non vi dividete, e non abbiate paura di loro: 30 la Parola del Signore, vostro Dio, che vi precede sarà Lui stesso a combattere per voi, secondo tutto ciò che ha fatto per voi in Mizraim davanti ai vostri occhi. 31 E nel deserto, dove tu hai visto serpenti pieni di veleno mortale che bruciano, il Signore vostro Dio, ti ha portato sulle nuvole gloriose della Sua Shekinah, come un uomo porta suo figlio, per tutto il cammino che avete fatto, finché non siete arrivati a questo luogo». 32 Ma in questa cosa non avete creduto nella Parola del Signore, vostro Dio, 33 che vi ha guidato andando avanti nella via per preparare per voi il luogo dei vostri accampamenti, nella colonna di fuoco di notte per illuminarvi nella via in cui voi dovevate andare, e in una colonna di nuvola di giorno. 34 E la voce delle vostre parole è stata udita davanti al Signore, e fu disgustato e fece giuramento dicendo: 35 «Nessuno degli uomini di questa malvagia generazione vedrà il buon paese che ho giurato di dare ai loro padri, 36 ad eccezione di Kaleb bar Jefunneh, che lo vedrà, e al quale darò la buona terra, la terra di Hebron attraverso il quale camminava, e ai suoi figli, perché ha seguito con integrità il timore del Signore. 37 Anche contro di me c'era disgusto di fronte al Signore sul vostro conto, dicendo: «Anche tu non andrai là; 38 Jehoshua bar Nun, che serviva nella tua casa di istruzione, sarà lui che andrà là: rafforzatelo, perché sarà lui quello che vi farà possedere Israele. 39 Ma i vostri piccoli, di cui avete detto, essi saranno una preda, e i vostri figli, che ancora non distinguono tra il bene e il male, essi v'entreranno: darò a loro, ed essi l'avranno in possesso come un'eredità. 40 Quanto a voi, voltatevi, e andate (di nuovo) nel deserto, in direzione del Mare dei giunchi». 41 Allora voi rispondeste, e mi diceste: «Abbiamo peccato davanti al Signore; noi saliremo e combatteremo secondo tutto ciò che il Signore nostro Dio ci ha ordinato». E si cinse di ogni uomo le braccia e cominciò a salire la montagna. 42 Ma il Signore mi disse: Di' loro: «Non salite, e non preparatevi alla battaglia, perché la Mia Shekinah non esce in mezzo a voi; perché non siate schiacciati davanti ai vostri nemici». 43 Ed io parlai con voi, ma voi non mi obbediste, ma siete stati ribelli contro la Parola del Signore, e avete agito perfidamente, e siete andati fino alla montagna. 44 E gli Amoraah che abitavano in quel monte uscirono e vennero contro di voi, e vi inseguirono, come si cacciano e distruggono i calabroni, e vi percossero da Gebal fino Corma. [GERUSALEMME. 44 E vi inseguirono come vengono inseguite le api e vi uccisero in Gebal fino alla distruzione] 45 E voi ritornaste e piangeste davanti al Signore: Ma il Signore non ricevette le vostre preghiere, non ascoltò le vostre parole. 46 Così voi dimoraste in Rekem molti giorni, in base ai giorni del vostro dimorare.
Cap. II. 1 E tornando indietro viaggiammo nel deserto, per la via del Mare di Suph, come il Signore mi aveva ordinato, e girammo intorno al Monte Gebal per molti giorni». 2 E il Signore mi parlò dicendo: 3 «E' sufficiente per voi aver indugiato intorno a questa montagna: girate a nord 4 e comanda al popolo, dicendo: «Voi state per passare il confine dei vostri fratelli, i figli di Esaù, che abitano in Gebala, essi avranno paura di voi; 5 siate molto attenti dunque a non provocarli; perché della loro terra Io non vi ho dato tanto quanto la pianta del piede; perché Io ho dato il monte Gebal in eredità a Esaù a causa dell'onore che ha fatto a suo padre». 6 Voi dovrete acquistare provviste fresche da loro con l'argento, perché possiate mangiare, e dovrete comprare l'acqua da bere con argento. Fare attenzione a non irritarli: 7 perché il Signore vostro Dio vi ha benedetto in tutte le opere delle vostre mani, Egli ha soddisfatto le vostre necessità nel vostro cammino nel grande deserto; questi quarant'anni la Parola del Signore vostro Dio è stata il vostro aiuto; voi non siete stati bisognosi di niente.
8 Così noi passammo dai nostri fratelli, i figli di Esaù che abitano in Gebala, per Elath e la fortezza di Tarnegola e voltandoci e siamo andati per la via del deserto di Moab». [GERUSALEMME . 8 Così siamo passati dai nostri fratelli, i figli di Esaù che abitano in Gebala, a per la via della pianura da Elath e dalla fortezza di Tarnegola, e ci siamo voltati e siamo andati per la via del deserto di Moab.] 9 E il Signore mi parlò, dicendo: »Tu non offendere i Moabai e non fare la guerra contro di loro; perché Io non vi ho dato la loro terra come eredità, perché Io ho dato Lachaiath come possesso ai figli di Lot. 10 Gli Emthanaia vi abitavano dall'antichità, un popolo grande e numeroso, potente come i giganti. 11 I giganti [4] che abitavano nella piana di Geyonbere sono stati ritenuti come i giganti che perirono nel diluvio; ma i Moabiti li chiamavano Emethani [5] . 12 E in Gebala abitavano i Genosaia nei tempi antichi, ed i Beni Esaù li cacciarono e li sterminarono, e vennero ad abitare al loro posto; come ha fatto Israele nel paese della loro eredità, che il Signore ha dato a loro. 13 Ora alzatevi, e passate sopra il torrente di Tarvaja. E attraversammo il torrente di Tarvaja. 14 E dai giorni in cui (dal tempo) venemmo a Rekem Giah fino a che noi attraversammo il torrente di Tarvaja, sono (passati) trentotto anni, finché tutta la generazione dei guerrieri sono stati uccisi fuori dall'accampamento, come il Signore aveva giurato a loro. 15 Ma una piaga anche da parte del Signore li aveva flagellati per consumarli dalle schiere, fino a quando non sono stati annientati.
