SINAGOGHE DEL PRIMO SECOLO IN GALILEA
LA SINAGOGA DI MAGDALA
Scoperta a Magdala una sinagoga dei tempi di Gesù
Con un comunicato stampa, l’Autorità per le antichità di Israele ha reso nota l’importante e sorprendente scoperta venuta alla luce durante gli scavi sul terreno di un futuro centro per pellegrini a Magdala, sulle rive del Mare di Galilea.
Un ritrovamento eccezionale sulle rive del lago di Tiberiade: una sinagoga in cui forse predicò anche Gesù Cristo. E all'interno un bassorilievo che raffigurerebbe il candelabro a sette bracci che era custodito nel tempio di Gerusalemme.
Gli scavi archeologici, diretti da Dina Avshalom-Gorni e Arfan Najar, dell’Autorità per le antichità di Israele, sono iniziati il 27 luglio, e circa un mese dopo sono stati trovati i primi resti di un luogo importante. Con il passare dei giorni si sono aggiunti ritrovamenti significativi che hanno portato alla conclusione che si tratti di una sinagoga del I secolo, probabilmente distrutta negli anni della rivolta degli ebrei contro i romani, tra il 66 e il 70 d.C.
«E non è da escludere - azzarda Dina Abshalom-Gorni - che Gesù Cristo abbia predicato proprio in questo luogo», teatro di tanti racconti evangelici.
Gli scavi sono stati particolarmente fortunati. Non solo hanno portato alla luce la costruzione. Nella stanza centrale, ampia circa 120 metri quadri, è affiorato un bassorilievo importantissimo che potrebbe finire dritto nei libri di storia dell'arte.
L’elemento più interessante è una pietra scolpita di 11 metri per 11 ritrovata nel centro dell’edificio. Su di essa appaiono vari segni, tra cui una menorah, il candelabro a sette braccia che si trovava nel tempio di Gerusalemme; a quanto pare è la menorah più antica ritrovata finora in una sinagoga.
«Lo scultore - aggiunge Abshalom-Gorni - potrebbe essersi verosimilmente recato per ispirarsi a Gerusalemme e a Gerusalemme forse ha visto il candelabro con i propri occhi». Attualmente si conoscono solo quattro riproduzioni della menorah. La più celebre è quella che si trova sull'Arco di Tito a Roma, i cui bassorilievi raccontano la repressione della rivolta ebraica del I secolo. Fino alla distruzione del tempio, raso al suolo da Tito nel 70 dopo Cristo. Ai lati del candelabro sono raffigurate due anfore, oltre a vari motivi decorativi. Ma le sorprese forse non sono finite e gli scavi proseguono.
Fino a questo momento, sono state scoperte solo altre sei sinagoghe risalenti a quel periodo (l’epoca del secondo Tempio di Gerusalemme). Le autorità israeliane hanno chiesto di proseguire gli scavi nell’area della sinagoga, che i ritrovamenti siano preservati sul luogo e che vengano inclusi nel progetto del Magdala Center.
La società che sta sviluppando il sito intende istituire un centro dedicato al dialogo e al rispetto tra diverse religioni e culture, e spera di attirare turisti e visitatori da Israele e da tutto il mondo a visitare il centro e vedere il reperto.
La sinagoga è situata a Migdal (‘Magdala’ in aramaico), località menzionata nelle fonti ebraiche. Migdal ha avuto un ruolo importante durante la rivolta anti-romana del I secolo d.C., facendo di fatto da base principale per Yosef Ben Matityahu (Giuseppe Flavio), all’epoca comandante dei rivoltosi in Galilea. Migdal continuò a resistere ai romani anche dopo che la Galilea e Tiberiade si erano arrese.
‘Magdala’ è menzionata nelle fonti cristiane come il luogo da cui proveniva Maria Maddalena, una delle donne che accompagnavano Gesù e gli apostoli e che la tradizione cristiana ha santificato.
Dopo che fu conquistata dai romani, la città venne distrutta e molti dei suoi abitanti uccisi. Alla fine del periodo del Secondo Tempio, Migdal era un centro amministrativo del bacino occidentale del Lago di Tiberiade. Fino alla fondazione di Tiberiade , Migdal fu l’unico insediamento importante lungo le rive del lago di Tiberiade.
