Cap. 3,23-7,11
SEZIONE XLV.
VAETHCHANAN. (Io supplicai)
Cap. III. 23 Ed io cercai misericordia in quel momento davanti al Signore, dicendo: 24 «Io supplico compassione davanti a Te, o Signore Dio: Tu hai iniziato a mostrare al tuo servo la tua grandezza e la potenza della tua mano potente; poiché tu sei Dio, e non c'è nessuno accanto a te; e la Tua gloria abita in alto nei cieli, e Tu domini sulla terra; non c'è nessuno che possa operare secondo le Tue opere o del Tuo potere. [GERUSALEMME. 23 E ho pregato e cercato misericordia in quell'ora, Mosheh parlò dicendo: 24 «Io supplico compassione davanti a Te, o Signore Dio; Tu hai iniziato».] 25 Permettimi, Ti prego, passare oltre e vedere il bel paese che è oltre il Jardena, la bella regione montuosa su cui è costruita la città di Jerusalem, e il Monte Libano, dove la Shekinah abiterà». 26 Ma il Signore era disgustato di me per causa vostra, e non ha accettato la mia preghiera; ma il Signore mi disse: «Sia sufficiente per te (Basta!); non parlare ancora una volta davanti a Me di questa cosa; 27 Vai fino alla testa (cima) della montagna, e volgi lo sguardo a ovest, a nord, a sud, e ad est, ed ecco, guarda con i tuoi occhi, perché tu non passerai questo Jardena. 28 Ma istruirai Jehoshua, lo rafforzerai e lo confermerai; poiché egli passerà davanti a questo popolo, e darà loro l'eredità della terra che tu vedi». 29 E ci fermammo nella valle, piangendo per i nostri peccati, perché abbiamo aderito agli adoratori dell'idolo di Peor. [GERUSALEMME. 29 E ci soffermammo nella valle piangendo per le nostre colpe, e confessando i nostri peccati, di quando noi eravamo stati uniti con gli adoratori dell'idolo di Baal-Peor.]
Cap. IV. 1 E ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegnerò a eseguire, perché voi possiate vivere, ed entrare ad ereditare la terra che il Signore, Dio dei vostri padri, vi dà. 2 Non aggiungerete (nulla) alle parole che io vi insegno e non toglierete, ma manterrete i comandamenti del Signore vostro Dio, che io vi comando.
3 I vostri occhi hanno visto ciò che la Parola del Signore ha fatto agli adoratori dell'idolo Peor; perché tutti gli uomini che si sono sviati dietro all'idolo Peor, il Signore tuo Dio li ha distrutti in mezzo a voi; 4 ma voi che avete aderito al culto del Signore vostro Dio, tutti voi siete vivi in questo giorno. 5 Vedete, io vi insegno leggi e prescrizioni, come il Signore Dio mi ha insegnato, perché voi le mettiate in pratica nel paese in cui voi state entrando per prenderne possesso. 6 Così le osserverai e metterai in pratica la legge; perché è la vostra saggezza e intelligenza agli occhi dei popoli, i quali vorranno ascoltare tutte queste leggi, e diranno: «Come è saggio e intelligente questo grande popolo! 7 Perché quale è il popolo così grande, per il quale il Signore è così alto con il Nome della Parola del Signore?». Ma la consuetudine di (altre) nazioni è quella di portare i loro dèi sulle spalle, perché possono sembrare che siano loro più vicini; ma non possono sentire con gli orecchi, (siano essi vicini o) o siano essi lontano; ma la Parola del Signore siede sul suo trono alto ed elevato, e ascolta la nostra preghiera che ora noi preghiamo davanti a Lui e realizza le nostre richieste. [GERUSALEMME. 7 Perché quale è il popolo che è così grande, il cui Dio è così vicino ad esso come il Signore nostro Dio è, in ogni momento in cui gridiamo a Lui, ed Egli ci risponde?] 8 E quale è il popolo che ha leggi e le sentenze giuste come tutta questa legge che ordino davanti a voi in questo giorno? 9 Solo badate a voi stessi e diligentemente mantenete le vostre anime, per non dimenticare le cose che voi vedeste con i vostri occhi al Sinai, e che non si allontanino da vostro cuore tutti i giorni della vostra vita, e voi li possiate insegnare ai vostri figli, e ai figli dei vostri figli; in modo che voi stessi possiate essere puri riguardo gli affari, 10 come nel giorno in cui siete comparsi davanti al Signore vostro Dio, sull'Horeb, nel momento in cui il Signore mi disse: «Raduna il popolo davanti a Me, perché essi possano ascoltare le Mie parole, con le quali essi impareranno a temere davanti a Me tutti i giorni che rimarranno sulla terra, e le insegnino ai loro figli». 11 E voi vi avvicinaste, e vi fermaste nella parte inferiore del monte, e il monte era tutto in fiamme, e la sua fiamma saliva fino all'altezza dei cieli, con l'oscurità, nuvole, e le ombre. 12 E il Signore parlò con voi sul monte, di mezzo al fuoco: si udì la voce della parola, ma non si vedeva alcuna sembianza, ma solo una voce che parlava. 13 Ed Egli proclamò la Sua alleanza che vi comandò di osservare; Dieci Parole che ha scritto su tavolette zaffiro.
14 E il Signore mi ha comandato in quel momento di insegnare le leggi e prescrizioni, che voi metterete in pratica nel paese che voi entrerete per possederlo. 15 Conservate dunque le vostre anime con diligenza; perché non vedeste alcuna somiglianza nel giorno in cui il Signore parlò con voi sull'Horeb di mezzo al fuoco. Siete ammoniti, 16 perché non corrompiate le vostre opere, per fare per voi stessi una immagine o figura di un idolo, la figura di maschio o femmina 17 di qualsiasi animale della terra, di un uccello che vola in aria nella distesa del cielo, 18 di qualsiasi rettile sulla terra, o di un pesce nelle acque sotto la terra. [GERUSALEMME. 18 La somiglianza di eventuali pesci che vivono nelle acque sotto la terra.] 19 E perché, quando si sollevano gli occhi verso l'altezza dei cieli, e lo sguardo verso il sole, o la luna, e le principali stelle di tutte le schiere dei cieli, ci si svia, adorandoli e servendoli; perché il Signore vostro Dio ha distribuito (o diviso) la conoscenza tra tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli. [1] 20 A voi invece la Parola del Signore vi ha preso come Propria porzione, e, vi ha fatto uscire dal fornace di ferro di Mizraim per essere per Lui un popolo di eredità come in questo giorno. [GERUSALEMME. 20 Per essere un popolo amato come un tesoro in questo giorno.]
21 Ma contro di me era grande il malcontento di fronte al Signore, a causa delle vostre parole, perché avevate mormorato per l'acqua; e giurò che non avrei dovuto passare il Jardena, né entrare nel paese che il Signore vostro Dio vi dà in eredità. 22 Ma io dovrò morire in questo paese; io non potrò passare il Jardena; ma voi passerete oltre e possederete l'eredità di quel buon paese. 23 Fate attenzione, quindi, a non dimenticare il patto del Signore, vostro Dio, che Egli ha confermato con voi, oppure farvi un'immagine, la figura di una cosa di cui il Signore vostro Dio ha comandato che voi non dovete fare. 24 Perché la Parola del Signore tuo Dio è un fuoco che consuma; il Dio geloso è un fuoco, ed Egli vendica stesso nella gelosia. [GERUSALEMME. 24 Perché il Signore tuo Dio è un fuoco divorante; il Dio geloso è un fuoco, ed Egli vendica stesso nella gelosia.]