16 E quando tutti i guerrieri, i costruttori degli alti luoghi, furono consumati morendo fuori dalle schiere, 17 il Signore parlò con me, dicendo: 18 «Voi in questo giorno passerete il confine di Moab verso Lechaiath. 19 Ma avvicinandovi verso i figli di Ammon, non li offenderete e non li provocherete alla guerra; perché Io non vi ho dato in possesso la terra dei Beni Ammon: l'ho data in eredità ai figli di Lot, per amore della giustizia di Abraham. 20 Anche questo paese era ritenuto un paese dei giganti; nell'antichità vi abitavano i giganti, e gli Ammonai li chiamano Zimthani, 21 un popolo grande e potente come giganti: ma la Parola del Signore li ha sterminati, e li ha cacciati davanti a loro, e si stabilirono al loro posto; 22 come hanno fatto i Beni Esaù che abitano in Seir: perché Egli ha sterminato gli Horai davanti a loro, e li ha cacciati, ed essi abitano nel loro posto fino ad oggi. 23 E il resto dei superstiti dei Kenaanah, che abitavano nelle città di Dephia a Gaza, i Kapotkai che sono usciti da Kapotkaia li ha sterminati, e vennero ad abitare al loro posto. 24 Alzatevi, riprendete il vostro viaggio, e passate sopra il fiume Arnona; ecco, Io ho consegnato nelle vostre mani Sihon re di Heshbon e gli Amoraah, e la loro terra: Comincia a scacciarli, ed a provocarli per fare la guerra. 25 Oggi comincerò a mettere il terrore di voi e la paura sui volti di tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli che udranno l'annuncio della tua virtù, che il sole e la luna si sono fermati e hanno smesso di parlare (la loro) canzone per lo spazio di un giorno e mezzo, in piedi ancora nella loro dimora fino a quando avrai fatto battaglia con Sicon; e dovranno rabbrividire e tremare davanti a voi».
26 Ed io mandai messaggeri da Nehardea, che è presso il deserto di Kedemoth, a Sihon, re degli Amorrei, con parole di pace, dicendo: 27 «Vorrei passare per il tuo paese; andrò per la via in cui vi è la strada battuta; io non me ne allontanerò verso la mano destra o sinistra per fare un danno a te. 28 Io comprerò provvigioni fresche da mangiare con argento, e tu mi darai l'acqua per bere in cambio dell'argento; passerò solo attraverso: 29 come dai Beni Esaù, che abitano in Gebal, ed i Moabai, che abitano in Lechaiath (ugualmente) hanno fatto con me, fino al momento in cui io passerò il Jardena per entrare nel paese che il Signore nostro Dio ci dà». 30 Ma Sihon, re di Heshbon non fu disposto a permetterci di passare attraverso i suoi confini; perché il Signore nostro Dio ha indurito la disposizione del suo spirito e reso ostinato il suo cuore, per consegnarlo nelle vostre mani come in questo giorno. 31 E il Signore mi disse: «Vedi, nello spazio di un sole e una luna ho iniziato a mettere Sihon e il suo paese nelle vostre mani; voi iniziate a scacciarlo fuori, per avere in eredità la sua terra».
32 E Sihon uscì incontro a noi, lui e tutto il suo popolo, per dare battaglia a Jehaz. 33 E il Signore nostro Dio lo consegnò davanti a noi, e noi lo sconfiggemmo, con i suoi figli e tutto il suo popolo. 34 E noi sottomettemmo tutte le sue città in quel momento, e distruggemmo tutte le città, gli uomini, donne e bambini, non abbiamo lasciato fuggire nessuno; 35 prendemmo solo il bestiame come preda e le spoglie delle città che sottomettemmo. 36 Da Aroer, sulla riva del fiume Arnona, e la città che è costruita nel mezzo del fiume, fino a Galaad, non vi era nessuna città troppo forte per noi, il Signore nostro Dio ha dato tutti loro davanti a noi. 37 Solo non ci siamo avvicinati alla terra dei figli di Ammon, né a qualsiasi luogo sul fiume Jobeqa, né alle città di montagna, secondo tutto ciò che il Signore nostro Dio ci aveva comandato.