Vedi altro sul ritrovamento cliccando Qui:
Con un comunicato stampa, l’Autorità per le antichità di Israele ha reso nota l’importante e sorprendente scoperta venuta alla luce durante gli scavi sul terreno di un futuro centro per pellegrini a Magdala, sulle rive del Mare di Galilea.
Un ritrovamento eccezionale sulle rive del lago di Tiberiade: una sinagoga in cui forse predicò anche Gesù Cristo. E all'interno un bassorilievo che raffigurerebbe il candelabro a sette bracci che era custodito nel tempio di Gerusalemme.
Gli scavi archeologici, diretti da Dina Avshalom-Gorni e Arfan Najar, dell’Autorità per le antichità di Israele, sono iniziati il 27 luglio, e circa un mese dopo sono stati trovati i primi resti di un luogo importante. Con il passare dei giorni si sono aggiunti ritrovamenti significativi che hanno portato alla conclusione che si tratti di una sinagoga del I secolo, probabilmente distrutta negli anni della rivolta degli ebrei contro i romani, tra il 66 e il 70 d.C.
«E non è da escludere - azzarda Dina Abshalom-Gorni - che Gesù Cristo abbia predicato proprio in questo luogo», teatro di tanti racconti evangelici.
Gli scavi sono stati particolarmente fortunati. Non solo hanno portato alla luce la costruzione. Nella stanza centrale, ampia circa 120 metri quadri, è affiorato un bassorilievo importantissimo che potrebbe finire dritto nei libri di storia dell'arte.
L’elemento più interessante è una pietra scolpita di 11 metri per 11 ritrovata nel centro dell’edificio. Su di essa appaiono vari segni, tra cui una menorah, il candelabro a sette braccia che si trovava nel tempio di Gerusalemme; a quanto pare è la menorah più antica ritrovata finora in una sinagoga.
«Lo scultore - aggiunge Abshalom-Gorni - potrebbe essersi verosimilmente recato per ispirarsi a Gerusalemme e a Gerusalemme forse ha visto il candelabro con i propri occhi». Attualmente si conoscono solo quattro riproduzioni della menorah. La più celebre è quella che si trova sull'Arco di Tito a Roma, i cui bassorilievi raccontano la repressione della rivolta ebraica del I secolo. Fino alla distruzione del tempio, raso al suolo da Tito nel 70 dopo Cristo. Ai lati del candelabro sono raffigurate due anfore, oltre a vari motivi decorativi. Ma le sorprese forse non sono finite e gli scavi proseguono.
Fino a questo momento, sono state scoperte solo altre sei sinagoghe risalenti a quel periodo (l’epoca del secondo Tempio di Gerusalemme). Le autorità israeliane hanno chiesto di proseguire gli scavi nell’area della sinagoga, che i ritrovamenti siano preservati sul luogo e che vengano inclusi nel progetto del Magdala Center.
La società che sta sviluppando il sito intende istituire un centro dedicato al dialogo e al rispetto tra diverse religioni e culture, e spera di attirare turisti e visitatori da Israele e da tutto il mondo a visitare il centro e vedere il reperto.
La sinagoga è situata a Migdal (‘Magdala’ in aramaico), località menzionata nelle fonti ebraiche. Migdal ha avuto un ruolo importante durante la rivolta anti-romana del I secolo d.C., facendo di fatto da base principale per Yosef Ben Matityahu (Giuseppe Flavio), all’epoca comandante dei rivoltosi in Galilea. Migdal continuò a resistere ai romani anche dopo che la Galilea e Tiberiade si erano arrese.
‘Magdala’ è menzionata nelle fonti cristiane come il luogo da cui proveniva Maria Maddalena, una delle donne che accompagnavano Gesù e gli apostoli e che la tradizione cristiana ha santificato.
Dopo che fu conquistata dai romani, la città venne distrutta e molti dei suoi abitanti uccisi. Alla fine del periodo del Secondo Tempio, Migdal era un centro amministrativo del bacino occidentale del Lago di Tiberiade. Fino alla fondazione di Tiberiade , Migdal fu l’unico insediamento importante lungo le rive del lago di Tiberiade.
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LA SINAGOGA DI TEL RECHESH
Scoperta archeologica: la sinagoga del primo secolo conferma i racconti del Nuovo Testamento di Gesù Cristo
Di Michael Gryboski , Christian Post Reporter | 16 Agosto 2016
Le rovine recentemente scoperte di una sinagoga del primo secolo in Israele confermano i resoconti storici della vita di Gesù trovati nel Nuovo Testamento.