25 Se, quando voi avrete generato figli e figli dei figli, e sarete invecchiati nel paese, voi corromperete le vostre opere, e farete per voi un'immagine o qualsiasi sembianza, e farete ciò che è male davanti al Signore per provocarlo; 26 io chiamo contro di voi in questo giorno i testimoni giurati dei cieli e della terra, perché voi perirete rapidamente dalla terra che possederete, quando voi passerete il Jardena: non si prolungheranno i vostri giorni su di essa, ma sarete completamente sterminati. 27 E il Signore vi disperderà fra le genti, e voi rimarrete come un piccolo popolo fra le nazioni fra le quali il Signore vi disperderà in cattività. 28 E voi sarete costretti a servire gli adoratori di idoli, opera delle mani dell'uomo, di legno e di pietra, che non vedono, non odono, non mangiano, non odorano. 29 Ma se voi cercherete di tornare al timore del Signore vostro Dio, voi troverete misericordia, quando voi la cercherete davanti a Lui con tutto il cuore e con tutta l'anima. 30 Quando voi soffrirete l'oppressione, e tutte queste cose scenderanno su di voi, alla fine dei giorni, e voi vi convertirete al timore del Signore vostro Dio, e obbedirete alla Sua Parola; 31 poiché il Signore nostro Dio è un Dio misericordioso; Egli non vi abbandonerà, e non vi distruggerà, non dimenticherà il patto che Egli giurò ai vostri padri.
32 Poiché chiedi ora alle generazioni che sono state dai tempi antichi, che sono state prima di te dal giorno in cui il Signore creò l'uomo sulla terra, da un capo all'altro del cielo,se ci sia stata una cosa così grande come questa, o se si è sentita una cosa simile a questa? 33 C’è mai stato un popolo che abbia udito la voce della Parola del Signore, il Dio vivente, parlare di mezzo al fuoco, come voi avete udito, ed è rimasto vivo? 34 O, come la meraviglia che il Signore ha fatto, rivelandosi per separare per Sé stesso un popolo tra un altro popolo, con segni, con miracoli, prodigi, con vittorie di battaglie, con braccio alzato, e con grandi visioni, come tutto ciò che il Signore nostro Dio ha fatto per noi in Mizraim, e che i nostri occhi hanno visto? [GERUSALEMME. 33 O quale è quel popolo o regno che ha udito ?. . . . . 34 O i segni che la Parola del Signore ha fatto, arrivando ad annunciare (che avrebbe separato) per Sé stesso un popolo fra un popolo?] 35 A te sono state mostrate queste meraviglie, perché tu possa sapere che il Signore è Dio, e non c'è nessuno accanto a lui. 36 Egli ha fatto udire la voce della Sua Parola dal cielo in alto, per darvi la disciplina con la Sua istruzione, e ti ha mostrato sulla terra il Suo gran fuoco, e ti ha fatto ascoltare le Sue parole in mezzo alla fiamma. 37 E’ perché ha amato i tuoi padri Abraham e Izhak, per cui, Egli ha soddisfazione nei figli di Jakob dopo di lui, e ha vi ha portato con la sua benignità e potenza da Mizraim, 38 per scacciare davanti a voi nazioni più grandi e più forti di voi, e darvi la loro terra in eredità come in questo giorno. 39 Sappi dunque oggi, e fissa dunque il tuo cuore su di essa, perché il Signore è Dio, la cui Shekinah abita nei cieli sopra, e regna sulla terra sotto, non c'è alcun altro accanto a Lui. 40 Dunque osserverete il suo patto, e i comandamenti che oggi vi do, perché Egli possa fare del bene a voi e ai vostri figli dopo di voi, perché voi possiate rimanere sulla terra che il Signore vostro Dio vi dà per tutti i giorni (per sempre)».
41 Ed ora, ecco, Mosheh scelse tre città al di là del Jardena, verso il sorgere del sole, 42 perché l'omicida che aveva ucciso il suo prossimo senza intenzione, senza averlo odiato ieri o prima, possa fuggire, e con la fuga in una di quelle città essergli risparmiata la vita. [GERUSALEMME. 42 Che aveva ucciso il suo prossimo involontariamente, [2] , ma non aveva covato ostilità verso di lui ieri o prima.] 43 Kevatirin nel deserto, nella regione piana, per la tribù di Reuben, e Ramatha in Gilead per la tribù di Gad, e Dabera in Mathnan per la tribù di Menasheh. 44 Questa è la proclamazione della legge che Mosheh espose davanti ai figli d'Israele [GERUSALEMME. 44 Questa è la proclamazione della legge che Mosheh espose ai figli d'Israele,] 45 e le leggi e le prescrizioni che Mosheh diede ai figli d'Israele nel momento in cui uscirono da Mizraim. 46 E Mosheh consegnò loro oltre il Jardena di fronte a Beth Peor, nel paese di Sicon, re degli Amorai, che abitava in Heshbon, e che Mosheh e i figli d'Israele sconfissero quando uscirono da Mizraim. 47 E presero possesso della sua terra e del paese di Og, re di Mathnan, i due re degli Amorai, che erano oltre il Jardena, verso oriente, 48 da Aroer sulla riva del fiume Arnon al monte della Saion, che è il Monte Nevoso; [GERUSALEMME. 48 Da Lechaiath, sul lato del fiume Arnona, fino alla montagna che da i suoi frutti, che è il monte innevato;] 49 e tutta la pianura oltre il Jardena, verso oriente, verso il mare, che si trova nella pianura sotto il sorgere delle altezze.
Cap. V. 1 E Mosheh chiamò tutto Israele, e disse loro: «Ascolta, Israele, le leggi e le norme che io espongo davanti a voi in questo giorno, perché le impariate, e le osserviate per metterle in pratica. 2 Il Signore nostro Dio confermò un'alleanza con noi sull'Horeb: 3 non è con i nostri padri che il Signore ha voluto confermare questa alleanza, ma con noi, noi che oggi siamo tutti qui vivi e stabili. 4 E' parola per parola che il Signore ha parlato con voi sul monte, di mezzo al fuoco. 5 Rimasi tra la Parola del Signore e voi in quel momento, per esporre a voi la Parola del Signore, perché avevate paura di fronte alla voce della Parola del Signore, che avete udito di mezzo al fuoco; né voi andavate verso la montagna, mentre Egli diceva: 6 «Figli di Israele, Mio popolo, Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ha creato e ti ha portato fuori libero dalla terra di Mizraim, dalla casa di servitù degli schiavi. 7 Figli d'Israele, Mio popolo, non dovrai avere nessun altro dio accanto a me. 8 Non vi farete un'immagine o una somiglianza di tutto ciò che è nei cieli sopra, o nella terra al di sotto, o nelle acque sotto la terra: 9 tu non li adorerai e non servirai davanti a loro; perché Io sono il Signore vostro Dio, un Dio geloso e vendicatore, che prende la vendetta per gelosia; che ricorda i peccati dei padri malvagi sui figli ribelli fino alla terza generazione e per la quarta di quelli che Mi odiano, quando i figli continuano a peccare dopo i loro padri; 10 ma mantiene la misericordia e la bontà per mille generazioni per i giusti che Mi amano e osservano i miei comandi e le mie leggi. 11 Figli d'Israele, Mio popolo, nessuno di voi giuri per il Nome della Parola del Signore, tuo Dio invano: perché il Signore, nel giorno del grande giudizio, non assolverà nessuno che giuri per il Suo Nome invano. 12 Figli d'Israele, Mio popolo, osserva il giorno di Shabbat, per santificarlo secondo tutto ciò che il Signore tuo Dio ha comandato. 13 Sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro, 14 ma il settimo giorno (deve essere per il) riposo e la tranquillità davanti al Signore tuo Dio; non farete nessun lavoro, né tu, né i tuoi figli, né le vostre figlie, né i tuoi servi, né le vostre ancelle, né i tuoi buoi, i vostri asini, né alcuna delle tue bestie, né i tuoi forestieri che sono in mezzo a voi; perché i servi e le serve possano aver riposo così come voi. 15 E ti ricorderai che sei stato servo nel paese di Mizraim, e che il Signore tuo Dio, ti ha salvato e ti ha liberato con una mano forte e braccio alzato; perciò il Signore tuo Dio ti ha comandato di osservare il giorno di Shabbat. 16 Figli d'Israele, Mio popolo, siate tutti solleciti nell'onorare vostro padre e vostra madre, come il Signore vostro Dio vi ha comandato, affinché siano prolungati i vostri giorni, e voi possiate trovare del bene per voi nel paese che il Signore il vostro Dio vi dà. 17 Figli d'Israele, Mio popolo, non ucciderete, né sarete complici o partecipi con chi commette omicidio, né si vedano nelle assemblee di Israele (coloro che hanno parte) con gli assassini; affinché i vostri figli non sorgano dopo di voi, e insegnino loro ad avere parte con gli assassini; perché causa della colpa dell'omicidio la spada viene sul mondo.