Cap. III. 1 E voltandoci, siamo andati per la via di Mathnan: e Og, re di Mathnan uscì incontro a noi, lui e tutto il suo popolo, per dare battaglia in Edrehath. 2 E il Signore mi disse: «Non lo temere; perché Io l'ho consegnato nelle tue mani, tutta il suo popolo e il suo paese; e tu farai a lui quello che hai fatto a Sicon, re degli Amoraah, che abitava a Heshbon». [GERUSALEMME. 2 Quando Mosheh vide quel malvagio, tremava davanti a lui, e gli disse: «Non è egli colui che si fece beffe di nostro padre Abraham e Sarah, e disse loro: «Voi siete come alberi piantati presso una fontana d'acqua, ma non portate frutto?». Quindi il Santo, benedetto Egli sia, e che il Suo Nome sia glorificato, fece in modo perché lui li aspettasse, e prolungò per molti anni la sua vita, per mostrare a lui le generazioni, e perché lo avrebbe consegnato nelle mani dei suoi figli (di Abraham): perciò la Parola del Signore disse a Mosheh: «Non avere paura di lui, perché nelle tue mani ho dato lui e tutto il suo popolo e il suo paese, e tu farai a lui come hai fatto a Sihon, re dei Amorai, che abitava a Heshbon».] 3 Il Signore nostro Dio ha dato nelle nostre mani Og, re di Mathnan, e tutto il suo popolo; e noi li sconfiggemmo fino a che non gli rimase nessuno. 4 E noi sottomettemmo tutte le sue città in quel momento, non c'era città che non prendemmo da loro, sessanta città, tutta il confine della Targona [6] , il regno di Og in Mathnan. 5 Tutte queste città erano fortificate, circondate da alte mura, chiuse con porte e sbarre; Oltre le moltissime città aperte. [GERUSALEMME. 5 Tutte queste città erano fortificate, circondate da alte mura, porte e sbarre.] 6 E noi distruggemmo completamente le loro città: come abbiamo fatto a Sicon, re di Heshbon, quindi abbiamo distrutto in ogni città gli uomini, donne e bambini. 7 Ma di tutto il bestiame, e la preda delle città, abbiamo fatto un bottino per noi stessi. 8 E in quel momento togliemmo il potere dei due re dalla terra degli Amorai al di là del Jardena, dal torrente di Arnona al monte Hermon. 9 I Sidonai chiamano l'Hermon il Monte produttore di frutti, [7] ma gli Amorai la chiamano montagna nevosa, [8] perché la neve non cessa su di esso sia d'estate che d'inverno. [GERUSALEMME. 9 I Sidonai chiamano l'Hermon la terra che produce dei frutti, ma gli Amorai chiamano il paese che moltiplica i frutti dell'albero.] 10 Tutte le città della pianura, e tutto Galaad, e tutto Mathnan, fino Selukia e Edrehi, città del regno di Og in Mathnan. 11 Poiché Og, re di Mathnan è rimasto l'unico superstite dei giganti che perirono nel diluvio. Ecco, il suo letto, era un letto di ferro; ecco, è collocato nella casa archivio in Rabbath dei Beni Ammon, nove cubiti la sua lunghezza e quattro cubiti di larghezza, nel cubito della propria (statura). [GERUSALEMME. 11 Non è forse collocato nella cittadella dei Beni Ammon?] 12 E questa terra che prendemmo in possesso in quel momento, da Aroer sino al confine del fiume, e la metà del Monte Gilead, e le città, che Io diedi alla tribù di Reuben e Gad; 13 ma la parte rimanente di Galaad, e tutto Mathnan, il regno di Og, Io diedi alla metà della tribù di Menasheh; tutto il confine della regione di Targona, e tutto Mathnan, che viene chiamata la terra dei giganti.
14 E Jair bar Menasheh prese l'intero confine della regione Targona, fino al confine di Korze e Antikiros, [GERUSALEMME. 14 Tutto il confine di Atarkona, fino al confine della città di Aphikeras,] e chiamò Mathnan con il suo proprio nome, le città di Jair, fino ad oggi. 15 Ma Io diedi Galaad a Makir. 16 Alla tribù Reuben e alla tribù Gad ho dato da Galaad al fiume Arnona, la metà della valle e il suo confine, fino al corso dello Jubeka al confine dei figli di Ammon 17 e anche la pianura, il Jardena, il confine da Genesar al mare della pianura, e la città di Tebaria, che presso il Mare di Sale, il confine dell'emissario delle acque dalle altezze d'oriente. [GERUSALEMME. 17 La pianura, il Jardena, e il confine da Ginosar al mare della pianura, il Mare di Sale, sotto il luogo dell'erompere delle ceneri da est.] 18 E io vi comandai, alla tribù di Reuben, e di Gad , e alla mezza tribù di Menasheh, in quel tempo, dicendo: «Il Signore vostro Dio vi ha dato questo paese in possesso; ma voi dovrete andare oltre armati davanti ai vostri fratelli, ognuno cinto (armato) per le schiere. 19 Solo le vostre mogli, i vostri bambini e il vostro bestiame, (perché so che avete molto bestiame) rimarranno nelle città che vi ho dato, 20 fino al momento in cui il Signore avrà dato riposo ai vostri fratelli, come a voi, perché anche loro possano possedere quella terra che il Signore vostro Dio ha dato a voi; Allora voi tornerete ognuno alla sua eredità che Io vi ho dato».
21 Ed io ho dato istruzioni a Jehoshua in quel momento, dicendo: «I tuoi occhi hanno veduto tutto quello che il Signore tuo Dio ha fatto a questi due re; così farà il Signore a tutti i regni su cui tu stai per passare sopra. 22 Non li temete, perché la Parola del Signore, vostro Dio combatte per voi».