Situato vicino al Monte Tabor nella Riserva Naturale Nahal Tavor nella bassa Galilea, in un sito chiamato Tel Rechesh, le rovine della sinagoga risalgono al periodo del Secondo Tempio, che terminò nel 70 dC, quando i Romani attaccarono Gerusalemme.
[Le famiglie ebree vivevano nella tenuta ma a causa del fatto che la sinagoga più vicina era a quattro chilometri di distanza (una distanza considerata troppo lontana da una comunità secondo la legge ebraica) il proprietario della proprietà costruì la sinagoga per sé e per le dozzine di operai in il suo impiego. "
Nel primo secolo dC, una grande fattoria fu costruita sul tel (una collina comprendente strati di resti archeologici). Gli edifici della fattoria comprendono una struttura che contiene una grande stanza che misura 8 metri per 9 metri. Le pareti della stanza sono fiancheggiate da panche costruite con pietra calcarea abilmente scolpita. Lungo il muro settentrionale, gli archeologi hanno anche scoperto due grosse pietre di basalto che facevano parte di un altare rituale che era stato usato circa 1500 anni prima in un tempio in una città cananea che si trovava nello stesso punto.
Nella sinagoga "enorme e imponente" con una stanza alta nove metri e larga otto, sono state trovate alcune iscrizioni che mostravano che era usata per lo studio della Torah (il riferimento centrale della tradizione giudaica religiosa) e le riunioni piuttosto che per l'adorazione, quindi rendendolo il posto ideale per Gesù per predicare i suoi concetti sul giudaismo. Può anche dare un'idea del relatore in piedi nel mezzo del luogo con gli spettatori in piedi intorno a lui e seduto sulle panche lungo le pareti che erano fatte di blocchi di pietra calcarea.]
Motti Aviam, ricercatore senior presso l'Istituto Kinneret per l'archeologia galileiana presso il Kinneret College sul Mar di Galilea, ha spiegato in una dichiarazione il significato del ritrovamento degli scavi di Tel Rechesh.
"Questa è la prima sinagoga scoperta nella parte rurale della Galilea e conferma le informazioni storiche che abbiamo sul Nuovo Testamento, che dice che Gesù predicò nelle sinagoghe nei villaggi della Galilea", ha spiegato Aviam, come riportato da JNS.
Haaretz ha notato che mentre ci sono state altre sette sinagoghe del periodo del Secondo Tempio scoperte prima, quella di Tel Rechesh è la prima ad essere trovata in un ambiente rurale invece che urbano.
"Le iscrizioni e le fonti storiche mostrano che le sinagoghe del periodo erano usate per incontri, letture e studi della Torah piuttosto che per l'adorazione: non avevano né l'arca della Torah né i servizi di preghiera regolari", riferì Haaretz.
"Una fonte che menziona le sinagoghe è il Nuovo Testamento, che afferma che Gesù 'ha attraversato tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe'".
In un'intervista con YNet News, Aviam ha spiegato perché i risultati sul sito di Tel Rechesh "rendono il posto molto importante per i cristiani".
Aviam ha detto che "Il Nuovo Testamento descrive come Gesù abbia pronunciato i sermoni in una sinagoga di Cafarnao e in altre sinagoghe della Galilea",.
"Nello stesso periodo Gesù era ancora un ebreo che osservava rituali e requisiti ebraici e, come molti rabbini, pronunciava sermoni nelle sinagoghe, il cristianesimo che sviluppò dopo il suo (sic) pose un'enfasi sui suoi sermoni nelle sinagoghe della Galilea".
Aviam ha aggiunto che sperava "che quando il lavoro sarà completato, il luogo costituirà un'attrazione turistica per ebrei e cristiani."
Questa non è la prima grande scoperta in Israele di quest'anno legata ai tempi di Gesù. A marzo è stato riferito che diversi reperti del primo secolo del Vicino Oriente si trovavano in un orfanotrofio a Gerusalemme.
A marzo, l'Autorità per le Antichità di Israele ha annunciato di aver trovato numerosi reperti, alcuni risalenti al periodo del Secondo Tempio, sepolti in profondità sotto il complesso di Schneller a Gerusalemme , che in precedenza era stato orfanotrofio e in seguito base militare israeliana.