18 Figli d'Israele, Mio popolo, non siate adulteri, né compagni oppure partecipi con adulteri; né si vedano nelle assemblee di Israele (coloro che hanno parte) con gli adulteri, e affinché i vostri figli non sorgano dopo di voi, e insegnare anche a loro ad essere adulteri; tramite la colpa di adulterio le calamità vengono sul mondo. 19 Figli d'Israele, Mio popolo, non siate ladri, né siate compagni, né in comunione con i ladri, né si vedano nelle assemblee di Israele (coloro che hanno parte) con i ladri; perché a causa della colpa delle rapine la fame viene sul mondo. 20 Figli di Israele, Mio popolo, non testimonierete il falso, né sarete compagni o in comunione con i portatori di falsa testimonianza; né si vedano nelle assemblee di Israele (coloro che hanno parte) con falsi testimoni; perché causa della colpa dei falsi testimoni vengono le nuvole, ma la pioggia non scende, e carestia viene sul mondo. 21 Figli d'Israele, Mio popolo, non siate avari, né siate compagni o in comunione con gli avari; né si vedano nelle assemblee di Israele, chiunque (ha parte) con gli avari; perché i vostri figli non sorgano dopo di voi, e a insegnare loro a stare con gli avari. Nessuno di voi desideri la moglie del suo prossimo, né il suo campo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartiene al suo prossimo; perché a causa della colpa di bramosia di appropriarsi del comando (malkutha) per portare via la proprietà degli uomini, la schiavitù viene sul mondo».
22 Queste parole disse il Signore a tutta l'assemblea sul monte, in mezzo alla nuvola fiammeggiante ed alla nuvola oscura (alla tempesta), con una voce potente per fare un discorso divino; e la voce della Parola è stata scritta su due tavole di marmo, ed Egli le diede a me. 23 Ma quando voi avete ascoltato la voce della Parola in mezzo alla tenebra, la montagna ardente, i capi delle vostre tribù ed i vostri saggi si avvicinavano a me, 24 e dissero: «Ecco, la Parola del Signore, nostro Dio ci ha mostrato la sua gloriosa Shekinah, e la grandezza di Sua eccellenza, (tushbachteih, la Sua magnificenza,) e abbiamo sentito la voce della Sua Parola di mezzo al fuoco. In questo giorno abbiamo visto che il Signore parla con un uomo in cui è lo Spirito Santo, ed egli è rimasto vivo. 25 Ma ora, perché dovremmo morire? Perché questo grande fuoco ci divorerà; se dovremo ascoltare di nuovo la voce della Parola del Signore Dio nostro, noi moriremo. 26 Perché chi, di tutta la prole di carne, ha udito la voce della Parola del Dio vivente parlare dal mezzo al fuoco come noi, ed è rimasto vivo? 27 Vai tu vicino, e ascolta tutto ciò che il Signore nostro Dio dirà, e tu esporrai a noi tutto ciò che il Signore nostro Dio dirà a te, e noi ascolteremo e lo faremo». 28 E la voce delle vostre parole è stata ascoltata davanti al Signore quando Egli parlava con me e il Signore mi disse: «Tutte le parole di questo popolo, che ha parlato con te sono state udite davanti a Me; tutto ciò che hanno detto è buono. 29 Oh, se la disposizione del loro cuore fosse perfetta come è questa disponibilità a temermi e ad osservare tutti i miei comandamenti tutti i giorni, questo sarebbe buono per loro e per i loro figli per sempre! [GERUSALEMME. 29 Oh, che essi possano avere questo buon cuore!] 30 Ora dunque stai separato da tua moglie, perché con gli ordini superiori 31 tu possa stare davanti a Me, e Io dirò a te i comandamenti, gli statuti e i giudizi, che tu insegnerai a loro per eseguirli nel paese che Io do (loro) in eredità». 32 E ora metteteli in pratica come il Signore vostro Dio vi ha comandato; non deviate destra o a sinistra. 33 Camminate in tutto il cammino che il Signore vostro Dio vi comanda, perché voi possiate vivere e agire bene, e allungare i vostri giorni nel paese che state per ereditare.
Cap. VI. 1 E questa è la proclamazione dei comandi, delle leggi e delle sentenze che il Signore vostro Dio ha comandato (a me) per insegnarvi a eseguirle nel paese in cui voi state per entrare per averlo in eredità; 2 affinché tu possa temere il Signore Dio tuo, e osservare tutte le Sue leggi e i precetti che ti comando; tu, tuo figlio, e il figlio di tuo figlio, tutti i giorni della tua vita; e perché tu possa prolungare i tuoi giorni. 3 Ascoltate allora, Israele, per mantenerli e per eseguirli, che possa essere buono con te, e voi potrete aumentare notevolmente, come il Signore Dio dei tuoi padri ha detto a te, (che) Egli ti darà una terra i cui frutti sono ricchi come il latte, e dolci come il miele. [GERUSALEMME. 3 Una terra che produce frutti buoni, puri come il latte, dolci e gustosi come il miele.]
4 E fu, quando venne il momento che nostro padre Jakob doveva essere raccolto fuori dal mondo, ed era ansioso timore che ci potesse essere un idolatra tra i suoi figli. Li chiamò, e li interrogò: «C'è tale perversione nei vostri cuori?». Risposero, tutti insieme, e gli dissero: «ASCOLTA, PADRE NOSTRO ISRAELE: IL SIGNORE DIO NOSTRO È L'UNICO SIGNORE!». Jakob produsse la risposta, e disse: «Benedetto sia il suo nome glorioso per sempre». [GERUSALEMME. 4 Quando venne la fine su nostro padre Jakob, che doveva essere ripreso dal mondo, chiamò le dodici tribù, i suoi figli, e li raccolse intorno al suo letto. Poi Jakob nostro padre si alzò e disse loro: «Adorate ogni idolo che Terach padre di Abramo ha adorato? adorate ogni idolo che Laban (il fratello di sua madre) ha adorato? oppure voi adorate il Dio di Jakob?». Le dodici tribù risposero insieme, con pienezza di cuore, e dissero: «Ascolta ora, Israele, nostro padre: Il Signore Dio nostro è l'unico Signore». Jakob rispose e disse: «Possa il Suo Grande Nome essere benedetto per sempre!».]