NOTE:
[1] In alternativa, "rimprovero".
[2] In alternativa, "strade".
[3] Lo ashkachith .
[4] Gibbaraia . - Ebr. Rephaim .
[5] In alternativa, Emthani , "Formidable".
[6] Traconitide, "ruvido o roccioso."
[7] In alternativa, "il monte le cui produzioni sono i frutti".
[8] Tor Talga . Il nome arabo attuale è Jebel Thelj .
DEL TARGUM PALESTINESE SUL SEPHER HADDEBARIM O DEUTERONOMIO
(Con frammenti del Targum di Gerusalemme)
SEZIONE XLIV DELLA TORAH
TITOLO DEBARIM. (Parole)
Cap. I. 1 Queste sono le parole di monito [1] , con cui Mosheh parlò a tutto Israele. Li riunì insieme a lui mentre erano al di là del Jardena, e rispondendo disse loro:
«Non è forse nel deserto alla montagna del Sinai che la legge è stata data a voi? e nelle pianure di Moab, vi è stato fatto comprendere quanti miracoli e segni il Santo, benedetto Egli sia, aveva fatto per voi, dal momento che avete oltrepassato il confine del Mare dei giunchi, dove ha fatto per voi una strada per ognuna delle vostre tribù. Ma voi avete rifiutato la sua Parola, e avete fatto una provocazione davanti a Lui, in Pharan, a causa delle parole delle spie, e messo insieme parole di menzogna contro di Lui, e mormoraste a causa della manna, che Egli aveva fatto scendere per voi, bianca dai cieli; in Hazeroth voi richiedeste della carne, e vi siete resi meritevoli di perire di mezzo al mondo, ma per la memoria a vostro favore, del merito dei vostri padri giusti, il tabernacolo del convegno, e l'arca dell'alleanza, e gli arredi sacri che aveva coperto d'oro puro, fece l'espiazione per voi a causa del peccato del vitello d'oro. 2 Si tratta di un viaggio di (solo) undici giorni dall'Horeb, per la via del monte Gebal fino Rekem Giah; ma poiché avete rifiutato e provocato il Signore alla collera, vi è stato ritardato di quarant'anni».
3 E fu alla fine dei quaranta anni, nell'undicesimo mese, il mese di Shebat, il primo giorno del mese, che Mosheh parlò con i figli d'Israele, secondo quanto il Signore gli aveva dato come comandamento per loro.
[GERUSALEMME. 1 Queste sono le parole che Mosheh, disse a tutto Israele, rimproverandoli, mentre erano ancora accampati al di là del Jardena. Mosheh ribadendo, disse loro: «Non era forse nel deserto al Monte Sinai, che la legge è stata data a voi? e nelle pianure di Moab vi è stato mostrato quali miracoli e prodigi la Parola del Signore aveva fatto per voi. Quando eravate al Mare dei giunchi (Lett. delle erbacce), il mare è stato diviso davanti a te, e non vi sono stati fatti dodici passaggi, [2] per una via (un sentiero) per ogni tribù. Eppure Lo avete provocato presso il mare e vi siete ribellati al Mare di Suph. A causa della questione degli esploratori che erano stati mandati dal deserto di Pharan, la sentenza (uscì) contro di voi, che non sareste entrati nel paese d'Israele; e a causa della manna, della quale avete detto, la nostra anima è afflitta da questo pane, che da mangiare è troppo leggero, i serpenti sono stati lasciati liberi su di voi; e in Hatseroth dove sono caduti cadaveri a causa della carne, e a causa del vitello che avevate fatto, Egli avrebbe detto nella Sua Parola di distruggervi, se non fosse stato memore del patto che ha giurato ai tuoi padri, Abraham, Izhak, e Jakob, e del tabernacolo del convegno che avevate fatto al Suo Nome, e l'arca dell'alleanza del Signore, e dei vostri olocausti in mezzo (tra il tabernacolo e l'arca), che voi ricopriste con oro purificato. 2 Dal Monte Horeb è un viaggio di undici giorni, per la via del monte Gebal fino Rekem Giah; ancora, perché avete peccato e provocato l'ira di fronte a Lui, siete stati rallentati, e siete stati in cammino per quarant'anni. Ed questo fu alla fine dei quarant'anni».]
4 Dopo aver colpito Sihon, re degli Amorrei, che abitava in Heshbon, e Og, re di Mathnan, che abitava a Astarvata in Edrehath, 5 al di là del Jardena, nel paese di Moab, Mosheh incominciò a esporre le parole di questa legge, dicendo: «Il Signore nostro Dio parlò con noi (e non io, dalla mia mente) sull'Horeb, dicendo: 6 «E' sufficiente per voi, ed è stato vantaggioso fino a questo momento (durante) il quale avete voi ricevuto la legge, e avete costruito il tabernacolo ed i suoi vasi, e avete nominato i vostri capi su di voi; ma ora sarebbe male per voi indugiare più a lungo su questo monte. 7 Giratevi, e viaggiate verso Arad e Hormah, e salite al monte degli Amorrei; e per le dimore di Ammon, Moab, e Gebala, nelle pianure delle foreste, nelle zone di montagna e nella valle, e dal sud sulla riva del mare, Ashkelon e Kiserin, la terra del Kenaaniti fino Kaldohi, ed al Libano, il luogo della montagna del santuario, sul grande fiume, il fiume Phrat (Eufrate). 8 Vedi, Io ho dato (in mano) gli abitanti del paese davanti a te; non sarà necessario portare armi; entrerete in possesso della terra, e nominerete gli assegnatori, e lo dividerete, così come il Signore l'ha giurato ai vostri padri, ad Abraham, Izhak, e Jakob, che Egli l'avrebbe dato a loro e ai loro figli dopo di loro.