Il complesso di Schneller servì prima come orfanotrofio nel 1800 e poi come area di occupazione per i soldati tedeschi durante la prima e la seconda guerra mondiale. In seguito divenne una base per le forze di difesa israeliane.
Tratto dai siti:
https://www.christianpost.com/sponsored/teacher-shortage-crisis-why-an-advanced-degree-in-education-makes-a-big-difference.html?load=infinite
E:
https://bijbelvorser.wordpress.com/2016/08/31/tel-rechesh-and-other-synagogues-where-jesus-delivered-sermons/
Di Michael Gryboski , Christian Post Reporter | 16 Agosto 2016
Le rovine recentemente scoperte di una sinagoga del primo secolo in Israele confermano i resoconti storici della vita di Gesù trovati nel Nuovo Testamento.
Situato vicino al Monte Tabor nella Riserva Naturale Nahal Tavor nella bassa Galilea, in un sito chiamato Tel Rechesh, le rovine della sinagoga risalgono al periodo del Secondo Tempio, che terminò nel 70 dC, quando i Romani attaccarono Gerusalemme.
[Le famiglie ebree vivevano nella tenuta ma a causa del fatto che la sinagoga più vicina era a quattro chilometri di distanza (una distanza considerata troppo lontana da una comunità secondo la legge ebraica) il proprietario della proprietà costruì la sinagoga per sé e per le dozzine di operai in il suo impiego. "
Nel primo secolo dC, una grande fattoria fu costruita sul tel (una collina comprendente strati di resti archeologici). Gli edifici della fattoria comprendono una struttura che contiene una grande stanza che misura 8 metri per 9 metri. Le pareti della stanza sono fiancheggiate da panche costruite con pietra calcarea abilmente scolpita. Lungo il muro settentrionale, gli archeologi hanno anche scoperto due grosse pietre di basalto che facevano parte di un altare rituale che era stato usato circa 1500 anni prima in un tempio in una città cananea che si trovava nello stesso punto.
Nella sinagoga "enorme e imponente" con una stanza alta nove metri e larga otto, sono state trovate alcune iscrizioni che mostravano che era usata per lo studio della Torah (il riferimento centrale della tradizione giudaica religiosa) e le riunioni piuttosto che per l'adorazione, quindi rendendolo il posto ideale per Gesù per predicare i suoi concetti sul giudaismo. Può anche dare un'idea del relatore in piedi nel mezzo del luogo con gli spettatori in piedi intorno a lui e seduto sulle panche lungo le pareti che erano fatte di blocchi di pietra calcarea.]
Motti Aviam, ricercatore senior presso l'Istituto Kinneret per l'archeologia galileiana presso il Kinneret College sul Mar di Galilea, ha spiegato in una dichiarazione il significato del ritrovamento degli scavi di Tel Rechesh.
"Questa è la prima sinagoga scoperta nella parte rurale della Galilea e conferma le informazioni storiche che abbiamo sul Nuovo Testamento, che dice che Gesù predicò nelle sinagoghe nei villaggi della Galilea", ha spiegato Aviam, come riportato da JNS.
Haaretz ha notato che mentre ci sono state altre sette sinagoghe del periodo del Secondo Tempio scoperte prima, quella di Tel Rechesh è la prima ad essere trovata in un ambiente rurale invece che urbano.
"Le iscrizioni e le fonti storiche mostrano che le sinagoghe del periodo erano usate per incontri, letture e studi della Torah piuttosto che per l'adorazione: non avevano né l'arca della Torah né i servizi di preghiera regolari", riferì Haaretz.
"Una fonte che menziona le sinagoghe è il Nuovo Testamento, che afferma che Gesù 'ha attraversato tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe'".
In un'intervista con YNet News, Aviam ha spiegato perché i risultati sul sito di Tel Rechesh "rendono il posto molto importante per i cristiani".
Aviam ha detto che "Il Nuovo Testamento descrive come Gesù abbia pronunciato i sermoni in una sinagoga di Cafarnao e in altre sinagoghe della Galilea",.
"Nello stesso periodo Gesù era ancora un ebreo che osservava rituali e requisiti ebraici e, come molti rabbini, pronunciava sermoni nelle sinagoghe, il cristianesimo che sviluppò dopo il suo (sic) pose un'enfasi sui suoi sermoni nelle sinagoghe della Galilea".