5 Mosheh il profeta disse al popolo della casa d'Israele: «Andate dietro al vero culto dei vostri padri, perché voi possiate amare il Signore Dio vostro con ogni disposizione dei vostri cuori, e anche perché Egli possa accettare le vostre anime, e il servizio (dedicato) di tutta la vostra ricchezza; 6 e fare in modo che queste parole che io ti comando oggi siano scritte sulle tavole del vostro cuore. 7 E tu li spiegherai ai tuoi figli, e meditare su di loro quando tu sei seduto nelle vostre case, nel momento in cui voi sarete occupati in camere segrete, o in cammino per la via; alla sera, quando vi sdraiate, e al mattino quando vi alzate. 8 E te lie legheai come segno scritto su la tua mano sinistra, e saranno come un tephillin sulla tua fronte, sopra gli occhi. 9 E tu le scriverai sulle colonne, e li apporrai in tre punti, di fronte all'armadio [3] , sugli stipiti della tua casa e alla destra della tua porta, nel tuo uscire.
10 E quando il Signore tuo Dio ti avrà portato nel paese che ha promesso ad Abraham, Izhak, e Jakob, tuoi padri, di darti città grandi e belle per cui tu non hai faticato nella costruzione, 11 e anche le case, piene di ogni bene, per cui non sei stato occupato nel loro riempimento, e cisterne scavate per cui non avevi lavorato, vigneti e olive con impianti per cui tu non ti fosti stancato per scavare; e quando tu avrai mangiato e sarai soddisfatto, 12 stai attento a non dimenticare il timore del Signore, tuo Dio, che ti ha salvato e ti ha fatto uscire libero dalla terra di Mizraim, dalla casa di afflizione degli schiavi; 13 ma temi il Signore tuo Dio, e presta culto davanti a Lui, e giura per il Nome della Parola del Signore nella verità. 14 Tu non andare dietro gli idoli delle genti, gli idoli dei popoli che vi circondano: 15 perché il Signore nostro Dio è un Dio geloso, e un Vendicatore, la cui Shekinah abita in mezzo a te; l'ira del Signore tuo Dio si accenderebbe contro di te, e vi distruggerebbe rapidamente dalla faccia della terra. 16 Figli d'Israele, Mio popolo, siete avvertiti di non tentare il Signore Dio vostro come lo tentaste nelle dieci tentazioni; 17 mantenendo osservano i comandamenti del Signore vostro Dio, e le sue istruzioni e gli statuti che egli vi ha comandato; 18 e fare ciò che è buono e giusto davanti al Signore, perché possa essere buono con voi, e voi possiate entrare, e possedere come eredità il buon paese che il Signore ha pattuito ai vostri padri; 19 affinché Egli possa cacciare tutti i tuoi nemici davanti a te, come il Signore ha detto.
20 Quando tuo figlio, nel tempo a venire, ti chiederà, dicendo: «Che cosa sono le dichiarazioni, gli statuti e i giudizi che il Signore nostro Dio vi ha comandato? 21 allora direte ai vostri figli, siamo stati servi di Pharoh in Mizraim, e la Parola del Signore ci fece uscire Mizraim con mano potente; 22 e la Parola del Signore fatto dei segni, grandi meraviglie, e piaghe doloranti su Mizraim e su Pharoh e tutti gli uomini della sua casa, che i nostri occhi hanno visto; 23 ma Egli ci ha portato via liberi per portarci e darci il paese che aveva giurato ai nostri padri. 24 E il Signore ci ha comandato di eseguire tutte queste leggi, perché possiamo temere il Signore nostro Dio per il nostro bene in tutti i giorni, perché Egli possa conservarci vivi fino al momento di questo giorno; 25 e (la ricompensa della) giustizia sarà riservata per noi nel mondo a venire, se osserviamo tutti questi comandi per eseguirli davanti al Signore nostro Dio, come Egli ci ha comandato.
Cap. VII. 1 Quando il Signore tuo Dio ti avrà introdotto nel paese dove andrai per prenderne possesso, e scaccerà molti popoli davanti a te, gli Hittiti, Girgashiti, Amoriti, Kenaaniti, Periziti, Hiviti e Jebusiti, sette le nazioni più numerose e forti di te, 2 e il Signore tuo Dio li consegnerà davanti a te, allora li cancellerai completamente consumandoli attraverso la maledizione del Signore. Voi non dovrete stringere alcun patto con loro, né avere pietà di loro. 3 Tu non ti sposerai con loro; non dovrai dare le tue figlie ai loro figli, né prendere le loro figlie per i tuoi figli; perché chiunque si sposa con loro è come se avesse fatto il matrimonio con i loro idoli. [GERUSALEMME. 3 Non ti mescolerai con loro] 4 Poiché le loro figlie condurranno i tuoi figli lontano dal mio culto per servire gli idoli dei Gentili; e l'ira del Signore si accenderebbe contro di voi, ed Egli vi distruggerebbe improvvisamente. 5 Ma dovrete fare a loro questo: Voi dovrete distruggere i loro altari, rompere le loro statue a pezzi, tagliare i loro boschetti per il culto, e bruciare le immagini dei loro idoli con il fuoco. 6 Perché voi sarete un popolo santo davanti al Signore vostro Dio, poiché il Signore vostro Dio si è compiaciuto con voi, perché voi possiate essere un popolo più amato davanti a Lui di tutti i popoli che sono sulla faccia della terra. 7 Non perché voi eravate il più eccellente fra tutti gli altri popoli il Signore si è compiaciuto di voi e vi ha scelto, ma perché eravate poveri in spirito, e la più umile di tutte le nazioni. 8 Pertanto, poiché il Signore ha avuto pietà di voi, e ha voluto mantenere il patto che aveva giurato con i vostri padri, Egli vi ha fatto uscire liberi con mano potente e vi ha riscattati dalla casa dell'afflizione degli schiavi, dalla mano di re Pharoh di Mizraim. 9 Riconoscete dunque che il Signore vostro Dio è un giudice, forte e fedele, mantiene l'alleanza e la misericordia con coloro che lo amano e osservano i suoi comandamenti fino a mille generazioni, 10 e che ripaga a coloro che lo odiano la ricompensa delle loro opere buone in questo mondo, per distruggerli (per le loro opere malvagie) nel mondo a venire; né Egli tarda a (per premiare) i suoi nemici, ma mentre sono vivi in questo mondo Egli paga loro la loro ricompensa. [GERUSALEMME. 10 E ripaga a quelli che lo odiano per le loro piccole opere di bene che sono nelle loro mani in questo mondo, per distruggerli nel mondo a venire; né Egli ritarda a ricompensare coloro che lo odiano con la ricompensa delle piccole opere che sono nelle loro mani in questo mondo.] 11 Osserva dunque i comandi, le leggi e i decreti che vi comando, per eseguirli».
NOTE:
[1] Cioè, secondo alcuni commentatori ebrei: Egli si è rivelato alle genti mediante la visione delle sue opere, ma per Israele immediatamente con la Sua Parola. Confrontare la clausola successiva.
[2] Beketuph , "da, o sopra, la spalla."
[3] In alternativa, "Archivio" cioè teca, dal gr. ϑήκη.