9 Io parlai a voi in quel momento, dicendo: «Noi non vi lasceremo con un solo giudice, perché io non sono in grado di sopportare voi da solo». 10 La Parola del Signore nostro Dio vi ha moltiplicati; ed ecco, voi siete oggi una moltitudine come le stelle del cielo. 11 Il Signore Dio dei vostri padri vi aumenti un migliaio di volte a motivo di questa mia benedizione, e vi benedica oltre la quantità che Egli vi ha detto. 12 Ma come posso da solo sostenere la fatica, la vostra sensualità, i vostri cattivi pensieri, le vostre parole di lotta, la vostra offerta di uno shekel per due? 13 Presentate, allora, di mezzo a voi saggi, prudenti nel loro pensiero, uomini pieni di saggezza, dalle vostre tribù, e io li nominerò capi su di voi. 14 E voi mi rispondeste e diceste: La cosa che hai detto, per noi è giusta da fare. 15 Allora presi i capi delle vostre tribù, e li indussi cortesemente con le parole; saggi, maestri di conoscenza, ma prudenti nei loro pensieri, non trovato; [3] e ho nominato loro capi su di voi, rabbani (רבני - capi) di migliaia, di centinaia, di cinquanta; dodicimila rabbani di decine, sei miriadi, condottieri delle vostre tribù. 16 E io incaricai i vostri giudici in quel momento con degli ordini per il giudizio, dicendo: «Così ascolterete i vostri fratelli che non possa (essere permesso di) dire tutte le sue parole, mentre un altro è costretto a ridurre le sue parole facendole brevi»; e così darete ascolto alle loro parole, così che possa essere impossibile per voi non giudicarli, e pronunciare la propria sentenza nella verità, e di risolvere (una questione) completamente tra un uomo e suo fratello, e tra chi assume parole di contenzioso. 17 Non avrai rispetto delle persone in un giudizio; si udranno piccole parole, oltre a quelle grandi, e non abbiate paura davanti all'uomo ricco e al principe; perché un giudizio sia dal davanti al Signore, ed egli vede ogni segreto. Ma la cosa che per voi è troppo difficile portatela a me, e io l'ascolterò. 18 E in quel momento vi insegnai tutte le Dieci Parole con cui voi praticherete i giudizi sul denaro, ed i giudizi sulla vita.
19 E viaggiammo dall'Horeb, e venemmo attraverso tutto quel grande e spaventoso deserto, dove hai visto serpenti come rami, e ripugnanti scorpioni guizzanti verso di voi come frecce, sulla strada della montagna degli Amoraah, come il Signore nostro Dio ci aveva comandato , ed siamo venuti a Rekem Giah. 20 E vi dissi, voi siete venuti al monte degli Amoraah, che il Signore nostro Dio darà a noi. 21 Ecco, il Signore nostro Dio vi ha dato la terra; alzatevi e possedetela, come il Signore vostro Dio vi ha detto; non temere, non vi sgomentate (non siate incerti). 22 E tutti voi veniste da me come un sol corpo, e diceste: «Invieremo gli uomini davanti a noi ad esaminare la terra per noi, e ci diranno per quale via andremo fino ad essa, e le città in cui dovremmo entrare». 23 E la cosa fu giusta ai miei occhi; e presi per voi dodici uomini scelti, uno per tribù, 24 ed essi si girarono e salirono sul monte, e andarono al torrente di Ethkela, e lo esplorarono. [GERUSALEMME. 24 Ed essi si prepararono, salirono verso la montagna, ed andarono al torrente delle uve, e lo osservarono.] 25 E presero in mano dei prodotti della terra e ce li portarono. E ci fecero il racconto; e Kaleb e Jehoshua dissero: «Il paese che il Signore nostro Dio ci ha dato è buono». 26 Ma voi non foste disposti ad andare, ma credeste alle parole dei dieci malvagi, e vi ribellaste alla Parola del Signore Dio vostro. 27 E piangeste nelle vostre tende, prendendo i vostri figli e le vostre figlie sul seno, dicendo: «Guai a voi, voi quelli colpiti! domani voi sarete uccisi. Perché il Signore ci odia, ci ha fatto uscire dal paese di Mizraim, per darci in mano agli Amoraah e per sterminarci? 28 Come possiamo salire?». I nostri fratelli hanno sciolto i nostri cuori, dicendo: «Quel popolo è più grande e più potente di noi; le loro città sono molto vaste e murate per l'altezza del cielo, e abbiamo visto lì anche i figli di Ephron il gigante».