Aviam ha aggiunto che sperava "che quando il lavoro sarà completato, il luogo costituirà un'attrazione turistica per ebrei e cristiani."
Questa non è la prima grande scoperta in Israele di quest'anno legata ai tempi di Gesù. A marzo è stato riferito che diversi reperti del primo secolo del Vicino Oriente si trovavano in un orfanotrofio a Gerusalemme.
A marzo, l'Autorità per le Antichità di Israele ha annunciato di aver trovato numerosi reperti, alcuni risalenti al periodo del Secondo Tempio, sepolti in profondità sotto il complesso di Schneller a Gerusalemme , che in precedenza era stato orfanotrofio e in seguito base militare israeliana.
Il complesso di Schneller servì prima come orfanotrofio nel 1800 e poi come area di occupazione per i soldati tedeschi durante la prima e la seconda guerra mondiale. In seguito divenne una base per le forze di difesa israeliane.
Tratto dai siti:
https://www.christianpost.com/sponsored/teacher-shortage-crisis-why-an-advanced-degree-in-education-makes-a-big-difference.html?load=infinite
E:
https://bijbelvorser.wordpress.com/2016/08/31/tel-rechesh-and-other-synagogues-where-jesus-delivered-sermons/
LA SINAGOGA DI CAFARNAO
Cafarnao: la Sinagoga
Pagina tratta da: Gli Scritti
La sinagoga.
La sinagoga, nettamente composta da due edifici (la sinagoga vera e propria e una scuola per scribi), è costruita in modo da sovrastare la città, secondo le prescrizioni rabbiniche. Essa dà subito l’impressione di una grandiosità che sembra eccessiva per una borgata di contadini e di pescatori. I suoi resti la fanno datare verso il IV-V sec. d.C.
La ricostruzione della sinagoga, con i resti ritrovati sul posto, fu iniziata da Padre Orfali nel 1921 e fu ripresa in questi ultimi anni dai Padri Corbo e Loffreda. I sondaggi effettuati, a partire dal 1969, sotto alcuni punti del pavimento rivelano tracce di abitazioni private risalenti al primo periodo romano. L’équipe archeologica francescana, continuando instancabilmente i lavori di ricerca nell’intento di ritrovare la sinagoga costruita dal centurione romano (Lc 7,1-10) e frequentata da Gesù, è arrivata ora a questa conclusione: quanto rimane della sinagoga del I sec. è sotto l’attuale del V sec. e si può intravedere il basamento in pietra basaltica lungo le basi dell’attuale. Gli assi di tale muro (sec. I), che tocca i quattro angoli della costruzione attuale (sec. IV-V), si presentano spostati rispetto alla sinagoga il cui ricorso inferiore non lega con esso ma vi si appoggia sopra soltanto. Si deduce che il muro di basalto è anteriore all’attuale sinagoga. I Padri Corbo e Loffreda hanno potuto esplorare la superficie interna e sotterranea recintata e compresa dai detti muri, dove fu scoperto il pavimento della sinagoga primitiva.
La sinagoga del IV sec. era un edificio rettangolare di m 24,40 per 18,65, costruita nello stile greco-romano, con capitelli corinzi. In un secondo tempo, a est della sinagoga, venne costruita anche una scuola con un cortile anch’esso lastricato e circondato da un porticato a colonne doriche.
Nell’interno della sinagoga, alla distanza di circa 4 m dalle pareti ovest, nord, est, corre uno stilobate, che sosteneva un colonnato.
Due linee di banchi di pietra si appoggiano rispettivamente ai muri ovest ed est. Il lato sud, in cui si aprono le tre porte d’ingresso, indicava la direzione verso Gerusalemme: ad essa si rivolgevano gli oranti. Una delle colonne sul fondo a destra porta in greco l’iscrizione dei donatori: «Erode (figlio) di Monimos e Giusto suo figlio insieme con i loro figli costruirono questa colonna». L’altra colonna a sinistra porta iscritta una dedica alla memoria del Padre Gaudenzio Orfali, il primo ricostruttore della sinagoga. Un portale nella parete est mette in comunicazione con l’edificio adiacente. Davanti al lato sud dei due edifici corre un portico largo circa 3 m, a cui si accede per gradini sui lati ovest ed est. Sul lato nord a sinistra (ovest) vi è un locale quadrato in pietre di basalto: forse era l’accesso alla scala che portava ad un eventuale matroneo.