SEZIONE XLV.
VAETHCHANAN. (Io supplicai)
Cap. III. 23 Ed io cercai misericordia in quel momento davanti al Signore, dicendo: 24 «Io supplico compassione davanti a Te, o Signore Dio: Tu hai iniziato a mostrare al tuo servo la tua grandezza e la potenza della tua mano potente; poiché tu sei Dio, e non c'è nessuno accanto a te; e la Tua gloria abita in alto nei cieli, e Tu domini sulla terra; non c'è nessuno che possa operare secondo le Tue opere o del Tuo potere. [GERUSALEMME. 23 E ho pregato e cercato misericordia in quell'ora, Mosheh parlò dicendo: 24 «Io supplico compassione davanti a Te, o Signore Dio; Tu hai iniziato».] 25 Permettimi, Ti prego, passare oltre e vedere il bel paese che è oltre il Jardena, la bella regione montuosa su cui è costruita la città di Jerusalem, e il Monte Libano, dove la Shekinah abiterà». 26 Ma il Signore era disgustato di me per causa vostra, e non ha accettato la mia preghiera; ma il Signore mi disse: «Sia sufficiente per te (Basta!); non parlare ancora una volta davanti a Me di questa cosa; 27 Vai fino alla testa (cima) della montagna, e volgi lo sguardo a ovest, a nord, a sud, e ad est, ed ecco, guarda con i tuoi occhi, perché tu non passerai questo Jardena. 28 Ma istruirai Jehoshua, lo rafforzerai e lo confermerai; poiché egli passerà davanti a questo popolo, e darà loro l'eredità della terra che tu vedi». 29 E ci fermammo nella valle, piangendo per i nostri peccati, perché abbiamo aderito agli adoratori dell'idolo di Peor. [GERUSALEMME. 29 E ci soffermammo nella valle piangendo per le nostre colpe, e confessando i nostri peccati, di quando noi eravamo stati uniti con gli adoratori dell'idolo di Baal-Peor.]
Cap. IV. 1 E ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegnerò a eseguire, perché voi possiate vivere, ed entrare ad ereditare la terra che il Signore, Dio dei vostri padri, vi dà. 2 Non aggiungerete (nulla) alle parole che io vi insegno e non toglierete, ma manterrete i comandamenti del Signore vostro Dio, che io vi comando.
3 I vostri occhi hanno visto ciò che la Parola del Signore ha fatto agli adoratori dell'idolo Peor; perché tutti gli uomini che si sono sviati dietro all'idolo Peor, il Signore tuo Dio li ha distrutti in mezzo a voi; 4 ma voi che avete aderito al culto del Signore vostro Dio, tutti voi siete vivi in questo giorno. 5 Vedete, io vi insegno leggi e prescrizioni, come il Signore Dio mi ha insegnato, perché voi le mettiate in pratica nel paese in cui voi state entrando per prenderne possesso. 6 Così le osserverai e metterai in pratica la legge; perché è la vostra saggezza e intelligenza agli occhi dei popoli, i quali vorranno ascoltare tutte queste leggi, e diranno: «Come è saggio e intelligente questo grande popolo! 7 Perché quale è il popolo così grande, per il quale il Signore è così alto con il Nome della Parola del Signore?». Ma la consuetudine di (altre) nazioni è quella di portare i loro dèi sulle spalle, perché possono sembrare che siano loro più vicini; ma non possono sentire con gli orecchi, (siano essi vicini o) o siano essi lontano; ma la Parola del Signore siede sul suo trono alto ed elevato, e ascolta la nostra preghiera che ora noi preghiamo davanti a Lui e realizza le nostre richieste. [GERUSALEMME. 7 Perché quale è il popolo che è così grande, il cui Dio è così vicino ad esso come il Signore nostro Dio è, in ogni momento in cui gridiamo a Lui, ed Egli ci risponde?] 8 E quale è il popolo che ha leggi e le sentenze giuste come tutta questa legge che ordino davanti a voi in questo giorno? 9 Solo badate a voi stessi e diligentemente mantenete le vostre anime, per non dimenticare le cose che voi vedeste con i vostri occhi al Sinai, e che non si allontanino da vostro cuore tutti i giorni della vostra vita, e voi li possiate insegnare ai vostri figli, e ai figli dei vostri figli; in modo che voi stessi possiate essere puri riguardo gli affari, 10 come nel giorno in cui siete comparsi davanti al Signore vostro Dio, sull'Horeb, nel momento in cui il Signore mi disse: «Raduna il popolo davanti a Me, perché essi possano ascoltare le Mie parole, con le quali essi impareranno a temere davanti a Me tutti i giorni che rimarranno sulla terra, e le insegnino ai loro figli». 11 E voi vi avvicinaste, e vi fermaste nella parte inferiore del monte, e il monte era tutto in fiamme, e la sua fiamma saliva fino all'altezza dei cieli, con l'oscurità, nuvole, e le ombre. 12 E il Signore parlò con voi sul monte, di mezzo al fuoco: si udì la voce della parola, ma non si vedeva alcuna sembianza, ma solo una voce che parlava. 13 Ed Egli proclamò la Sua alleanza che vi comandò di osservare; Dieci Parole che ha scritto su tavolette zaffiro.
14 E il Signore mi ha comandato in quel momento di insegnare le leggi e prescrizioni, che voi metterete in pratica nel paese che voi entrerete per possederlo. 15 Conservate dunque le vostre anime con diligenza; perché non vedeste alcuna somiglianza nel giorno in cui il Signore parlò con voi sull'Horeb di mezzo al fuoco. Siete ammoniti, 16 perché non corrompiate le vostre opere, per fare per voi stessi una immagine o figura di un idolo, la figura di maschio o femmina 17 di qualsiasi animale della terra, di un uccello che vola in aria nella distesa del cielo, 18 di qualsiasi rettile sulla terra, o di un pesce nelle acque sotto la terra. [GERUSALEMME. 18 La somiglianza di eventuali pesci che vivono nelle acque sotto la terra.] 19 E perché, quando si sollevano gli occhi verso l'altezza dei cieli, e lo sguardo verso il sole, o la luna, e le principali stelle di tutte le schiere dei cieli, ci si svia, adorandoli e servendoli; perché il Signore vostro Dio ha distribuito (o diviso) la conoscenza tra tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli. [1] 20 A voi invece la Parola del Signore vi ha preso come Propria porzione, e, vi ha fatto uscire dal fornace di ferro di Mizraim per essere per Lui un popolo di eredità come in questo giorno. [GERUSALEMME. 20 Per essere un popolo amato come un tesoro in questo giorno.]
21 Ma contro di me era grande il malcontento di fronte al Signore, a causa delle vostre parole, perché avevate mormorato per l'acqua; e giurò che non avrei dovuto passare il Jardena, né entrare nel paese che il Signore vostro Dio vi dà in eredità. 22 Ma io dovrò morire in questo paese; io non potrò passare il Jardena; ma voi passerete oltre e possederete l'eredità di quel buon paese. 23 Fate attenzione, quindi, a non dimenticare il patto del Signore, vostro Dio, che Egli ha confermato con voi, oppure farvi un'immagine, la figura di una cosa di cui il Signore vostro Dio ha comandato che voi non dovete fare. 24 Perché la Parola del Signore tuo Dio è un fuoco che consuma; il Dio geloso è un fuoco, ed Egli vendica stesso nella gelosia. [GERUSALEMME. 24 Perché il Signore tuo Dio è un fuoco divorante; il Dio geloso è un fuoco, ed Egli vendica stesso nella gelosia.]