29 E vi dissi: «Non vi dividete, e non abbiate paura di loro: 30 la Parola del Signore, vostro Dio, che vi precede sarà Lui stesso a combattere per voi, secondo tutto ciò che ha fatto per voi in Mizraim davanti ai vostri occhi. 31 E nel deserto, dove tu hai visto serpenti pieni di veleno mortale che bruciano, il Signore vostro Dio, ti ha portato sulle nuvole gloriose della Sua Shekinah, come un uomo porta suo figlio, per tutto il cammino che avete fatto, finché non siete arrivati a questo luogo». 32 Ma in questa cosa non avete creduto nella Parola del Signore, vostro Dio, 33 che vi ha guidato andando avanti nella via per preparare per voi il luogo dei vostri accampamenti, nella colonna di fuoco di notte per illuminarvi nella via in cui voi dovevate andare, e in una colonna di nuvola di giorno. 34 E la voce delle vostre parole è stata udita davanti al Signore, e fu disgustato e fece giuramento dicendo: 35 «Nessuno degli uomini di questa malvagia generazione vedrà il buon paese che ho giurato di dare ai loro padri, 36 ad eccezione di Kaleb bar Jefunneh, che lo vedrà, e al quale darò la buona terra, la terra di Hebron attraverso il quale camminava, e ai suoi figli, perché ha seguito con integrità il timore del Signore. 37 Anche contro di me c'era disgusto di fronte al Signore sul vostro conto, dicendo: «Anche tu non andrai là; 38 Jehoshua bar Nun, che serviva nella tua casa di istruzione, sarà lui che andrà là: rafforzatelo, perché sarà lui quello che vi farà possedere Israele. 39 Ma i vostri piccoli, di cui avete detto, essi saranno una preda, e i vostri figli, che ancora non distinguono tra il bene e il male, essi v'entreranno: darò a loro, ed essi l'avranno in possesso come un'eredità. 40 Quanto a voi, voltatevi, e andate (di nuovo) nel deserto, in direzione del Mare dei giunchi». 41 Allora voi rispondeste, e mi diceste: «Abbiamo peccato davanti al Signore; noi saliremo e combatteremo secondo tutto ciò che il Signore nostro Dio ci ha ordinato». E si cinse di ogni uomo le braccia e cominciò a salire la montagna. 42 Ma il Signore mi disse: Di' loro: «Non salite, e non preparatevi alla battaglia, perché la Mia Shekinah non esce in mezzo a voi; perché non siate schiacciati davanti ai vostri nemici». 43 Ed io parlai con voi, ma voi non mi obbediste, ma siete stati ribelli contro la Parola del Signore, e avete agito perfidamente, e siete andati fino alla montagna. 44 E gli Amoraah che abitavano in quel monte uscirono e vennero contro di voi, e vi inseguirono, come si cacciano e distruggono i calabroni, e vi percossero da Gebal fino Corma. [GERUSALEMME. 44 E vi inseguirono come vengono inseguite le api e vi uccisero in Gebal fino alla distruzione] 45 E voi ritornaste e piangeste davanti al Signore: Ma il Signore non ricevette le vostre preghiere, non ascoltò le vostre parole. 46 Così voi dimoraste in Rekem molti giorni, in base ai giorni del vostro dimorare.
Cap. II. 1 E tornando indietro viaggiammo nel deserto, per la via del Mare di Suph, come il Signore mi aveva ordinato, e girammo intorno al Monte Gebal per molti giorni». 2 E il Signore mi parlò dicendo: 3 «E' sufficiente per voi aver indugiato intorno a questa montagna: girate a nord 4 e comanda al popolo, dicendo: «Voi state per passare il confine dei vostri fratelli, i figli di Esaù, che abitano in Gebala, essi avranno paura di voi; 5 siate molto attenti dunque a non provocarli; perché della loro terra Io non vi ho dato tanto quanto la pianta del piede; perché Io ho dato il monte Gebal in eredità a Esaù a causa dell'onore che ha fatto a suo padre». 6 Voi dovrete acquistare provviste fresche da loro con l'argento, perché possiate mangiare, e dovrete comprare l'acqua da bere con argento. Fare attenzione a non irritarli: 7 perché il Signore vostro Dio vi ha benedetto in tutte le opere delle vostre mani, Egli ha soddisfatto le vostre necessità nel vostro cammino nel grande deserto; questi quarant'anni la Parola del Signore vostro Dio è stata il vostro aiuto; voi non siete stati bisognosi di niente.
8 Così noi passammo dai nostri fratelli, i figli di Esaù che abitano in Gebala, per Elath e la fortezza di Tarnegola e voltandoci e siamo andati per la via del deserto di Moab». [GERUSALEMME . 8 Così siamo passati dai nostri fratelli, i figli di Esaù che abitano in Gebala, a per la via della pianura da Elath e dalla fortezza di Tarnegola, e ci siamo voltati e siamo andati per la via del deserto di Moab.] 9 E il Signore mi parlò, dicendo: »Tu non offendere i Moabai e non fare la guerra contro di loro; perché Io non vi ho dato la loro terra come eredità, perché Io ho dato Lachaiath come possesso ai figli di Lot. 10 Gli Emthanaia vi abitavano dall'antichità, un popolo grande e numeroso, potente come i giganti. 11 I giganti [4] che abitavano nella piana di Geyonbere sono stati ritenuti come i giganti che perirono nel diluvio; ma i Moabiti li chiamavano Emethani [5] . 12 E in Gebala abitavano i Genosaia nei tempi antichi, ed i Beni Esaù li cacciarono e li sterminarono, e vennero ad abitare al loro posto; come ha fatto Israele nel paese della loro eredità, che il Signore ha dato a loro. 13 Ora alzatevi, e passate sopra il torrente di Tarvaja. E attraversammo il torrente di Tarvaja. 14 E dai giorni in cui (dal tempo) venemmo a Rekem Giah fino a che noi attraversammo il torrente di Tarvaja, sono (passati) trentotto anni, finché tutta la generazione dei guerrieri sono stati uccisi fuori dall'accampamento, come il Signore aveva giurato a loro. 15 Ma una piaga anche da parte del Signore li aveva flagellati per consumarli dalle schiere, fino a quando non sono stati annientati.