25 Se, quando voi avrete generato figli e figli dei figli, e sarete invecchiati nel paese, voi corromperete le vostre opere, e farete per voi un'immagine o qualsiasi sembianza, e farete ciò che è male davanti al Signore per provocarlo; 26 io chiamo contro di voi in questo giorno i testimoni giurati dei cieli e della terra, perché voi perirete rapidamente dalla terra che possederete, quando voi passerete il Jardena: non si prolungheranno i vostri giorni su di essa, ma sarete completamente sterminati. 27 E il Signore vi disperderà fra le genti, e voi rimarrete come un piccolo popolo fra le nazioni fra le quali il Signore vi disperderà in cattività. 28 E voi sarete costretti a servire gli adoratori di idoli, opera delle mani dell'uomo, di legno e di pietra, che non vedono, non odono, non mangiano, non odorano. 29 Ma se voi cercherete di tornare al timore del Signore vostro Dio, voi troverete misericordia, quando voi la cercherete davanti a Lui con tutto il cuore e con tutta l'anima. 30 Quando voi soffrirete l'oppressione, e tutte queste cose scenderanno su di voi, alla fine dei giorni, e voi vi convertirete al timore del Signore vostro Dio, e obbedirete alla Sua Parola; 31 poiché il Signore nostro Dio è un Dio misericordioso; Egli non vi abbandonerà, e non vi distruggerà, non dimenticherà il patto che Egli giurò ai vostri padri.
32 Poiché chiedi ora alle generazioni che sono state dai tempi antichi, che sono state prima di te dal giorno in cui il Signore creò l'uomo sulla terra, da un capo all'altro del cielo,se ci sia stata una cosa così grande come questa, o se si è sentita una cosa simile a questa? 33 C’è mai stato un popolo che abbia udito la voce della Parola del Signore, il Dio vivente, parlare di mezzo al fuoco, come voi avete udito, ed è rimasto vivo? 34 O, come la meraviglia che il Signore ha fatto, rivelandosi per separare per Sé stesso un popolo tra un altro popolo, con segni, con miracoli, prodigi, con vittorie di battaglie, con braccio alzato, e con grandi visioni, come tutto ciò che il Signore nostro Dio ha fatto per noi in Mizraim, e che i nostri occhi hanno visto? [GERUSALEMME. 33 O quale è quel popolo o regno che ha udito ?. . . . . 34 O i segni che la Parola del Signore ha fatto, arrivando ad annunciare (che avrebbe separato) per Sé stesso un popolo fra un popolo?] 35 A te sono state mostrate queste meraviglie, perché tu possa sapere che il Signore è Dio, e non c'è nessuno accanto a lui. 36 Egli ha fatto udire la voce della Sua Parola dal cielo in alto, per darvi la disciplina con la Sua istruzione, e ti ha mostrato sulla terra il Suo gran fuoco, e ti ha fatto ascoltare le Sue parole in mezzo alla fiamma. 37 E’ perché ha amato i tuoi padri Abraham e Izhak, per cui, Egli ha soddisfazione nei figli di Jakob dopo di lui, e ha vi ha portato con la sua benignità e potenza da Mizraim, 38 per scacciare davanti a voi nazioni più grandi e più forti di voi, e darvi la loro terra in eredità come in questo giorno. 39 Sappi dunque oggi, e fissa dunque il tuo cuore su di essa, perché il Signore è Dio, la cui Shekinah abita nei cieli sopra, e regna sulla terra sotto, non c'è alcun altro accanto a Lui. 40 Dunque osserverete il suo patto, e i comandamenti che oggi vi do, perché Egli possa fare del bene a voi e ai vostri figli dopo di voi, perché voi possiate rimanere sulla terra che il Signore vostro Dio vi dà per tutti i giorni (per sempre)».
41 Ed ora, ecco, Mosheh scelse tre città al di là del Jardena, verso il sorgere del sole, 42 perché l'omicida che aveva ucciso il suo prossimo senza intenzione, senza averlo odiato ieri o prima, possa fuggire, e con la fuga in una di quelle città essergli risparmiata la vita. [GERUSALEMME. 42 Che aveva ucciso il suo prossimo involontariamente, [2] , ma non aveva covato ostilità verso di lui ieri o prima.] 43 Kevatirin nel deserto, nella regione piana, per la tribù di Reuben, e Ramatha in Gilead per la tribù di Gad, e Dabera in Mathnan per la tribù di Menasheh. 44 Questa è la proclamazione della legge che Mosheh espose davanti ai figli d'Israele [GERUSALEMME. 44 Questa è la proclamazione della legge che Mosheh espose ai figli d'Israele,] 45 e le leggi e le prescrizioni che Mosheh diede ai figli d'Israele nel momento in cui uscirono da Mizraim. 46 E Mosheh consegnò loro oltre il Jardena di fronte a Beth Peor, nel paese di Sicon, re degli Amorai, che abitava in Heshbon, e che Mosheh e i figli d'Israele sconfissero quando uscirono da Mizraim. 47 E presero possesso della sua terra e del paese di Og, re di Mathnan, i due re degli Amorai, che erano oltre il Jardena, verso oriente, 48 da Aroer sulla riva del fiume Arnon al monte della Saion, che è il Monte Nevoso; [GERUSALEMME. 48 Da Lechaiath, sul lato del fiume Arnona, fino alla montagna che da i suoi frutti, che è il monte innevato;] 49 e tutta la pianura oltre il Jardena, verso oriente, verso il mare, che si trova nella pianura sotto il sorgere delle altezze.
Cap. V. 1 E Mosheh chiamò tutto Israele, e disse loro: «Ascolta, Israele, le leggi e le norme che io espongo davanti a voi in questo giorno, perché le impariate, e le osserviate per metterle in pratica. 2 Il Signore nostro Dio confermò un'alleanza con noi sull'Horeb: 3 non è con i nostri padri che il Signore ha voluto confermare questa alleanza, ma con noi, noi che oggi siamo tutti qui vivi e stabili. 4 E' parola per parola che il Signore ha parlato con voi sul monte, di mezzo al fuoco. 5 Rimasi tra la Parola del Signore e voi in quel momento, per esporre a voi la Parola del Signore, perché avevate paura di fronte alla voce della Parola del Signore, che avete udito di mezzo al fuoco; né voi andavate verso la montagna, mentre Egli diceva: 6 «Figli di Israele, Mio popolo, Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ha creato e ti ha portato fuori libero dalla terra di Mizraim, dalla casa di servitù degli schiavi. 7 Figli d'Israele, Mio popolo, non dovrai avere nessun altro dio accanto a me. 8 Non vi farete un'immagine o una somiglianza di tutto ciò che è nei cieli sopra, o nella terra al di sotto, o nelle acque sotto la terra: 9 tu non li adorerai e non servirai davanti a loro; perché Io sono il Signore vostro Dio, un Dio geloso e vendicatore, che prende la vendetta per gelosia; che ricorda i peccati dei padri malvagi sui figli ribelli fino alla terza generazione e per la quarta di quelli che Mi odiano, quando i figli continuano a peccare dopo i loro padri; 10 ma mantiene la misericordia e la bontà per mille generazioni per i giusti che Mi amano e osservano i miei comandi e le mie leggi. 11 Figli d'Israele, Mio popolo, nessuno di voi giuri per il Nome della Parola del Signore, tuo Dio invano: perché il Signore, nel giorno del grande giudizio, non assolverà nessuno che giuri per il Suo Nome invano. 12 Figli d'Israele, Mio popolo, osserva il giorno di Shabbat, per santificarlo secondo tutto ciò che il Signore tuo Dio ha comandato. 13 Sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro, 14 ma il settimo giorno (deve essere per il) riposo e la tranquillità davanti al Signore tuo Dio; non farete nessun lavoro, né tu, né i tuoi figli, né le vostre figlie, né i tuoi servi, né le vostre ancelle, né i tuoi buoi, i vostri asini, né alcuna delle tue bestie, né i tuoi forestieri che sono in mezzo a voi; perché i servi e le serve possano aver riposo così come voi. 15 E ti ricorderai che sei stato servo nel paese di Mizraim, e che il Signore tuo Dio, ti ha salvato e ti ha liberato con una mano forte e braccio alzato; perciò il Signore tuo Dio ti ha comandato di osservare il giorno di Shabbat. 16 Figli d'Israele, Mio popolo, siate tutti solleciti nell'onorare vostro padre e vostra madre, come il Signore vostro Dio vi ha comandato, affinché siano prolungati i vostri giorni, e voi possiate trovare del bene per voi nel paese che il Signore il vostro Dio vi dà. 17 Figli d'Israele, Mio popolo, non ucciderete, né sarete complici o partecipi con chi commette omicidio, né si vedano nelle assemblee di Israele (coloro che hanno parte) con gli assassini; affinché i vostri figli non sorgano dopo di voi, e insegnino loro ad avere parte con gli assassini; perché causa della colpa dell'omicidio la spada viene sul mondo.
18 Figli d'Israele, Mio popolo, non siate adulteri, né compagni oppure partecipi con adulteri; né si vedano nelle assemblee di Israele (coloro che hanno parte) con gli adulteri, e affinché i vostri figli non sorgano dopo di voi, e insegnare anche a loro ad essere adulteri; tramite la colpa di adulterio le calamità vengono sul mondo. 19 Figli d'Israele, Mio popolo, non siate ladri, né siate compagni, né in comunione con i ladri, né si vedano nelle assemblee di Israele (coloro che hanno parte) con i ladri; perché a causa della colpa delle rapine la fame viene sul mondo. 20 Figli di Israele, Mio popolo, non testimonierete il falso, né sarete compagni o in comunione con i portatori di falsa testimonianza; né si vedano nelle assemblee di Israele (coloro che hanno parte) con falsi testimoni; perché causa della colpa dei falsi testimoni vengono le nuvole, ma la pioggia non scende, e carestia viene sul mondo. 21 Figli d'Israele, Mio popolo, non siate avari, né siate compagni o in comunione con gli avari; né si vedano nelle assemblee di Israele, chiunque (ha parte) con gli avari; perché i vostri figli non sorgano dopo di voi, e a insegnare loro a stare con gli avari. Nessuno di voi desideri la moglie del suo prossimo, né il suo campo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartiene al suo prossimo; perché a causa della colpa di bramosia di appropriarsi del comando (malkutha) per portare via la proprietà degli uomini, la schiavitù viene sul mondo».
22 Queste parole disse il Signore a tutta l'assemblea sul monte, in mezzo alla nuvola fiammeggiante ed alla nuvola oscura (alla tempesta), con una voce potente per fare un discorso divino; e la voce della Parola è stata scritta su due tavole di marmo, ed Egli le diede a me. 23 Ma quando voi avete ascoltato la voce della Parola in mezzo alla tenebra, la montagna ardente, i capi delle vostre tribù ed i vostri saggi si avvicinavano a me, 24 e dissero: «Ecco, la Parola del Signore, nostro Dio ci ha mostrato la sua gloriosa Shekinah, e la grandezza di Sua eccellenza, (tushbachteih, la Sua magnificenza,) e abbiamo sentito la voce della Sua Parola di mezzo al fuoco. In questo giorno abbiamo visto che il Signore parla con un uomo in cui è lo Spirito Santo, ed egli è rimasto vivo. 25 Ma ora, perché dovremmo morire? Perché questo grande fuoco ci divorerà; se dovremo ascoltare di nuovo la voce della Parola del Signore Dio nostro, noi moriremo. 26 Perché chi, di tutta la prole di carne, ha udito la voce della Parola del Dio vivente parlare dal mezzo al fuoco come noi, ed è rimasto vivo? 27 Vai tu vicino, e ascolta tutto ciò che il Signore nostro Dio dirà, e tu esporrai a noi tutto ciò che il Signore nostro Dio dirà a te, e noi ascolteremo e lo faremo». 28 E la voce delle vostre parole è stata ascoltata davanti al Signore quando Egli parlava con me e il Signore mi disse: «Tutte le parole di questo popolo, che ha parlato con te sono state udite davanti a Me; tutto ciò che hanno detto è buono. 29 Oh, se la disposizione del loro cuore fosse perfetta come è questa disponibilità a temermi e ad osservare tutti i miei comandamenti tutti i giorni, questo sarebbe buono per loro e per i loro figli per sempre! [GERUSALEMME. 29 Oh, che essi possano avere questo buon cuore!] 30 Ora dunque stai separato da tua moglie, perché con gli ordini superiori 31 tu possa stare davanti a Me, e Io dirò a te i comandamenti, gli statuti e i giudizi, che tu insegnerai a loro per eseguirli nel paese che Io do (loro) in eredità». 32 E ora metteteli in pratica come il Signore vostro Dio vi ha comandato; non deviate destra o a sinistra. 33 Camminate in tutto il cammino che il Signore vostro Dio vi comanda, perché voi possiate vivere e agire bene, e allungare i vostri giorni nel paese che state per ereditare.
Cap. VI. 1 E questa è la proclamazione dei comandi, delle leggi e delle sentenze che il Signore vostro Dio ha comandato (a me) per insegnarvi a eseguirle nel paese in cui voi state per entrare per averlo in eredità; 2 affinché tu possa temere il Signore Dio tuo, e osservare tutte le Sue leggi e i precetti che ti comando; tu, tuo figlio, e il figlio di tuo figlio, tutti i giorni della tua vita; e perché tu possa prolungare i tuoi giorni. 3 Ascoltate allora, Israele, per mantenerli e per eseguirli, che possa essere buono con te, e voi potrete aumentare notevolmente, come il Signore Dio dei tuoi padri ha detto a te, (che) Egli ti darà una terra i cui frutti sono ricchi come il latte, e dolci come il miele. [GERUSALEMME. 3 Una terra che produce frutti buoni, puri come il latte, dolci e gustosi come il miele.]
4 E fu, quando venne il momento che nostro padre Jakob doveva essere raccolto fuori dal mondo, ed era ansioso timore che ci potesse essere un idolatra tra i suoi figli. Li chiamò, e li interrogò: «C'è tale perversione nei vostri cuori?». Risposero, tutti insieme, e gli dissero: «ASCOLTA, PADRE NOSTRO ISRAELE: IL SIGNORE DIO NOSTRO È L'UNICO SIGNORE!». Jakob produsse la risposta, e disse: «Benedetto sia il suo nome glorioso per sempre». [GERUSALEMME. 4 Quando venne la fine su nostro padre Jakob, che doveva essere ripreso dal mondo, chiamò le dodici tribù, i suoi figli, e li raccolse intorno al suo letto. Poi Jakob nostro padre si alzò e disse loro: «Adorate ogni idolo che Terach padre di Abramo ha adorato? adorate ogni idolo che Laban (il fratello di sua madre) ha adorato? oppure voi adorate il Dio di Jakob?». Le dodici tribù risposero insieme, con pienezza di cuore, e dissero: «Ascolta ora, Israele, nostro padre: Il Signore Dio nostro è l'unico Signore». Jakob rispose e disse: «Possa il Suo Grande Nome essere benedetto per sempre!».]