16 E quando tutti i guerrieri, i costruttori degli alti luoghi, furono consumati morendo fuori dalle schiere, 17 il Signore parlò con me, dicendo: 18 «Voi in questo giorno passerete il confine di Moab verso Lechaiath. 19 Ma avvicinandovi verso i figli di Ammon, non li offenderete e non li provocherete alla guerra; perché Io non vi ho dato in possesso la terra dei Beni Ammon: l'ho data in eredità ai figli di Lot, per amore della giustizia di Abraham. 20 Anche questo paese era ritenuto un paese dei giganti; nell'antichità vi abitavano i giganti, e gli Ammonai li chiamano Zimthani, 21 un popolo grande e potente come giganti: ma la Parola del Signore li ha sterminati, e li ha cacciati davanti a loro, e si stabilirono al loro posto; 22 come hanno fatto i Beni Esaù che abitano in Seir: perché Egli ha sterminato gli Horai davanti a loro, e li ha cacciati, ed essi abitano nel loro posto fino ad oggi. 23 E il resto dei superstiti dei Kenaanah, che abitavano nelle città di Dephia a Gaza, i Kapotkai che sono usciti da Kapotkaia li ha sterminati, e vennero ad abitare al loro posto. 24 Alzatevi, riprendete il vostro viaggio, e passate sopra il fiume Arnona; ecco, Io ho consegnato nelle vostre mani Sihon re di Heshbon e gli Amoraah, e la loro terra: Comincia a scacciarli, ed a provocarli per fare la guerra. 25 Oggi comincerò a mettere il terrore di voi e la paura sui volti di tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli che udranno l'annuncio della tua virtù, che il sole e la luna si sono fermati e hanno smesso di parlare (la loro) canzone per lo spazio di un giorno e mezzo, in piedi ancora nella loro dimora fino a quando avrai fatto battaglia con Sicon; e dovranno rabbrividire e tremare davanti a voi».
26 Ed io mandai messaggeri da Nehardea, che è presso il deserto di Kedemoth, a Sihon, re degli Amorrei, con parole di pace, dicendo: 27 «Vorrei passare per il tuo paese; andrò per la via in cui vi è la strada battuta; io non me ne allontanerò verso la mano destra o sinistra per fare un danno a te. 28 Io comprerò provvigioni fresche da mangiare con argento, e tu mi darai l'acqua per bere in cambio dell'argento; passerò solo attraverso: 29 come dai Beni Esaù, che abitano in Gebal, ed i Moabai, che abitano in Lechaiath (ugualmente) hanno fatto con me, fino al momento in cui io passerò il Jardena per entrare nel paese che il Signore nostro Dio ci dà». 30 Ma Sihon, re di Heshbon non fu disposto a permetterci di passare attraverso i suoi confini; perché il Signore nostro Dio ha indurito la disposizione del suo spirito e reso ostinato il suo cuore, per consegnarlo nelle vostre mani come in questo giorno. 31 E il Signore mi disse: «Vedi, nello spazio di un sole e una luna ho iniziato a mettere Sihon e il suo paese nelle vostre mani; voi iniziate a scacciarlo fuori, per avere in eredità la sua terra».
32 E Sihon uscì incontro a noi, lui e tutto il suo popolo, per dare battaglia a Jehaz. 33 E il Signore nostro Dio lo consegnò davanti a noi, e noi lo sconfiggemmo, con i suoi figli e tutto il suo popolo. 34 E noi sottomettemmo tutte le sue città in quel momento, e distruggemmo tutte le città, gli uomini, donne e bambini, non abbiamo lasciato fuggire nessuno; 35 prendemmo solo il bestiame come preda e le spoglie delle città che sottomettemmo. 36 Da Aroer, sulla riva del fiume Arnona, e la città che è costruita nel mezzo del fiume, fino a Galaad, non vi era nessuna città troppo forte per noi, il Signore nostro Dio ha dato tutti loro davanti a noi. 37 Solo non ci siamo avvicinati alla terra dei figli di Ammon, né a qualsiasi luogo sul fiume Jobeqa, né alle città di montagna, secondo tutto ciò che il Signore nostro Dio ci aveva comandato.
Cap. III. 1 E voltandoci, siamo andati per la via di Mathnan: e Og, re di Mathnan uscì incontro a noi, lui e tutto il suo popolo, per dare battaglia in Edrehath. 2 E il Signore mi disse: «Non lo temere; perché Io l'ho consegnato nelle tue mani, tutta il suo popolo e il suo paese; e tu farai a lui quello che hai fatto a Sicon, re degli Amoraah, che abitava a Heshbon». [GERUSALEMME. 2 Quando Mosheh vide quel malvagio, tremava davanti a lui, e gli disse: «Non è egli colui che si fece beffe di nostro padre Abraham e Sarah, e disse loro: «Voi siete come alberi piantati presso una fontana d'acqua, ma non portate frutto?». Quindi il Santo, benedetto Egli sia, e che il Suo Nome sia glorificato, fece in modo perché lui li aspettasse, e prolungò per molti anni la sua vita, per mostrare a lui le generazioni, e perché lo avrebbe consegnato nelle mani dei suoi figli (di Abraham): perciò la Parola del Signore disse a Mosheh: «Non avere paura di lui, perché nelle tue mani ho dato lui e tutto il suo popolo e il suo paese, e tu farai a lui come hai fatto a Sihon, re dei Amorai, che abitava a Heshbon».] 3 Il Signore nostro Dio ha dato nelle nostre mani Og, re di Mathnan, e tutto il suo popolo; e noi li sconfiggemmo fino a che non gli rimase nessuno. 4 E noi sottomettemmo tutte le sue città in quel momento, non c'era città che non prendemmo da loro, sessanta città, tutta il confine della Targona [6] , il regno di Og in Mathnan. 5 Tutte queste città erano fortificate, circondate da alte mura, chiuse con porte e sbarre; Oltre le moltissime città aperte. [GERUSALEMME. 5 Tutte queste città erano fortificate, circondate da alte mura, porte e sbarre.] 6 E noi distruggemmo completamente le loro città: come abbiamo fatto a Sicon, re di Heshbon, quindi abbiamo distrutto in ogni città gli uomini, donne e bambini. 7 Ma di tutto il bestiame, e la preda delle città, abbiamo fatto un bottino per noi stessi. 8 E in quel momento togliemmo il potere dei due re dalla terra degli Amorai al di là del Jardena, dal torrente di Arnona al monte Hermon. 9 I Sidonai chiamano l'Hermon il Monte produttore di frutti, [7] ma gli Amorai la chiamano montagna nevosa, [8] perché la neve non cessa su di esso sia d'estate che d'inverno. [GERUSALEMME. 9 I Sidonai chiamano l'Hermon la terra che produce dei frutti, ma gli Amorai chiamano il paese che moltiplica i frutti dell'albero.] 10 Tutte le città della pianura, e tutto Galaad, e tutto Mathnan, fino Selukia e Edrehi, città del regno di Og in Mathnan. 11 Poiché Og, re di Mathnan è rimasto l'unico superstite dei giganti che perirono nel diluvio. Ecco, il suo letto, era un letto di ferro; ecco, è collocato nella casa archivio in Rabbath dei Beni Ammon, nove cubiti la sua lunghezza e quattro cubiti di larghezza, nel cubito della propria (statura). [GERUSALEMME. 11 Non è forse collocato nella cittadella dei Beni Ammon?] 12 E questa terra che prendemmo in possesso in quel momento, da Aroer sino al confine del fiume, e la metà del Monte Gilead, e le città, che Io diedi alla tribù di Reuben e Gad; 13 ma la parte rimanente di Galaad, e tutto Mathnan, il regno di Og, Io diedi alla metà della tribù di Menasheh; tutto il confine della regione di Targona, e tutto Mathnan, che viene chiamata la terra dei giganti.
14 E Jair bar Menasheh prese l'intero confine della regione Targona, fino al confine di Korze e Antikiros, [GERUSALEMME. 14 Tutto il confine di Atarkona, fino al confine della città di Aphikeras,] e chiamò Mathnan con il suo proprio nome, le città di Jair, fino ad oggi. 15 Ma Io diedi Galaad a Makir. 16 Alla tribù Reuben e alla tribù Gad ho dato da Galaad al fiume Arnona, la metà della valle e il suo confine, fino al corso dello Jubeka al confine dei figli di Ammon 17 e anche la pianura, il Jardena, il confine da Genesar al mare della pianura, e la città di Tebaria, che presso il Mare di Sale, il confine dell'emissario delle acque dalle altezze d'oriente. [GERUSALEMME. 17 La pianura, il Jardena, e il confine da Ginosar al mare della pianura, il Mare di Sale, sotto il luogo dell'erompere delle ceneri da est.] 18 E io vi comandai, alla tribù di Reuben, e di Gad , e alla mezza tribù di Menasheh, in quel tempo, dicendo: «Il Signore vostro Dio vi ha dato questo paese in possesso; ma voi dovrete andare oltre armati davanti ai vostri fratelli, ognuno cinto (armato) per le schiere. 19 Solo le vostre mogli, i vostri bambini e il vostro bestiame, (perché so che avete molto bestiame) rimarranno nelle città che vi ho dato, 20 fino al momento in cui il Signore avrà dato riposo ai vostri fratelli, come a voi, perché anche loro possano possedere quella terra che il Signore vostro Dio ha dato a voi; Allora voi tornerete ognuno alla sua eredità che Io vi ho dato».
21 Ed io ho dato istruzioni a Jehoshua in quel momento, dicendo: «I tuoi occhi hanno veduto tutto quello che il Signore tuo Dio ha fatto a questi due re; così farà il Signore a tutti i regni su cui tu stai per passare sopra. 22 Non li temete, perché la Parola del Signore, vostro Dio combatte per voi».
NOTE:
[1] In alternativa, "rimprovero".
[2] In alternativa, "strade".
[3] Lo ashkachith .
[4] Gibbaraia . - Ebr. Rephaim .
[5] In alternativa, Emthani , "Formidable".
[6] Traconitide, "ruvido o roccioso."
[7] In alternativa, "il monte le cui produzioni sono i frutti".
[8] Tor Talga . Il nome arabo attuale è Jebel Thelj .