5 Mosheh il profeta disse al popolo della casa d'Israele: «Andate dietro al vero culto dei vostri padri, perché voi possiate amare il Signore Dio vostro con ogni disposizione dei vostri cuori, e anche perché Egli possa accettare le vostre anime, e il servizio (dedicato) di tutta la vostra ricchezza; 6 e fare in modo che queste parole che io ti comando oggi siano scritte sulle tavole del vostro cuore. 7 E tu li spiegherai ai tuoi figli, e meditare su di loro quando tu sei seduto nelle vostre case, nel momento in cui voi sarete occupati in camere segrete, o in cammino per la via; alla sera, quando vi sdraiate, e al mattino quando vi alzate. 8 E te lie legheai come segno scritto su la tua mano sinistra, e saranno come un tephillin sulla tua fronte, sopra gli occhi. 9 E tu le scriverai sulle colonne, e li apporrai in tre punti, di fronte all'armadio [3] , sugli stipiti della tua casa e alla destra della tua porta, nel tuo uscire.
10 E quando il Signore tuo Dio ti avrà portato nel paese che ha promesso ad Abraham, Izhak, e Jakob, tuoi padri, di darti città grandi e belle per cui tu non hai faticato nella costruzione, 11 e anche le case, piene di ogni bene, per cui non sei stato occupato nel loro riempimento, e cisterne scavate per cui non avevi lavorato, vigneti e olive con impianti per cui tu non ti fosti stancato per scavare; e quando tu avrai mangiato e sarai soddisfatto, 12 stai attento a non dimenticare il timore del Signore, tuo Dio, che ti ha salvato e ti ha fatto uscire libero dalla terra di Mizraim, dalla casa di afflizione degli schiavi; 13 ma temi il Signore tuo Dio, e presta culto davanti a Lui, e giura per il Nome della Parola del Signore nella verità. 14 Tu non andare dietro gli idoli delle genti, gli idoli dei popoli che vi circondano: 15 perché il Signore nostro Dio è un Dio geloso, e un Vendicatore, la cui Shekinah abita in mezzo a te; l'ira del Signore tuo Dio si accenderebbe contro di te, e vi distruggerebbe rapidamente dalla faccia della terra. 16 Figli d'Israele, Mio popolo, siete avvertiti di non tentare il Signore Dio vostro come lo tentaste nelle dieci tentazioni; 17 mantenendo osservano i comandamenti del Signore vostro Dio, e le sue istruzioni e gli statuti che egli vi ha comandato; 18 e fare ciò che è buono e giusto davanti al Signore, perché possa essere buono con voi, e voi possiate entrare, e possedere come eredità il buon paese che il Signore ha pattuito ai vostri padri; 19 affinché Egli possa cacciare tutti i tuoi nemici davanti a te, come il Signore ha detto.
20 Quando tuo figlio, nel tempo a venire, ti chiederà, dicendo: «Che cosa sono le dichiarazioni, gli statuti e i giudizi che il Signore nostro Dio vi ha comandato? 21 allora direte ai vostri figli, siamo stati servi di Pharoh in Mizraim, e la Parola del Signore ci fece uscire Mizraim con mano potente; 22 e la Parola del Signore fatto dei segni, grandi meraviglie, e piaghe doloranti su Mizraim e su Pharoh e tutti gli uomini della sua casa, che i nostri occhi hanno visto; 23 ma Egli ci ha portato via liberi per portarci e darci il paese che aveva giurato ai nostri padri. 24 E il Signore ci ha comandato di eseguire tutte queste leggi, perché possiamo temere il Signore nostro Dio per il nostro bene in tutti i giorni, perché Egli possa conservarci vivi fino al momento di questo giorno; 25 e (la ricompensa della) giustizia sarà riservata per noi nel mondo a venire, se osserviamo tutti questi comandi per eseguirli davanti al Signore nostro Dio, come Egli ci ha comandato.
Cap. VII. 1 Quando il Signore tuo Dio ti avrà introdotto nel paese dove andrai per prenderne possesso, e scaccerà molti popoli davanti a te, gli Hittiti, Girgashiti, Amoriti, Kenaaniti, Periziti, Hiviti e Jebusiti, sette le nazioni più numerose e forti di te, 2 e il Signore tuo Dio li consegnerà davanti a te, allora li cancellerai completamente consumandoli attraverso la maledizione del Signore. Voi non dovrete stringere alcun patto con loro, né avere pietà di loro. 3 Tu non ti sposerai con loro; non dovrai dare le tue figlie ai loro figli, né prendere le loro figlie per i tuoi figli; perché chiunque si sposa con loro è come se avesse fatto il matrimonio con i loro idoli. [GERUSALEMME. 3 Non ti mescolerai con loro] 4 Poiché le loro figlie condurranno i tuoi figli lontano dal mio culto per servire gli idoli dei Gentili; e l'ira del Signore si accenderebbe contro di voi, ed Egli vi distruggerebbe improvvisamente. 5 Ma dovrete fare a loro questo: Voi dovrete distruggere i loro altari, rompere le loro statue a pezzi, tagliare i loro boschetti per il culto, e bruciare le immagini dei loro idoli con il fuoco. 6 Perché voi sarete un popolo santo davanti al Signore vostro Dio, poiché il Signore vostro Dio si è compiaciuto con voi, perché voi possiate essere un popolo più amato davanti a Lui di tutti i popoli che sono sulla faccia della terra. 7 Non perché voi eravate il più eccellente fra tutti gli altri popoli il Signore si è compiaciuto di voi e vi ha scelto, ma perché eravate poveri in spirito, e la più umile di tutte le nazioni. 8 Pertanto, poiché il Signore ha avuto pietà di voi, e ha voluto mantenere il patto che aveva giurato con i vostri padri, Egli vi ha fatto uscire liberi con mano potente e vi ha riscattati dalla casa dell'afflizione degli schiavi, dalla mano di re Pharoh di Mizraim. 9 Riconoscete dunque che il Signore vostro Dio è un giudice, forte e fedele, mantiene l'alleanza e la misericordia con coloro che lo amano e osservano i suoi comandamenti fino a mille generazioni, 10 e che ripaga a coloro che lo odiano la ricompensa delle loro opere buone in questo mondo, per distruggerli (per le loro opere malvagie) nel mondo a venire; né Egli tarda a (per premiare) i suoi nemici, ma mentre sono vivi in questo mondo Egli paga loro la loro ricompensa. [GERUSALEMME. 10 E ripaga a quelli che lo odiano per le loro piccole opere di bene che sono nelle loro mani in questo mondo, per distruggerli nel mondo a venire; né Egli ritarda a ricompensare coloro che lo odiano con la ricompensa delle piccole opere che sono nelle loro mani in questo mondo.] 11 Osserva dunque i comandi, le leggi e i decreti che vi comando, per eseguirli».
NOTE:
[1] Cioè, secondo alcuni commentatori ebrei: Egli si è rivelato alle genti mediante la visione delle sue opere, ma per Israele immediatamente con la Sua Parola. Confrontare la clausola successiva.
[2] Beketuph , "da, o sopra, la spalla."
[3] In alternativa, "Archivio" cioè teca, dal gr. ϑήκη.